Anche le galassie meritano un po' di riposo, ma qualcuna sembra proprio esagerare...
I pianeti giganti non amano la presenza di stelle troppo massicce nei loro dintorni. Prima che possano formarsi, le radiazioni nel lontano ultravioletto di stelle troppo massicce riescono a disperdere il gas dei dischi protoplanetari di stelle di massa minore.
Trovata, probabilmente, acqua calda anche nella zona più fredda del Sistema Solare. Un sorprendente regalo di Webb.
Cerchiamo di fare un po' di chiarezza sul redshift e sulle capacità di Webb. Il tutto nasce da un suggerimento del nostro amico Frank che ha giustamente notato un po' di confusione sulla rete. Speriamo che questo articolo-ciliegina serva a dare una spiegazione qualitativamente sufficiente.
Dopo Giove e Nettuno il telescopio James Webb non poteva certo ignorare Urano. Ancora una volta il pianeta, ripreso nel vicino infrarosso e tradotto in falsi colori offre una differente visione rispetto alle tradizionali immagini riprese nello spettro del visibile, rivelando una inedita ricchezza di dettagli, tra cui il sistema di anelli e la calotta polare nord.
Una eccezionale unione tra due stelle di neutroni ha permesso al telescopio Webb di individuare la presenza di elementi pesanti, come il tellurio, lo iodio e il torio.
Il telescopio Webb continua a sfornare informazioni sull'Universo giovane e risulta sempre più chiaro che la crescita e l'evoluzione delle galassie è stata molto più rapida di quanto si credesse fino a pochi anni fa.
L'attività del James Webb Space Telescope, dopo il primo anno di osservazioni, sta producendo significativi risultati che iniziano a chiarire le modalità del passaggio tra la Fase Oscura dell'universo ed il termine dell'era della Reionizzazione, confermando l'idea di un universo giovane molto dinamico e già notevolmente differenziato nei suoi elementi costitutivi.
E’ di questi giorni la notizia che il telescopio Webb ha immortalato un misterioso punto interrogativo cosmico prospetticamente vicino alla coppia di stelle che stava osservando. Cosa sia esattamente non lo sappiamo, ma l'ipotesi più accreditata negli ambienti scientifici propende per l’effetto di una danza gravitazionale tra due galassie che si stanno unendo. Ma l’Universo, si sa, ama prendersi gioco di chi lo osserva! Non ce la sentiamo, quindi, di escludere a priori spiegazioni alternative, forse meno scientifiche, ma certamente molto più intriganti. Niente a che vedere con poteri forti, scie chimiche o 5G, ma il sospetto che questo punto interrogativo sia il preludio alla comparsa dell’oggetto misterioso profetizzato da Vin-Census è forte, e ci fa piacere condividerlo con voi. Buona lettura!
Ieri, 12 luglio 2023, il James Webb Space Telescope ha festeggiato un anno di attività.
Per l’occasione è stata pubblicata una foto di strabiliante bellezza e ricchezza di dettagli.
Il binomio James Webb Space Telescope-Abell 2744 continua a stupire.
Einstein, il James Webb Space Telescope e l'ammasso galattico Pandora stretti in una collaborazione davvero trasversale e multietnica.......
Il telescopio Webb ha forse raccolto la luce di stelle mostruosamente grandi, capaci di dare origine ai più antichi ammassi globulari.
Dopo GAIA, anche il grande telescopio Webb si è messo a cercare asteroidi...
L'universo profondo è sempre più profondo. Così dicono le immagini del James Webb Telescope.
Talvolta è sufficiente un nuovo punto di vista, un’inedita prospettiva o un angolo di luce differente e un oggetto dalle sembianze familiari ci offre un inconsueto aspetto di sé, qualcosa che rinnova l’interesse ai nostri occhi e, subito appresso, stimola la nostra mente famelica.