Un aggiornamento delle recenti scoperte del binomio New Horizons-Subaru Telescope, sembra proprio che si debba metter mano ai modelli del sistema solare...
I getti galattici possono avere lunghezze smisurate, mai viste prima d'ora. Guai a trovarsi sulla loro "linea di tiro".
Approfitto di una serie di articoli che dimostrano, con tanto di prove, che i razzi usati da mister Musk perdono letteralmente i pezzi, per divagare a ruota libera sulle reali possibilità di viaggiare tra le stelle. Il pensiero umano, osservando l'Universo, ha già trovato la risposta. Manca ancora la tecnologia capace di metterla in atto. Guai, però, se mancherà anche la... testa!
Subaru e New Horizons collaborano per cercare di descrivere il Sistema Solare più esterno che presenta risultati a volte contrastanti. Chissà che non ci scappi un nuovo pianeta di notevoli dimensioni!
Un telescopio che dovrebbe illuminarci sulla materia ed energia oscura ha cominciato ad illuminarci con miliardi e miliardi stelle vagabonde.
L'accoppiata JWST-Einstein ancora una volta permette di sbirciare tra i segreti dell'universo. E le sorprese continuano....
Le straordinarie capacità di Webb sono riuscite a descrivere la temperatura dell'atmosfera e la sua composizione di un pianeta gioviano caldo a 280 anni luce da noi. Insomma, è più facile fare le previsioni su pianeti extrasolari che sul nostro, dove la meteorologia è legata a interessi che di scientifico hanno ben poco.
Non tutto è roseo anche nella Scienza... ricordi di un vecchio astronomo.
L'uomo e la sua bramosia di denaro sta oscurando sempre di più le meraviglie del cielo notturno. Un gioco ad alto rischio che ci ricorda la fine dei dinosauri.
Un'amara riflessione, del tutto personale, sulle presenti e future missioni su Marte. Esse costano troppi soldi, malgrado la disponibilità non certo priva di ritorni economici, del sig. Musk. Purtroppo (?) dovranno probabilmente essere cancellate missioni che avrebbero veramente la possibilità di trovare vita aliena, viva e vegeta, e non solo ipotetici fossili. Le future missioni spaziali hanno preso una piega ben poco scientifica.
Cerchiamo di fare un po' di chiarezza sul redshift e sulle capacità di Webb. Il tutto nasce da un suggerimento del nostro amico Frank che ha giustamente notato un po' di confusione sulla rete. Speriamo che questo articolo-ciliegina serva a dare una spiegazione qualitativamente sufficiente.
Dopo Giove e Nettuno il telescopio James Webb non poteva certo ignorare Urano. Ancora una volta il pianeta, ripreso nel vicino infrarosso e tradotto in falsi colori offre una differente visione rispetto alle tradizionali immagini riprese nello spettro del visibile, rivelando una inedita ricchezza di dettagli, tra cui il sistema di anelli e la calotta polare nord.
Il radiotelescopio ALMA continua a superare se stesso.
Sulla rivista “The Astrophysical Journal” il 15 novembre è stato pubblicato un articolo1 in cui la rilevazione radar è stata spinta fino ad ottenere immagini con una risoluzione di appena 5 milliarcosecondi, sufficiente a risolvere oggetti di circa 10 metri alla distanza media Terra-Luna.
L'attività del James Webb Space Telescope, dopo il primo anno di osservazioni, sta producendo significativi risultati che iniziano a chiarire le modalità del passaggio tra la Fase Oscura dell'universo ed il termine dell'era della Reionizzazione, confermando l'idea di un universo giovane molto dinamico e già notevolmente differenziato nei suoi elementi costitutivi.
E’ di questi giorni la notizia che il telescopio Webb ha immortalato un misterioso punto interrogativo cosmico prospetticamente vicino alla coppia di stelle che stava osservando. Cosa sia esattamente non lo sappiamo, ma l'ipotesi più accreditata negli ambienti scientifici propende per l’effetto di una danza gravitazionale tra due galassie che si stanno unendo. Ma l’Universo, si sa, ama prendersi gioco di chi lo osserva! Non ce la sentiamo, quindi, di escludere a priori spiegazioni alternative, forse meno scientifiche, ma certamente molto più intriganti. Niente a che vedere con poteri forti, scie chimiche o 5G, ma il sospetto che questo punto interrogativo sia il preludio alla comparsa dell’oggetto misterioso profetizzato da Vin-Census è forte, e ci fa piacere condividerlo con voi. Buona lettura!
Ieri, 12 luglio 2023, il James Webb Space Telescope ha festeggiato un anno di attività.
Per l’occasione è stata pubblicata una foto di strabiliante bellezza e ricchezza di dettagli.