27/10/20

I pianeti nascono insieme alla mamma? *

Una nuova scoperta di ALMA che regala informazioni importantissime sull'origine del nostro Sistema Solare. I bambini sono più svegli di quello che sembra...

Ormai conosciamo bene le fasi salienti della nascita di una stella: ammasso di gas e polvere che si accumula sempre più verso il centro, aumento della temperatura del nucleo interno, fusione dell'idrogeno e... il motore della macchina si avvia. Nel frattempo  la stella decide quanta materia contenere e crea attorno a sé un disco di "avanzi" che andrà a formare il suo corteo di figlioli.

Un discorso molto semplificato che, però, sta mettendo in evidenza un ERRORE finora non considerato. Quale? Il verbo "andrà"! Un errore che nessuno poteva pensare di commettere: una mamma per poter avere dei figlioli deve prima pensare a diventare adulta o, almeno, a raggiungere un'età sufficiente per pensare alle proprie creature. Oltretutto, le fasi di formazione stellare non sono certo tranquille e la cosiddetta fase di "protostella" è tutto meno che il momento più adatto per pensare a una famiglia. Ciò che magari si sta creando potrebbe facilmente venire distrutto in men che non si dica. Un po' come una gallina che facesse le uova e poi iniziasse a calpestarle senza ritegno.

Normalmente, ci vogliono almeno un milione di anni prima che la situazione si tranquillizzi (per una stella simile al Sole) e che si possa cercare di vedere se il disco di polvere e gas, segnale della voglia di maternità, si stia costruendo con le giuste quantità di polvere, ben distribuite e con i primi accenni di zone di concentrazione. La mamma è abbastanza tranquilla per accudire i suoi cuccioli.

E, invece, la stella IRS 63, lei stessa una bambina, di soli 500 000 anni, ben lontana dall'età adulta, vede intorno a sé un disco già perfettamente formato con i primi segni di "vagiti" planetari. In poche parole, possiamo concludere che madre e figli crescono insieme e forse, addirittura, nascono quasi in contemporanea.

Un caso eccezionale? Forse no, dato che mai si era potuto vedere con gli occhi speciali di ALMA cosa c'era intorno a una stella così giovane. Poter seguire la formazione di pianeti fin dal loro "vero" inizio potrebbe risolvere i dubbi sulla migrazione dei pianeti giganti, dato che forse in questa fase così anticipata avvengono spostamenti significativi. Il sistema planetario della mamma così precoce e dei suoi figlioli, così rapidi nel voler vivere autonomamente, assomiglia molto, come dimensioni, al nostro Sistema Solare e uno studio accurato potrebbe farci capire meglio come eravamo quando il Sole stava ancora pensando a crescere e ad accumulare materia.

Gli anelli e i vuoti nel disco di IRS 63 confrontati con uno schema del Sistema Solare, nella stella scala e orientazione. L'anello più interno si posiziona più o meno alla distanza dell'orbita di Nettuno e dopo di lui la materia si trova ancora in abbondanza. Che Giove si sia veramente formato più lontano e poi sia migrato verso l'interno?  Fonte: MPE/D. Segura-Cox

 

Articolo originale QUI

 

A proposito di prostelle, ALMA è riuscito anche a svelare il mistero della loro rotazione "inspiegabilmente" lenta. Ecco QUI!

 

4 commenti

  1. Mario Fiori

    E' incredibile caro Enzo. Abbiamo sbagliato tutto o è solo una delle possibilità e resta in piedi anche ik vecchio mecanismo?

  2. caro Mariolino,

    e chi lo sa ? Sai, spesso, noi ci facciamo suggestionare dalla nostra vita quotidiana, ma non è detto che certe regole siano valide per l'Universo.  Per noi è necessario che la madre sia già sviluppata, per le stelle potrebbe non essere vero: una nascita in comune, grazie -sempre- alla povere di stelle. Siamo , comunque, tutto e tutti, polvere di stelle!!!

  3. Massimo

    Scusa Enzo,

    pensavo d'aver capito che il Sole o comunque un corpo attorno al quale orbitano altri corpi debba occupare uno dei fuochi della traiettoria ellittica; ma invece nell'immagine riportata il Sole e l'altra stella sono al centro (fatta eccezione per l'orbita di Pluto). Che cosa sbaglio?

    Grazie per tutte le preziose informazioni.

  4. caro Michele,

    la situazione non è vista frontalmente, ma un po' di taglio, per cui le orbite che sono praticamente dei cerchi sembrano diventare ellissi... con i fuochi coincidenti con il centro dei cerchi.

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