Una meticolosa ricerca effettuata dal VLT dell'ESO, a cui hanno partecipato numerosi Istituti internazionali, ci ha permesso di ammirare con meraviglia e stupore all'interno di 86 dischi protoplanetari, le culle di futuri pianeti.
I pianeti giganti non amano la presenza di stelle troppo massicce nei loro dintorni. Prima che possano formarsi, le radiazioni nel lontano ultravioletto di stelle troppo massicce riescono a disperdere il gas dei dischi protoplanetari di stelle di massa minore.
Scoperto, quasi casualmente, il quasar più luminoso mai osservato. Un record assoluto che è capace di divorare l'equivalente di un Sole al giorno!
Quanto la casualità ha influito sul percorso della conoscenza umana? Quante volte ci si è imbattuti in fenomeni imprevisti mentre si tentava di indagare tutt’altro?
Forse più di quanto indicherebbe una prima speditiva valutazione e forse si potrebbe ipotizzare che simili occorrenze saranno più frequenti in futuro, considerato che è soprattutto la ricerca sperimentale a produrre accidentali scoperte e che gli strumenti d’indagine e di elaborazione del dato si stanno facendo e si faranno ancora più raffinati e potenti.
Il radiotelescopio ALMA continua a superare se stesso.
Sulla rivista “The Astrophysical Journal” il 15 novembre è stato pubblicato un articolo1 in cui la rilevazione radar è stata spinta fino ad ottenere immagini con una risoluzione di appena 5 milliarcosecondi, sufficiente a risolvere oggetti di circa 10 metri alla distanza media Terra-Luna.
Una eccezionale unione tra due stelle di neutroni ha permesso al telescopio Webb di individuare la presenza di elementi pesanti, come il tellurio, lo iodio e il torio.
L'attività del James Webb Space Telescope, dopo il primo anno di osservazioni, sta producendo significativi risultati che iniziano a chiarire le modalità del passaggio tra la Fase Oscura dell'universo ed il termine dell'era della Reionizzazione, confermando l'idea di un universo giovane molto dinamico e già notevolmente differenziato nei suoi elementi costitutivi.
Un problema estratto da uno dei test di ammissione più difficili al mondo. Risolviamolo assieme...
Fotografare il Sole di notte? Una sciocchezza... basta avere tempo, costanza e una macchina fotografica molto speciale!
Avere una doppia faccia non è cosa comune per le stelle, ma ...
Ieri, 12 luglio 2023, il James Webb Space Telescope ha festeggiato un anno di attività.
Per l’occasione è stata pubblicata una foto di strabiliante bellezza e ricchezza di dettagli.
Questa volta una stella di tipo solare e un pianeta gioviano offrono un difficile quiz proprio agli astrofisici. La soluzione è ancora lontana...
Il telescopio Webb ha forse raccolto la luce di stelle mostruosamente grandi, capaci di dare origine ai più antichi ammassi globulari.
Un evento mai visto in precedenza: un buco nero espulso da una galassia da due suoi compagni.
Quelli che oggi consideriamo "record" non sono altro che "illusioni ottiche" dovute alla limitatezza della nostra capacità osservativa, destinati ad essere superati grazie a strumenti tecnologici sempre più raffinati e potenti (non a caso il telescopio Webb, in pochi mesi di attività, ne ha già frantumati alcuni).
Ciò non toglie che, mentre aggiungono piccoli tasselli alla nostra conoscenza del Tutto, questi corpi celesti da record suscitino in noi grande stupore e meraviglia!
Un grido di gioia e di paura nello stesso momento...