22/01/20

Il sale sulla coda... di una cometa **

Questo articolo è inserito nella sezione d'archivio "Figli delle stelle (e degli asteroidi, e delle comete...)"

 

Mettere il sale sulla coda vuol dire catturare qualcuno, in particolare gli uccellini. Il significato dovrebbe derivare dal fatto che se si riuscisse a mettere del sale su una coda di un veloce passero vorrebbe dire averlo sicuramente già catturato. Tuttavia, a noi interessa molto di più il sale che -quasi per caso- è stato scoperto sulla cometa visitata dalla sonda Rosetta.

Ebbene sì, Rosetta qualcosa ha scoperto... anche se senza cercarlo. Durante un estremo e, probabilmente, non voluto, avvicinamento al nucleo cometario, la sonda è stata investita da una grande nube di polvere e gas e si è temuto di perdere definitivamente il contatto. Insomma, una manovra poco utile, a prima vista.

Tuttavia, mentre la sonda vagava in quella nebbia imprevista, alcune sue apparecchiature hanno continuato a funzionare e hanno rilevato la presenza di sali d'ammonio (l'ammonio è un derivato dell'ammoniaca), mai visti proprio perché nascosti nella parte di chioma più fredda. Il fatto importantissimo è che i sali d'ammonio sono fondamentali per la vita e il non averli mai trovati in precedenza poneva qualche dubbio sul ruolo effettivo delle comete come messaggeri dei mattoni biologici primordiali.

Così come sono stati trovati, quasi per fortuna, sulla cometa, ci aspettiamo la loro presenza anche sugli asteroidi e quanto raccolto dalle missioni Hayabusa 2 e Osiris-REx potrebbe darne conferma. I corpi minori, malgrado la loro piccolezza, sono proprio la chiave fondamentale per il trasporto finale della vita dalla nebulose interstellari ai pianeti terrestri, l'ultimo passo del ciclo cosmico della vita.

Questa figura l'ho preparata per le lezioni che terrà, tra non molto, presso le scuole dei comuni tra Ovada e Genova, in particolare a Rossiglione, cittadina in cui la cultura vale ancora qualcosa per tutti i suoi abitanti.
Questa figura l'ho preparata per le lezioni che terrò, tra non molto, presso le scuole dei comuni tra Ovada e Genova, in particolare  Rossiglione, cittadina in cui la cultura vale ancora qualcosa per tutti i suoi abitanti. Un luogo che mi sta molto, molto a cuore e dove il tempo sembra essersi fermato a quando le persone sapevano ancora riflettere, imparare e condividere. Non per niente ospita un meraviglioso e commovente Museo (Passatempo) che raccoglie tutti gli oggetti di uso comune dell'ultimo secolo. Un magnifico ricordo per chi li ha maneggiati e una utilissima lezione per chi non li ha mai conosciuti.

Uno degli autori del lavoro dice: "Fino ad ora l'apparente mancanza di azoto nelle comete rimaneva un mistero. Questa scoperta mostra come, invece, esso sia molto abbondante sotto la forma di sali d'ammonio". I sali d'ammonio trovati includono molecole essenziali per lo sviluppo dell'urea, degli aminoacidi, dell'adenina e dei nucleotidi. A questo riguardo un'altra coautrice aggiunge: "Questa è un'indicazione fondamentale per confermare che gli impatti delle comete (e degli asteroidi, aggiungo io) con la Terra siano strettamente collegati alla nascita della vita sul nostro pianeta".

Forse, siamo riusciti a catturare una prova in più dell'origine della vita, mettendo un po' di sale sulla cometa Chury.

Articolo originale QUI

2 commenti

  1. Guido

    Buongiorno. La figura è una splendida sintesi e confido che tra non molto la si dovrà modificare aggiungendo un altro corpo celeste accanto all'immagine della Terra (magari Europa, Encelado e, chissà, anche qualcosa di ben più lontano). Sarà un bel cambio di paradigma. E ci troveremo a dare ragione al grande Giordano Bruno....

  2. grazie Guido... eh sì, lo penso anch'io. Guardassimo quello che abbiamo vicino senza farneticare mediaticamente  sugli esopianeti... ogni cosa a suo tempo, seguendo le orme del sommo Giordano!

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