06/09/20

Dante e l'ipersfera ***

Quest'oggi, su Rai 3, hanno riproposto un'intervista di Corrado Augias a Carlo Rovelli, in occasione dell'uscita di un suo nuovo libro. Tra i punti chiave toccati nella discussione vi è stata la visione dell'ipersfera dantesca. La spiegazione, non faccio per vantarci, mi è sembrata meno divulgativa e comprensibile di quella che avevamo dato, tempo fa, mia figlia Barbara ed io. Noi l'avevamo, innanzitutto, inquadrata in un contesto storico ben delineato e generale. Il concetto di ipersfera, poi, era stato trattato partendo praticamente da zero. Inoltre, erano stati considerati molti versi fondamentali di Dante e non solo quei pochi che sono ormai diventati un luogo comune e ripetitivo. Chi fosse interessato, e avesse sufficiente pazienza e volontà, può leggere o rileggere l'intera faccenda QUI oppure cliccando sui link sottostanti.

18/11/18

DANTE-RIEMANN-EINSTEIN: Dio e il Big Bang (5 AB) - Solo l’ipersfera può spiegare i versi di Dante **

In questo articolo finale tiriamo le fila costruite sia attraverso una visione puramente geometrica che attraverso una visione storica un po’ fuori dalle righe. Vi è sicuramente qualche ripetizione, ma -come detto sovente- meglio ripetere che saltare... Abbiamo evidenziato un Dante genio, non solo della letteratura, ma anche in grado di immaginare una struttura teologica e scientifica al di là dei suoi tempi. Non ci resta che dimostrare con i suoi stessi versi la validità della sua visione globale che anticipa quella matematica di Riemann e quella fisica di Einstein.

28/10/18

Dante-Riemann-Einstein: Dio e il Big Bang (3B) - I trobadori *

Per compiere il passaggio finale, dai catari a Dante Alighieri, è fondamentale tratteggiare rapidamente la poesia che accompagna il periodo della grande eresia, che, seppur massacrata dalla chiesa, si era ormai profondamente permeata nelle menti più alte e lascerà molto a lungo i suoi segni.

29/09/18

Dante-Riemann-Einstein: Dio e il Big Bang (1B) - La nascita dell'eresia *

L’eresia e i massacri di chi veniva giudicato tale, permeano tutta la storia del medioevo cattolico, prolungandosi ben oltre il rinascimento. Il suo culmine è forse la condanna al rogo di Giordano Bruno, ma ragionando globalmente e con mente libera e razionale è facile dedurre che essa ha sicuramente imposto un ristagno culturale terribile, interrompendo il progresso scientifico, cancellando fisicamente qualsiasi mente desiderosa di ampliare le conoscenze. Si salvarono solo quei pochi che riuscirono a mascherare abilmente la propria visione rivoluzionaria, arrivando a limiti del tutto incomprensibili per la mediocrità intellettiva di chi doveva giudicare.