Una favola semplice e forse inutile... Ma sono sicuro che a "qualcuno" sarebbe piaciuta.

La passione del nostro Enzone (alias Vin-Census) per il di-vin nettare non è una novità, almeno per i nostri più affezionati lettori. Abbiamo, infatti, nel corso di vari anni, scandagliato nei meandri della sua vita eno-astronomica (quasi sempre a sua insaputa) in lungo e in largo, in alto e in basso e perfino in obliquo... ma le sorprese non finiscono mai! Nemmeno per lui.
Fu verso la fine del 2366 che l’ingegnere psico-teorico cinese Yang Le-Zhung dimostrò che si poteva fare. E da quel momento ci si accorse subito che non solo si poteva fare, ma che sicuramente sarebbe stato fatto in futuro.
"Ci sono due grandi tragedie nella vita. La prima è desiderare ciò che non si può avere... la seconda è ottenerla"
La dotta e preziosa ricerca sull'origine e il significato del nome bisciabova effettuata da Guido sembra oltremodo precisa ed esauriente... ma i pesci fossili di Bolca nei monti Lessini pongono nuovi inquietanti interrogativi!
Il ricordo di una giornata spienserata trascorsa dal nostro Vin-Census in bella compagnia, fa da sfondo al ritratto di un esemplare unico di "Orso di Langa", dipinto, come solo lui sa fare, dosando sapientemente pennellate di realtà e fantasia. E, dove non arriva la sua fantasia, arriva la perizia del nostro Guido che ci introduce ai misteri geologici delle Langhe e della valle della Mosella.
Non c'è niente di meglio di una bella favoletta leggera leggera per smaltire gli eccessi alimentari di Pasqua e pasquetta... ma siamo sicuri che sia sola una favola? Ai lettori l'ardua sentenza...
Avete presente quei film in cui il protagonista vede avverarsi ciò che desidera come nel più bello dei suoi sogni e, proprio sul più bello, si sveglia e si rende conto che è stato solo un sogno? Ecco… di solito in quei film il finale riserva al protagonista deluso l’immancabile sorpresa. Anche questo “film”, scritto da Vin-Census e basato su una sua esperienza reale, ci riserva una sorpresa. Ma la vera sorpresa è che il finale non lo conosce neanche lui.
Caro Vin-Census, non ti avevo fatto promesse, se non che ci avrei provato. Ebbene, ci ho provato e il risultato è andato oltre le mie più rosee aspettative. Ma non è merito mio… leggi fino in fondo e capirai!
La notizia è di quelle in grado di cambiare il destino dell'umanità: il Nobel per la Fisica Richard Feynman aveva brillantemente risolto il mistero di Babbo Natale! Se non lo ha reso noto subito, è solo perché riteneva che l'umanità non fosse ancora pronta a cambiare il proprio destino. Ma, per nostra fortuna, ha lasciato in eredità il prezioso segreto a Vin-Census che oggi ha deciso di farne dono solo a chi ha sufficiente fantasia e ingenuità per comprenderlo. Per gli altri questo articolo sarà invisibile, quindi, se lo state vedendo, è già buon segno...
Ebbene sì... ho già pubblicato questo racconto molte volte, ma ho intenzione di riproporlo ogni anno in occasione del Natale. Qualcuno tra i lettori più affezionati conosce già il motivo di tale insistenza, gli altri lo capiranno leggendo l'introduzione e la postfazione.
In tempi convulsi e isterici come quelli che stiamo vivendo, chi di noi non sente il bisogno di un po' di ordine e regole certe? Nessun problema! Basta imbarcarsi sulla prima astronave in partenza per Polyxon, il pianeta più organizzato dell'Universo! E se rispondete al domandone finale, il biglietto è gratis, ve lo offre Vin-Census.
Buon Viaggio!
Non più tardi di ieri il nostro Enzone ci ha parlato di una meteora particolarmente luminosa e di quanto l’evento sia raro, ma già oggi parliamo di altre due! Che siano i primi segnali dell’Apocalisse?!? Per fortuna no, ma i tre eventi sono correlati. Vediamo come…
Poteva il nostro Mauritius rimanere insensibile dopo che il suo ordine online, preparato con tanta cura e l'acquolina in bocca ad ogni clic, è andato improvvisamente in lockdown? No che non poteva... e, siccome è una personcina educata, invece di organizzare un flash mob a suon di parolacce, ha messo a tacere i nervi rispolverando un vecchio racconto e adattandolo alla situazione.
Fate tesoro dell'idea, di questi tempi potrebbe essere utile!
"Volare alto": in senso figurato significa non preoccuparsi delle piccolezze della vita quotidiana, spesso non capirle neanche, quasi non le si vedesse, come se ci si dovesse occupare di cose molto più importanti e per questo si volasse molto in alto, tanto da non riuscire a scorgere quello che succede a livello del suolo. Giusto. Ma se il volo non è troppo alto (né troppo basso), può capitare di vedere meglio ciò che accade al suolo. Quale sarà, quindi, la giusta altezza a cui volare? Forse Piero l'ha scoperta, vediamo come...
Oggi, 17 febbraio, ricorre la Festa del Gatto... visto che questo poliedrico e versatile Circolo è fiero di essere anche la succursale di un gattile, non possiamo non celebrarla! E' con grande piacere, quindi, che riproponiamo un raccontino che, oltre ad avere come protagonista un mito di gatto, ha cambiato il destino del Circolo (nonché la storia personale di alcuni di noi), dando inizio ad una bella storia di amicizia e varia umanità. Vero, Vince & Mau?? ;-)