28/03/24

"Singhiozzi" di luce da parte di un buco nero **

Siamo abituati a pensare ai fenomeni celesti, soprattutto quelli più grandiosi, come a eventi che avvengono su scale di tempo estremamente più lunghe delle nostre vite. Eppure, tenendo sotto controllo buchi neri super massicci è possibile riuscire a cogliere momenti brevissimi della loro vita, della durata di pochi mesi mesi, se non addirittura di pochi giorni.

Per ottenere ciò è necessario avere a disposizione tre corpi celesti: un buco nero galattico in fase più o meno quiescente, un suo compagno più piccolo e finora sconosciuto, e una stella... suicida. Ed eccoci di fronte ad un occasione più unica che rara.

La galassia si trova a circa 800 milioni di anni luce da noi e il buco nero centrale ha una massa pari a quella di 50 milioni di "soli". Quasi sicuramente attorno ad esso, in un'orbita abbastanza inclinata rispetto al piano equatoriale del gigante si nasconde un buco nero decisamente più piccolo, probabilmente con una massa tra le 100 e le 10 000 volte quelle della nostra stella. Troppo piccolo per essere individuato, ma sicuramente desideroso di mettersi finalmente in mostra.

Con un compagno così invadente, però, è cosa ben difficile, a meno che una stella abbia tendenze suicide.  Essa si avvicina troppo al buco nero centrale e viene praticamente smembrata dalle forze mareali. I suoi resti vanno a rimpinguare il disco di accrescimento del padrone di casa galattico, in attesa di essere trascinati lentamente verso di lui. Il piccolo buco nero, però, nel suo moto orbitale attraversa questo disco e il nuovo materiale a disposizione lo rende capace di scaldare a tal punto la materia inaspettata fino a causare dei veri e propri getti che si presentano come episodi di grande effetto, capaci di portare la luminosità della galassia a valori 1000 volte maggiori di quella normale.

Fonte: Jose-Luis Olivares, MIT

Questa ipotesi è corroborata dal periodo regolare con il quale si ripetevano questi lampi di luce, esattamente 8.5 giorni, che rappresenterebbe la metà del periodo del buco nero più piccolo. La danza è durata solo 4 mesi e, poi, tutto è tornato come prima.

Solo un regolare e continuo monitoraggio delle galassie apparentemente quiete ha potuto permetterci questa ghiotta occasione. Il piccolo buco nero resta sicuramente in attesa di un'altra stella suicida, ma fa pensare che è molto probabile che i buchi neri binari siano più frequenti del previsto. Basta aspettare e sperare di stare osservando la galassia giusta.

Di seguito un breve filmato che illustra molto bene ciò che sembra essere avvenuto al centro di quella galassia.

Articolo originale QUI

 

Se volete conoscere le più comuni tecniche utilizzate per individuare la presenza di buchi neri, le trovate QUI 

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