Forse doveva capitare prima o poi, ma certo è che quanto è stato scoperto non può essere imputato solo alla fortuna. Se tra mille formiche alate se ne scopre una normale è facile concludere che ce ne siano molte di più...

Forse doveva capitare prima o poi, ma certo è che quanto è stato scoperto non può essere imputato solo alla fortuna. Se tra mille formiche alate se ne scopre una normale è facile concludere che ce ne siano molte di più...
Questa volta voglio unire un ciliegina sotto spirito con una fresca fresca, ossia con una recente ricerca puramente teorica.
Ormai abbiamo capito molto bene che le equazioni di Einstein sono in grado di spiegare anche ciò che nemmeno Einstein stesso si aspettava (buchi neri e Big Bang, tanto per fare un paio di esempi "a caso"...). Può darsi che adesso sia il turno dell'inflazione!
Una nuova ricerca condotta con l'aiuto del gigantesco telescopio Subaru ha scoperto una galassia che ha tutte le caratteristiche delle galassie più antiche, ma che è, invece, molto giovane.
La costante di Hubble che misura , in pratica, il tasso di espansione dell'Universo è un parametro fondamentale per descrivere (o meglio "tentare di") la storia del Cosmo. Tuttavia, misure fatte con metodi diversi portano a valori troppo discordanti per essere dovuti a errori osservativi. Una nuova, indipendente, misurazione della costante dà ragione al valore più alto della costante, mettendo in grande crisi il Modello Cosmologico Standard. Cari teorici rimettetevi al lavoro!
Questo articolo si basa su dati osservativi al limite delle capacità odierne e vede protagonista il solito, vecchio, inesauribile telescopio Hubble. Una ricerca importante, ma che, in fondo scopre l'acqua calda che è' stata elaborata finora.
Ammetto che, pur essendo un lavoro puramente teorico, non faccio alcuna fatica a parlarne. In poche parole, si dimostra che l'Universo potrebbe essersi formato e continuare a vivere anche senza la fantomatica Materia Oscura.
Esiste uno studioso che ha scritto un diario. Un diario molto speciale che illustra tutti gli studi teorici e di laboratorio che riguardano le strane caratteristiche della materia che riempiva l'Universo nei suoi primi dici microsecondi di vita. Anche se non certo di facile lettura, questo diario è ora aperto a tutti.
Si è sempre alla ricerca di una stella che appartenga alla prima generazione, ossia a quella che aveva solo idrogeno ed elio a disposizione per costruirsi. E' estremamente difficile riuscire a trovarne qualcuna visto che devono risalire alla notte dei tempi, ma -a volte- grandi sorprese possono arrivare anche da dietro l'angolo.
Proprio attraverso mille (o meglio miliardi e miliardi) di bolle blu, l'Universo si è risvegliato e ha iniziato a diradare la nebbia in cui si era rinchiuso dopo la formazione degli atomi di idrogeno neutro. Finalmente colte sul fatto!
E' inutile commentare ancora una volta le virtù di ALMA... anche perché questa volta ci ha dimostrato che l'inquinamento dei più "ricchi" è iniziato ben presto nell'Universo. Non c'è niente di nuovo sotto il... Big Bang. Greta pensaci tu!
Sedici anni di lavoro, 7500 esposizioni individuali, 265 000 galassie la cui età risale fino a 500 milioni di anni dopo il Big Bang. Ecco l'Hubble Legacy Field. Non c'è bisogno di parlare, ma solo di lasciare libera la mente e farla vagare nel tempo e nello spazio. Un esercizio che forse potrebbe farci tornare esseri pensanti.
I mesoni sono particelle subatomiche, composte da un quark e un antiquark (noi conosciamo bene il nostro amico muone, quello della favola relativistica, che era stato anche chiamato mesone mu). Un mesone molto particolare, a causa dei quark che lo compongono, sembra aver dato una conferma molto importante (forse storica) del perché esiste la stranissima differenza tra quantità di materia e di antimateria nell'Universo.
Due recenti articoli gettano luce (anzi “buio”) sulle prime fasi dell’Universo, quando la materia ha dovuto cominciare a costruire le sue creature, affidandosi solo alla gravità. Dobbiamo concludere che non hanno voluto perdere tempo…
Non è molto che alla TV, durante le feste, hanno trasmesso, di nuovo, il film “Cuore” di Comencini. Da molti giudicato il classico libro strappalacrime, è stato ultimamente rivalutato come affresco storico di un’epoca. Tuttavia, a noi interessa vedere come i bimbi di una volta erano decisamente più ubbidienti e meno irrequieti di quelli di oggi. La stessa cosa capitava, con un po’ di sorpresa, anche nell’Universo più giovane.
Determinismo, evoluzione dell’Universo, attori, scelte, decisioni, gravità, entropia… quante belle parole che dicono tutto e niente. Si avvicinano ai perché, ma poi ci girano intorno o tornano indietro. Eppure sarebbe così semplice se ci affidassimo a una favola per bambini o poco più. E se poi non è la realtà, poco male: abbiamo già visto come sia praticamente impossibile definirla…