27/03/17

Sabato 8 aprile sono a Seravezza con… Feynman

Se qualcuno, al confine tra Liguria e Toscana, volesse venire a sentirmi (e a conoscermi), vi avviso che l’8 aprile, alle ore 18, terrò una conferenza sull’esperimento della doppia fenditura (a livello ultra divulgativo) presso il ristorante Antico Uliveto di Seravezza, immerso in uno splendido uliveto (da cui il nome). La conferenza sarà seguita da una cena (normalmente ottima e a prezzo più che giusto) nello stesso ristorante, innaffiata dai vini proposti da un azienda non molto lontana che collabora a questa iniziativa, chiamata “un vino, un libro”, dove il libro nel mio caso è il celebre “Sei pezzi facili” del grande R. Feynman.

Per prenotazioni:

 Indirizzo: Via Martiri di Sant'Anna, 76, 55047 Seravezza LU

Telefono: 0584 768882

Sito dell'iniziativa:

http://unvinounlibro.blogspot.it/2017_02_01_archive.html

Sarei proprio contento di incontrare qualcuno dei nostri lettori (magari silenziosi). Ci saranno sicuramente Daniela e Marko (SuperMago Alex).

9 commenti

  1. oreste pautasso

    Caro Professore,  e' con vivo disappunto che devo declinare questo suo allettante invito. Ma sono certo che avremo una occasione, magari a breve, per incontrarci.

    Le raccomando di non farsi vedere mentre fa le due fenditure sul muro del locale che ospita il convegno. Questi ristoratori  toscani sono molto permalosi e potrebbero prendere male la cosa, anche se viene fatta a fin di bene, per amore della Scienza.

    Comunque, una volta finito il suo intervento divulgativo, è meglio che dia una sistemata alle crepe con uno di quei prodotti appositi per sigillare. Ce ne sono di molto buoni, acrilici di ditte serie come Mapei o Saratoga che, oltre ad avere caratteristiche eccellenti di elasticità,  sono formulati in modo da  ricreare  l'effetto intonaco civile, cioè della malta fine. Poi, magari, gli dà anche, velocemente, un paio di mani di tinta, cosicché il proprietario del locale nemmeno se ne accorgerà del danno che ha provocato con le sue due fenditure.

    Speriamo solo che tra gli astanti non ci sia il solito "Pierino" che va a spiattellare tutto.

    Se, magari, riesce a far precedere nel programma la degustazione dei vini alla sua presentazione,  può risparmiare una fenditura.

    Saluti complici

    Oreste Pautasso

  2. Daniela

    Ma no, caro Otocione (piccola volpe presente in Africa  :mrgreen: ), perché riparare le crepe?

    Non è forse vero che "C'è una crepa in ogni cosa. E' da lì che entra la luce"??? (Leonard Cohen)

    :-P

  3. maurizio bernardi

    Frase celebre, citata nel sottotitolo di questo blog:  https://thingsbehindthesunsite.wordpress.com/

    https://thingsbehindthesunsite.wordpress.com/2016/11/12/a-un-bellissimo-perdente/

    Leonard  Cohen...

    Passano, nelle buie notti d’agosto,
    gli sciami di meteore.
    “Stelle cadenti”, come noi.
    Alcune le noti appena,
    altre tracciano, sul nero velluto,
    lunghe, brillanti scie.
    Sono i Poeti.
    Ciao, Leonard.
    Non scorderemo la tua luce

     

  4. un grande poeta del nostro tempo! il maestro di Fabrizio...

    ma il ricordo poetico è suo, grande Oz ?????!!!!! 8-O

  5. maurizio bernardi

    Sì, l'ho scritto commentando il post di Andrea (mio figlio)   che lo ricordava nel suo blog, al link che ho citato, proprio il giorno in cui Leonard ci ha lasciati

  6. caro Mau...

    chissà che meraviglia se l'avesse musicata lui... ne sarebbe valsa la pena! Sei un grande!!! :-P

  7. Gianni Bolzonella

    E su tutti i sentieri e le strade che poi nella vita ho attraversato, ho vissuto solo di quella povera felicità, del mio pensiero sulla ricchezza e la bellezza del creato E così fino alla fine della mia vita, in segreto e di nascosto, potrò attraversare il lungo percorso predestinatomi dal sentiero del destino.Ed è allora che, alla fine della vita, s’interromperà anche lui. E si perderà laddove finiscono tutti i sentieri, le strade e i luoghi impervi, dove non ci sono più né cammino né sforzo, ove tutte le vie della terra si aggrovigliano in una matassa ingarbugliata e si consumano nel fuoco, come in una scintilla di salvezza nei nostri occhi, che si spengono anche loro dopo averci condotto alla meta e alla verità."

  8. Daniela

    "Su questi sentieri che il vento spazza e la pioggia lava e il sole infetta e disinfetta, sui quali si incontrano solo bestie sofferenti e uomini taciturni dai volti duri, ho fondato il mio pensiero sulla ricchezza e la bellezza dell’universo. È lì che inesperto, debole e a mani vuote sono stato felice di una felicità inebriante fino allo svenimento, felice per tutto quello che lì non c’era, non può esserci e non ci sarà mai"

    Ivo Andric "Sentieri" (1940)... giusto Gianni? :wink:

    Tranquillo, non sono un pozzo di conoscenza, ho solo cercato con Google la tua citazione e l'ho trovata. Ti dirò di più: non avevo mai sentito nominare Ivo Andric, né il suo Nobel per la letteratura, fino a stasera... ora, grazie a te, ho colmato questa lacuna.

    :-D

  9. Gianni Bolzonella

    È il mio scrittore preferito,lo amo per la sua profonda essenzialità,l'eleganza del suo incedere attraverso il racconto.È come se i luoghi raccontassero se stessi e le esistenze di chi ci vive,il mondo complicato dei Balcani nel tempo,nello spazio,nelle speranze dei popoli,divisi nello spirito e nelle identità.Una malattia che si espande (questo lo dico io)a questo nuovo secolo,perché i sogni non si arrendono mai all'evidenza della realtà,creando  presupposti per nuovi e profondi odii.Come disse il savio:"Dio ci salvi da chi vuole salvare il mondo!".

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