10/04/24

La CO2 segue la temperatura... ma vale ancora la pena cercare di dire la verità?

Questo articolo è stato inserito nella sezione dell'archivio dedicata al clima e al riscaldamento globale, nella quale troverete una selezione di articoli sull'argomento e le motivazioni della nostra impostazione critica a riguardo

 

Il nostro caro amico Franco Travaglino mi ha informato di un articolo pubblicato su una rivista al di fuori di ogni sospetto, nel quale - detto in poche parole- si dimostra che potrebbe essere la temperatura a causare l'aumento della CO2 e non il viceversa (concetto di cui avevamo già parlato alcuni anni fa). Un articolo le cui ipotesi, se verificate, sgretolerebbero la visione apocalittica del riscaldamento globale dovuto all'uomo.

Avete già capito che sarà un articolo di cui i media non parleranno di certo, avendo ormai ammaestrato molto bene il popolo bue a seguire solo le loro visioni largamente finanziate dai poteri forti. Devo dire che mi sono stancato di fare il Don Chisciotte, spesso deriso dagli stessi giornalisti prezzolati. Dovremo continuare a sentirci dire- e a credere come atto di fede- ai mesi sempre più caldi e alla neve che non cade più (chiedete ai montanari delle Alpi e agli sciatori che ancora si divertono in montagna ...). Tuttavia, per rispetto a Franco riporto il link all'articolo. Poi ognuno la pensi come vuole.

ARTICOLO 1

Da parte mia aggiungo questo altro link in cui viene chiaramente detto che NON E' ASSOLUTAMENTE VERO che TUTTI i climatologi credono nel riscaldamento globale. Anzi...

ARTICOLO 2

Forse i cari "farfallino" e "picozzetta" dovrebbero parlare meno e leggere di più...

10 commenti

  1. givi

    Secondo me, vale sempre la pena di dire la verità ed arrabbiarsi.

  2. Guido

    Molto interessante l'articolo "controcorrente", grazie Enzo.

  3. Davide

    Ciao, io seguo il campionato del mondo di sci. Sebbene anche negli anni in cui sciava Alberto Tomba (sono un '83) ci fossero già alcune gare preparate con neve artificiale, negli ultimi anni i casi sono sensibilmente aumentati. Ovviamente non so quale sia la verità però ti riporto questo articolo recente in cui scrivono che alcuni comprensori sciistici sono totalmente dipendenti dalla neve artificiale senza la quale non potrebbero sopravvivere.

    https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/nevediversa-2023-i-dati-del-nuovo-report/

    Io non sto da nessuna parte però sono interessato all'argomento, cosa ne pensi?

  4. caro Davide,

    cosa ne pensi del fatto che ad Aprile inoltrato ci siano ancora gli impianti di sci aperti? E del fatto che al Sempione ci siano 6 metri di neve? La neve va e viene ogni anno, ma i media ricordano solo gli anni con scarse precipitazioni. L'atmosfera terrestre e le variazioni climatiche sono un dato di fatto e pensare che l'uomo possa influire su di essi è ancora una volta un segno di arroganza e di sciocca superiorità. Soprattutto quando vi sono mostruosi interessi a far credere che ciò sia vero.

    Resta il fatto che sono ormai decenni che si parla di aver raggiunto il limite della catastrofe, ma intanto gli anni passano e di catastrofi non se ne sono ancora viste.  Le Maldive dovevano scomparire molti anni or sono, ma sembra che la previsioni non siano affatto verificate.

  5. Davide

    Non ho trovato nessuna notizia che parli di 6 metri di neve sul Sempione, mi puoi dare la fonte?

    Io ho trovato questo sito che da le informazioni dei vari comprensori e gli impianti sembrano tutti chiusi e neve nulla o scarsa: https://www.meteoeradar.it/bollettino-neve/passo-del-sempione/11847306

  6. Ho avuto la notizia da un amico che abita da quelle parti e che è degno di fede. Che io sappia i comprensori sono aperti. Boh... Comunque resta il fatto che i cambiamenti climatici ci sono sempre stati e sempre ci saranno, uomo o non uomo...

  7. Fabrizio

    L'articolo 1 potrebbe essere in ogni caso una brutta notizia. Se l'incremento di temperatura causa un incremento di CO2 , ci potrebbe essere un feedback positivo che amplificherebbe il fenomeno, qualsiasi sia la causa che lo ha originato.

    L'articolo 2 riporta una situazione del 1998.

  8. Caro Fabry,

    Hai pienamente ragione, ma la Terra continua a fare ciò che la Natura impone, sia esso piacevole o no per l'essere umano. Tutto sta nell'abituarsi, accettare i cambiamenti e cercare di renderli sopportabili. I dinosauri hanno visto  nell'asteroide una cattiva notizia, ma per i mammiferi è stata un regalo fantastico. In fondo, l'essere umano, senza tecnologia, è riuscito a far fronte all'era glaciale. Per noi dovrebbe essere molto facile rendere sopportabile un cambiamento tipico della Terra, senza cercare motivazioni di comodo che mirano al guadagno e allo sfruttamento di tanti a favore di pochi.

  9. Piero

    Buongiorno Enzo,

    leggo sempre con piacere ed interesse i suoi articoli più divulgativi. Io non ho grandi competenze scientifiche, pur non essendo proprio completamente a digiuno.

    Sono sconvolto da come sembra oramai che si sia compreso “tutto” tanto da dire quando sarà la data del punto di non ritorno o di quanti °C di aumento di temperatura ci rimangono prima della catastrofe (salvo poi ritrattare, tanto poi la gente ha la memoria corta…).

    Sono molto dispiaciuto (e anche infastidito) che tanti scienziati, che tra l’altro stimo pure, cantino in coro la stessa canzone ripetendo il solito ritornello del cambiamento climatico causato dall’uomo.

    Tempo fa, (era l’anno 2000), quando forse i cambiamenti climatici non erano ancora di moda, mi pare di ricordare un articolo di un giornale locale che commentava l’alluvione che causò l’esondazione della Dora Baltea in valle d’Aosta e Piemonte. Il titolo recitava più o meno così: “abbiamo invaso il fiume”; l’autore denunciava il fatto che nella piana lungo le sponde si erano nel tempo costruiti capannoni, case, strade (e l’autostrada, che guarda caso fu sommersa) andando così ad occupare lo spazio di cui aveva bisogno la Dora per sfogarsi di tanto in tanto. Oggi nessuno oserebbe più fare un’osservazione del genere. Anzi, ogni volta che piove, in TV ci propinano le solite immagini dei sottopassi allagati: ma ci rendiamo conto?

    La scienza, quella vera, ha più dubbi che certezze. Einstein disse che lo scienziato è colui che dubita.

    Adesso voglio concludere questo mio pensiero (più sfogo che pensiero), citando una frase che mi ha colpito tantissimo al punto che me la sono trascritta parola per parola; l’ha detta un fisico, in un’intervista tratta da un documentario di Jim Al Khalili. Diceva così: “se un bravo scienziato scopre la correlazione tra due elementi egli condurrà una lunga serie di esperimenti nel tentativo di riuscire a confutarla, a demolirla, a smentirla oppure a negarla. Ma se alla fine la correlazione resiste a tutti i tentativi di ritrattarla e continua ad essere valida, con prudenza si può affermare di avere scoperto qualcosa”.

    Ebbene sì, anche io guardo Rai Scuola……

    Piero

  10. grazie Piero delle tue riflessioni che condivido in pieno!

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