13/12/20

Un pianeta-Pinocchio fa ben sperare per il "nostro" nono pianeta ** (con piccola aggiunta)

Questo articolo è inserito nella sezione d'archivio dedicata alla "Missione Gaia"

 

Grazie ad un pianeta molto "discolo", riprende vigore la speranza di poter individuare il nostro nono pianeta. Notiamo, però, che lo stesso argomento era già stato trattato l'anno scorso dagli stessi autori... e ne avevamo già parlato.

Le ricerche sul nono pianeta, esterno all'orbita di Nettuno (e anche di molto) continuano, ma ancora nessuna nuova. La faccenda poteva anche cadere piano piano nel dimenticatoio, se non fosse successo che una stella doppia, HD 106906,  ha attratto l'attenzione, fin dal 2005, a causa del disco proto planetario che la circonda.

La stella doppia, molto stretta (periodo orbitale di circa 100 giorni soltanto), con una massa totale di circa 2.5 volte quella solare, è giovanissima, non più di 15 milioni di anni e analizzare il suoi disco di polveri e gas, dentro il quale  sono probabilmente già nati dei pianeti, è sempre opera utilissima per scrivere la storia più antica del nostro Sistema Solare.

Durante questa continua campagna osservativa, nel 2013, la studentessa Vanessa Bailey   (e colleghi) si rese conto che al di là del disco esisteva già un pianeta, di massa enorme, pari a circa 11 volte quella di Giove.  Almeno, tutto lasciava pensare che fosse proprio un pianeta appartenente alla stella doppia. Tuttavia, ci si trovava di fronte a un caso unico e davvero eccezionale. L'orbita era non solo ad alta eccentricità e  molto inclinata rispetto al piano del disco proto planetario, ma, soprattutto, la distanza dalla stella era un record assoluto: 25 volte maggiore di quella di Nettuno dal nostro Sole! La temperatura di circa 1500 °C confermava la natura planetaria, ma oggi  altri segni lo identificano come "figlio" del sistema doppio.

L'immagine di Hubble mostra chiaramente una netta distorsione del disco, proprio come se qualcosa ci fosse passato in mezzo, magari più volte, lasciando una forma allungata. La spiegazione è  "quasi" a portata di mano: il pianeta, nel suo girovagare in modo abbastanza anomalo, è stato "cacciato" dalla zona più interna. Insomma, dava troppo fastidio agli altri pianeti in via di formazione.

Hubble ha identificato molto bene il fuggitivo e la distorsione del disco  proto planetario, dovuta alla forza gravitazionale del pianeta nella fase di allontanamento. Fonte: NASA, ESA, Meiji Nguyen/UC Berkeley, Robert De Rosa/ESO e Paul Kalas/UC Berkeley e SETI Institute)

Una volta allontanato dalla calda casa planetaria, il "ribelle" aveva dovuto fare i conti con una stella di passaggio che lo aveva aiutato ad abbandonare il suo nido. Un pianeta vagante, destinato a vivere da solo negli spazi interstellari?

Ma ecco arrivare GAIA con la sua diabolica precisione... La stella si trova soltanto a 336 anni luce da noi, una zona in cui la precisione di Gaia dà ancora il massimo, tanto da potere individuare quali siano realmente le stelle vicine alla nostra doppia. Accuratezza nella posizione, ma anche nel movimento di queste vicine di casa, a tal punto che è stato possibile ipotizzare, con quasi assoluta certezza, che circa 3 milioni di anni fa alcune di loro si siano avvicinate di molto a HD 106906. Erano le stelle ad avere aiutato il pianeta ad andarsene per sempre? Quasi sicuramente no... proprio il contrario. Queste stelle hanno, invece, aiutato il fuggitivo a restare a casa propria, anche se a una distanza  stupefacente per qualsiasi pianeta conosciuto.

In poche parole, un doppio ruolo delle stelle vicine: prima, qualcuna l'ha aiutato a scappare, ma, poi,  colleghe più caritatevoli lo hanno costretto a tornare sulla retta via.  Calcoli ultra accurati, basati solo su 14 anni di osservazioni, hanno avvalorato l'ipotesi di un'orbita stabile e chiusa. Oltretutto, il pianeta un po' birbante non può avvicinarsi di nuovo alla zona di costruzione planetaria, dato che non può spingersi più vicino di 500 UA dalla stella doppia, una distanza di tutta sicurezza per il disco. 

Il grafico mostra come si possa essere evoluta nel tempo l'orbita del pianeta. In un primo tempo il "ribelle" si è spinto troppo vicino alla coppia di stelle centrale che lo ha cacciato verso l'esterno dove è stato aiutato da qualche stella di passaggio. Ma tra queste, una più caritatevole lo ha, infine, "convinto" a tornare a casa sua, anche se a distanze insospettabili.  Fonte: NASA, ESA, e L. Hustak/STScI.

Il periodo orbitale di questo pianeta dovrebbe essere di più o meno di 15 000 anni, e l'inclinazione orbitale aggirarsi sui 35-45 gradi rispetto a piano del disco.

Conclusione?

Il nostro nono pianeta, sempre che esista, non causa nessun effetto agli otto pianeti conosciuti, ma solo su certe orbite della fascia di Kuiper. Una stranezza unica? Beh... in fondo quello che vediamo nella lontana stella doppia è qualcosa di molto simile a quello che può essere capitato al Sole circa 4.5 miliardi di anni fa. Il fatto che si sia trovato un pianeta lontano  e ininfluente per i suoi fratelli più vicini, potrebbe essere capitato anche attorno alla stella Sole.

Se prima il nono pianeta era un caso unico, che causava molti dubbi sulla sua reale esistenza, in quelle lande così lontane e desolate, oggi avrebbe trovato un cugino prossimo, capace di dimostrare "praticamente" come si può fuggire ed essere richiamato all'ordine. Insomma il nostro pianeta-Pinocchio, desideroso di visitare il Paese dei Balocchi- Spazio interstellare e lasciare casa sua, è poi tornato da Geppetto-HD 106906 con sincero pentimento. E di stelle vicine- Fate Turchine che lo hanno fatto pentire, in questa fiaba cosmica, forse ne abbiamo ben due! (come ipotizzato nel video che è inserito in questo articolo del 2019):

Nota Bene: E' cambiato poco da quell'articolo del 2019 che si riferisce, ovviamente, alla stessa stella del presente articolo. In realtà ben poco è cambiato ed è sempre più frequente che si ripetano articoli vecchi con relativamente piccole aggiunte. Io, ammetto, non me ne ricordavo più... meno male che Dany ha rimesso le cose a posto. Va beh... ripetere non fa mai male... però ai miei tempi scrivere ogni anno un articolo sullo stesso argomento era praticamente impossibile. Al limite si aggiungeva una breve nota su nuovi risultati a riguardo.

Comunque sia, aspettiamoci  nuovo vigore nella ricerca del "nostro" nono pianeta-Pinocchio! Anzi, propongo, se verrà scoperto, di chiamarlo Lucignolo!

Articolo originale QUI

 

Per un Pinocchio che si pente e torna da Geppetto, ci sono tanti Lucignoli che, non avendo incontrato la fata Turchina giusta al momento giusto, vanno girovagando nell'infinito Luna Park del Cosmo. Per conoscerli meglio, non ci resta che attendere che diventi operativo il "Nancy Grace Roman Telescope"!

9 commenti

  1. Mario Fiori

    Interessante caro Enzo, un Pianeta a quella distanza e con una posizione orbitale particolare. Le ricerche devono proseguire e magari ricercando veramente su orbite diverse e anche ovviamente distanze diverse. Nota di colore: ora si scateneranno gli appassionati di Nibiru, Nemesi e castronerie simili :mrgreen:

  2. Sicuramente Mariolino! Ma noi.... zitti e mosca!!! :roll: :-P

  3. PapalScherzone

    E se qualche sciagurato si scatenerà su Nemesi nelle infinite pagine del Teatro del Cosmo... sappiamo già come rispondergli!

    http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2017/10/02/miei-amici-asteroidi-7-laffaire-nemesis/

    :wink:

     

  4. Mario Fiori

    :twisted: :twisted: 

  5. accidenti Papalscherzone...e chi se lo ricordava più?! Comunque... niente male! 8) :mrgreen:

  6. Frank

    Ah ecco, mi pare che un poco di buonumore stia tornando e allora ne approfitto subito segnalando questo:

    https://www.youtube.com/watch?v=qBLzj47NFkw

    Al di là della tragedia personale di Ann che se le vista brutta, a voi non pare un racconto di Woody Allen? Anche l'enfasi del narratore pare tratta dal film "Zelig". Mi spingo a pensare che, essendo il fattaccio accaduto quasi 70 anni fa, forse Woody Allen a tratto da questo l'ispirazione per la sua carriera da regista.

    Enzo ho notato che non hai segnalato il rientro dei campioni della sonda Hayabusa 2, ti è sfuggito?

  7. Sì, hai ragione... assomiglia molto a Zelig. D'altra parte Zelig prendeva proprio in giro quel tipico modo di raccontare le storie di quei tempi. Ci sarebbero altri racconti meno sicuri... come una casa colpita due volte in tempi diversi da una meteorite (mai accettare inviti da loro!). Oppure, molto più realistici: un amico-collega della vecchia Alenia Spazio, proprio mentre scrivevamo il report sul pericolo asteroidi per la Regione Piemonte, si è visto arrivare un pezzetto di meteorite proprio a meno di due metri, nel cortile dell'Alenia stessa. Una specie di avvertimento?

    Riguardo alla missione giapponese, che lasciato il malloppo, continua verso un'altra "preda", l'importante verrà adesso, quando si aprirà la scatola e si studieranno i pezzi. Ci vorrà ancora pazienza... Tanto per fare contento Frankolino, ecco la conferma del ritrovamento dopo la ricerca in una zona spopolata dell'Australia

     

     

  8. Frank

    Spero che abbiate venduto il fatto a Woody ricavandone un un buon profitto....... Vedo dal tuo post che ti sei sintonizzato con Woody, inserendo l'immagine del recupero. Un vero manifesto della fiducia dei giapponesi verso gli australiani. Si sono fatti 16000 Km invece di farselo semplicemente spedire. Ahahahahahaah

  9. fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio... gli australiani, in fondo, sono pro-pro-pro-...- nipoti di galeotti...

    Si fa per ridere, ovviamente... :mrgreen:

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