12/06/18

Dai diamanti non nasce niente… ma dai nanodiamanti sì! *

La celebre e struggente canzone di Fabrizio De André dice giustamente che “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”, ma, nell’Universo non corrotto dalle miserie umane, i diamanti possono far nascere informazioni importantissime.

Scrutando in lungo e in largo la nostra galassia, si percepiscono spesso degli strani segnali (AME, Anomale Emissioni nelle Microonde). Un po’ alla volta, ci si è convinti che l’origine di essi poteva essere legata alla polvere interstellare e, in particolare, ai PAH (idrocarburi policiclici aromatici), molecole organiche capaci di emettere anche un debole segnale nell’infrarosso. In realtà però, anche i nanodiamanti emettono nell’infrarosso, anche se in una lunghezza d’onda un po’ diversa. Restava da capire, comunque, la sorgente di questi strani segnali. Ed ecco, la scoperta, forse decisiva. Guardando attentamente verso tre stelle giovani si sono localizzati degli AME nei loro dischi protoplanetari. Non solo, ma la loro emissione nell’infrarosso coincideva perfettamente con quella dei nanodiamanti.  Altri dischi protoplanetari che presentavano i segni infrarossi dei PAH non mostravano, invece, segnali come gli AME.

Restavano pochi dubbi: i nanodiamanti idrogenati, che si formano naturalmente nei dischi protoplanetari (che sono anche stati osservati nelle meteoriti terrestri) sono la sorgente degli anomali segnali nelle microonde. Il colpevole è stato identificato!

Si pensa che circa l’1 -2 percento del carbone presente nei dischi protoplanetari contribuisca alla formazione dei nanodiamanti. Definiamoli meglio… Non hanno niente di prezioso, date che le loro dimensioni sono veramente minuscole (e nemmeno di grande purezza).  Esse sfidano addirittura anche i microscopi elettronici… centinaia di migliaia di volte più piccoli di un granello di sabbia.  Essendo molto piccoli, essi ruotano a grandissima velocità e riescono a emettere nel campo delle microonde.

Visione artistica dei nanodiamanti che rivolvono attorno a una giovane stella. Sono proprio loro a emettere quegli anomali e misteriosi segnai nella lunghezza d’onda delle microonde. Fonte: S. Dagnello, NRAO/AUI/NSF
Visione artistica dei nanodiamanti che rivolvono attorno a una giovane stella. Sono proprio loro a emettere quegli anomali e misteriosi segnai nella lunghezza d’onda delle microonde. Fonte: S. Dagnello, NRAO/AUI/NSF

Una chiara importanza per le ricerche sulla formazione dei sistemi planetari, ma… non solo. Quando si studia la radiazione cosmica di fondo, un grande problema è sempre dato dalla ingombrante presenza della nostra galassia al cui interno siamo localizzati. Riuscire a evidenziare chiaramente sempre più segnali nelle microonde che appartengono a oggetti “vicini”, permette di eliminare una bella fetta del rumore che si aggiunge a quello risalente all'origine dell'Universo.

La celebre e struggente canzone di Fabrizio De Andrè dice giustamente che “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”, ma, nell’Universo, non corrotto dalle miserie umane, i diamanti possono regalare informazioni importantissime.

Niente da eccepire: “Anche dai nanodiamanti nascono i fior…”

Articolo originale QUI

 

A proposito di microonde... QUI parliamo di quante importanti informazioni possano svelarsi, grazie all'analisi di emissioni di microonde radio amplificate dal vapor d'acqua presente nel disco di accrescimento intorno ad un buco nero galattico, per mezzo di uno strumento eccezionale come il VLBA

Non solo nanodiamanti in questo scintillante Universo, ma anche diamanti grandi come pianeti (o quasi...) e galassie stracolme di cristalli!

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