Categorie: Ammassi stellari
Tags: interazione dischi circumstellari pianeti vagabondi
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:2
La nascita dei pianeti solitari *
I pianeti solitari che vagano senza essere legati a una stella non sono più una rarità, ma vengono continuamente scoperti, soprattutto negli ammassi stellari giovani. Si è sempre pensato che essi potrebbero essere stati espulsi dal loro sistema planetario a causa di perturbazioni di altre stelle, vicine di casa, oppure che siano in realtà stelle "mancate", ossia nane brune. In realtà la loro massa è proprio simile a quella di queste quasi-stelle, di massa generalmente superiore a quella di pianeti come Giove, ma inferiore a quella necessaria per innescare la fusione nucleari dell'idrogeno. Entrambe le possibilità andavano d'accordo con il fatto di vivere in un sistema stellare affollato.
Tuttavia, un'ardita simulazione ha aperto le porte a una nuova possibile origine...
Durante la fase di creazione di una stella, sappiamo che essa è circondata da un disco di gas e polvere, proprio quello che dovrebbe formare un sistema planetario. Tuttavia, in questa fase, le dimensioni della futura stella è estremamente più grande di ciò che formerà la singola (o multipla) stella centrale. Parte della materia in eccedenza servirà per fabbricare i pianeti e parte verrà espulsa e rimessa in circolo. E' quindi abbastanza logico pensare che, al pari delle galassie, due o più dischi si intreccino tra loro e si venga a formare una specie di filamento come mostra la figura che segue

Nel giro di pochi millenni, la materia all'interno del filamento sembra condensarsi proprio fino a masse simili a quelle riscontrate nelle osservazioni.
Sembra proprio che l'Universo usi meccanismi che ripete variando la loro scala di grandezza: così come nei filamenti formati da collisioni di galassie si formano nuove stelle, così nei filamenti fra dischi stellari si formano nuovi pianeti. Oltretutto, sembra anche plausibile che alcuni di loro possano anche essere circondati da materia in grado di formare satelliti: cani perduti senza collare...
Il fatto che i pianeti erranti abbiano movimenti simili a quelli delle stelle dell'ammasso conforta questa ipotesi, che non sarebbe rispettata se i pianeti venissero espulsi dal proprio sistema planetario.
Un ottimo esempio di utilizzo sofisticato di un computer comandato da una mente creativa e fantasiosa.
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2 commenti
Già che ci siamo, chissà quali galassie si formano nei filamenti derivati da collisioni di universi... Dai che scherzo!
Avrebbero qualche stringa in comune... o magari ne costruiscono una in più.