06/02/21

Potremo continuare ad "ascoltare" l'Universo?

Ciò che sta velocemente degradando la nostra capacità di studiare l'Universo può essere chiamata tecnologia o progresso? Temo proprio di NO.

Sapete come la penso sui moltissimi progressi "fasulli" della odierna tecnologia. L'avvento dei miracolosi smartphone ha portato progresso quasi soltanto nel riuscire a rincretinire la generazione più giovane e diminuire drasticamente il livello culturale e razionale dei singoli individui. Rimaniamo, comunque, nell'ambito più prettamente astronomico...

Rido spesso, per non piangere, della idiozia molesta di molti astrofili FASULLI italiani che si beano di riprendere le tracce dei stelliti di starlink del "carissimo" signor Musk (aggiungerei ben altri aggettivi). Dicono di amare l'Universo e poi ammirano questa tecnologia ignobile che in breve degraderà di molto le nostre capacità conoscitive dell'Universo. Ma a loro cosa importa? Di Scienza non sanno niente e guardano gli oggetti del Cosmo al pari del nuovo giochino violento e stupido del loro carissimo smartphone.

Fortunatamente, c'è chi si sta muovendo e sta scrivendo articoli a ripetizione e aprendo petizioni verso le dovute Istituzioni.

Purtroppo sono "soltanto" dei veri scienziati e non quelli posticci televisivi e quindi saranno mai ascoltati? Sappiate, ad esempio, che quanto promesso dal Sig. Musk, relativamente all'abbassamento drastico dell'inquinamento luminoso dei suoi gioielli che tanto piacciono a molti astrofili nostrani, non è stato assolutamente fatto. Le variazioni sono modestissime, ma si legge in giro (e troppi ci credono) che sia riuscito a risolvere il problema. Assolutamente no e prima o poi, oltre a non vedere più l'Universo saremo tutti, gli amanti della tecnologia idiota per primi, colpiti dalla  sindrome di Kessler.

La sindrome di Kessler è uno scenario, proposto nel 1978 dal consulente NASA Donald J. Kessler, in cui il volume di detriti spaziali che si trovano in orbita bassa intorno alla Terra diventa così elevato che gli oggetti in orbita vengono spesso in collisione, creando così una reazione a catena con incremento esponenziale del volume dei detriti stessi e quindi del rischio di ulteriori impatti. La conseguenza diretta del realizzarsi di tale scenario consiste nel fatto che il crescente numero di rifiuti in orbita renderebbe impossibile per molte generazioni l'esplorazione spaziale e anche l'uso dei satelliti artificiali (fonte: Wikipedia)

 

Vi allego quanto si sta cercando di fare, anche se la stupidità del mondo odierno non garantisce niente di buono. Comunque, potrebbe servire a smuovere le rotelle di chi non le ha ancora completamente arrugginite...

 

Safeguarding the Astronomical Sky Foundation (SAS Foundation) 

 

La Fondazione SAS nasce dall'esigenza di dare voce unitaria e rappresentativa agli astronomi di tutto il mondo, riunendo persone interessate alla salvaguardia dell'ambiente e del cielo notturno

 

2 commenti

  1. Mario Fiori

    Come sempre ci accorgeremo troppo tardi di questo ennesimo disastro del "dio" denaro che stiamo combinando.Poi forse dovremo spendere un visibilio di quel denaro tanto lodato per tentare qualche rimedio e via così nel cuore della stupidità umana.

  2. eh sì, caro Mariolino, malgrado ciò che vogliono farci pensare il dio denaro non può tutto!

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