04/10/21

Il triangolo non è un problema **

Non sono un grande amante delle canzoni di Renato Zero, ma qualche volta anche lui è preveggente!

Il triangolo, no

Non l′avevo considerato

D'accordo, ci proverò

La geometria, non è un reato

Un testo che sembra tagliato su misura per il sistema triplo GW Orionis, distante circa 1300 anni luce da noi.

Non solo le tre stelle devono riuscire a convivere, ma anche il disco protoplanetario che le circonda. Un disco, anch'esso triplo, molto strano (non c'è da stupirsi) che vede quello più interno apparire complanare con il sistema delle stelle, mentre i due più esterni  apparire inclinati, risentendo sicuramente della presenza della terza stella che orbita attorno alle prime due su un piano orbitale non molto diverso da quelle delle due più vicine. Insomma, un bel pasticcio che fa sicuramente venire l'acquolina in bocca ai meccanici celesti. In parole povere, possiamo dire che la polvere dei dischi viene sballottata non poco a causa del "triangolo" centrale.

La complessa geometria proposta per il sistema di GW Orionis e per i suoi dischi protoplanetari. Il piano orbitale delle tre stelle è segnato in rosso, il disco più interno in giallo, i due più esterni in verde e blu.  Tra il primo e il secondo disco vi è una profonda "lacuna". Fonte: Jiaqing Bi et al., Aph. J., 2020.

Tuttavia, le osservazioni recenti di ALMA sembrano creare ancora più sorpresa...

Ricordo quando, in attesa della scopetta dei primi esopianeti, si ipotizzava che solo le stelle singole potessero formarli. Poi ci si è accorti che la faccenda continuava a funzionare anche per le stelle doppie ed oggi è diventato un dato di fatto, malgrado abbia sollevato non pochi problemi di stabilità dinamica. Ma, adesso siamo veramente giunti ai giochi di prestigio o, per dirla come Renato Zero: "Il triangolo no, non l'avevo considerato". E, invece, il netto vuoto che esiste tra il disco più interno e quello intermedio potrebbe essere dovuto alla presenza di uno (o più) pianeti già formati o sulla strada buona per farlo. Ne segue, quindi, che non solo dischi di polvere possono sopravvivere agli effetti perturbativi di un sistema triplo, ma molto probabilmente si possono anche formare pianeti.

Diamo qualche numero relativo al complicato sistema... Le due stelle più vicine orbitano una attorno all'altra in circa 240 giorni e il semiasse orbitale è di 1.25 Unità Astronomiche. La terza stella gira attorno alle prime due con un semiasse orbitale di circa 9 Unità Astronomiche in  circa 11 anni. Il primo disco si trova mediamente a 46 Unità Astronomiche, mentre gli altri due seguono a 188 e a 338. Sicuramente, uno dei più estesi tra i dischi planetari.

La stelle del sistema non sono ancora giunte nella Sequenza Principale del diagramma HR, essendo del tipo T Tauri e quindi altamente nervose. Chissà come si evolverà il sistema? Chissà se i pianeti del "triangolo" se confermati da osservazioni ancora più profonde di ALMA potranno vivere un'esistenza tranquilla? La meccanica celeste ci ha insegnato che tutto è possibile nel Cosmo. Il pianeta che si troverebbe tra il primo e il secondo disco potrebbe anche comunicarci: " Ma il triangolo io lo rifarei".

Io non mi stupirei più di tanto... in fondo "La geometria non è problema"!

Articolo sul sistema triplo di GW Ori e sui dischi protoplanetari  QUI

Articolo sulla possibilità di un pianeta nel vuoto tra il primo e il secondo disco di GW Ori  QUI

 

QUI un altro rompicapo per i meccanici celesti: un sistema binario con ben tre dischi protoplanetari!

 

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