Una nuova scoperta di ALMA che regala informazioni importantissime sull'origine del nostro Sistema Solare. I bambini sono più svegli di quello che sembra...

Una nuova scoperta di ALMA che regala informazioni importantissime sull'origine del nostro Sistema Solare. I bambini sono più svegli di quello che sembra...
Anche ALMA ha qualche volta bisogno d'aiuto. Il VLT dell'ESO glielo ha offerto con entusiasmo e sono riusciti a entrare direttamente in una sala parto stellare.
Nel suo piccolo, ALMA riesce a scoprire una notevole quantità di massa nascosta nei dischi protoplanetari. In qualche modo, si è risolto un piccolo, ma significativo, problema di "massa mancante.
Il solito ALMA, sollecitato da amici altrettanto potenti, è riuscito a dare una conferma all'ipotesi, a lungo sostenuta (ma mai dimostrata "in diretta"), sulla nascita dei satelliti di pianeti di tipo gioviano.
ALMA è uno sistema operativo veramente unico, ma, come tutti i grandi, ha le sue fissazioni. Una di queste è sicuramente la stella giovanissima TW Hydrae, accompagnata da un disco protoplanetario che sembra aver già creato o stare per creare i primi pianeti. Le nuove osservazioni, ancora più accurate, forse hanno per la prima volta individuato un pianeta nascente.
Sono molte le ipotesi riguardanti l’origine del detto “avere sale in zucca”. L’Universo ci insegna che lo conosce da molto più tempo…
ALMA dimostra che la teoria può diventare realtà anche quando è strana... Un disco protoplanetario sta formando pianeti su un piano che è perpendicolare a quello orbitale delle due stelle centrali. Un bel film di fantascienza è d'obbligo! Sappiamo benissimo che i pianeti si formano nel disco circumstellare che circonda una stella appena nata. Si […]
Straordinaria immagine ottenuta dallo strumento SPHERE applicato al VLT dell'ESO: una piccola stella che sta nascendo ha dato alla luce un pianeta che si vede distintamente mentre finisce di succhiare il suo pasto a scapito del disco di accrescimento stellare. Un'immagine sia scientifica che poetica...
Parliamo spesso del radiotelescopio ALMA e delle sue eccezionali scoperte... ma lo sapete che ha iniziato a sfornare meraviglie quando ancora non era completato? A tal proposito, mi fa piacere riproporvi questa news pubblicata nel vecchio sito nel gennaio 2013, nella quale si parla della scoperta del meccanismo attraverso il quale la nascita dei pianeti può favorire anche la crescita della loro stella: un lavoro di equipe veramente affascinante che potrebbe rappresentare la norma per molti sistemi planetari.
Sappiamo benissimo che un pianeta si costruisce un po’ alla volta, a partire da polvere minutissima che si aggrega in corpi sempre più grandi (planetesini, asteroidi, ecc.) fino alla formazione di un vero pianeta autosufficiente. Tuttavia, questo meccanismo richiede tempo ed è difficile concederglielo.
ALMA spia nei nidi d’infanzia e cerca di farci capire come siamo nati. Potremmo mai ringraziarlo abbastanza?
Sembrava proprio che me lo sentissi… Ho appena parlato di stabilità dei sistemi planetari rifacendomi a una tesi di laurea (finita quasi subito nel dimenticatoio) ed ecco che le sue conclusioni relative ai Giove-caldi escono prepotentemente alla ribalta attraverso le osservazioni di Kepler e dell’Osservatorio franco-canadese delle Hawaii. Qualcosa va sicuramente cambiato nelle odierne visioni delle migrazioni (in tutti i sensi, purtroppo!).
Abbiamo appena parlato di un pulcino planetario che potrebbe già essersi formato solo dopo un milione di anni dalla nascita della sua stella, ed ecco che un pianeta ben più grande di Giove conferma in pieno questo risultato abbastanza sconvolgente.
E’ ormai diventata una delle immagini astronomiche più celebri degli ultimi anni (almeno per noi). Stiamo parlando del disco proto planetario attorno alla giovanissima stella HL Tau, ripreso con emozionanti dettagli da ALMA. Ne abbiamo parlato più volte, quasi seguendo in tempo reale la nascita e la crescita dei pianeti in formazione. In realtà, non se ne sono ancora visti, ma ci sono dettagli che potrebbero farli intuire.
Se volete misurare distanze troppo piccole nel Cosmo, potete sempre provare a sentine la eco...
Tutto ci si poteva aspettare da un disco protoplanetario, ma non certo ciò che si è visto attorno alla stella AU Microscopii. Il suo disco di polvere, in cui potrebbero formarsi (o già essersi formati) dei pianeti, è attraversato da onde che si propagano a velocità pazzesca. L’origine potrebbe riferirsi a "flare" stellari. Mamma mia… meno male che il Sole è una stella di buona famiglia!