14/09/21

I buchi neri esistono? ***

Battiamo ancora sul ferro finché è caldo. Scusate le ripetizioni, ma il concetto mi sembra troppo importante per rischiare di lasciare ancora dubbi.

Ribadiamo che un buco nero è un "oggetto"(o come volete chiamarlo) che  esiste nello spaziotempo e non solo nello spazio. Immaginiamolo pure come una sfera, dato che non è altro che una sfera collassata, ma questa assunzione comporta un profondo errore di interpretazione. Una sfera è un qualcosa che esiste nel nostro presente, mentre, invece, l'orizzonte degli eventi, che dovrebbe contenere la sfera, è un qualcosa che esiste solo nel futuro di chiunque lo guardi dall'esterno. Non per niente, per chi sta fuori, chi si avvicina a questo limite non potrà mai raggiungerlo. In altre parole, per chi è fuori non esiste ancora e non esisterà mai.

Da fuori, l'orizzonte degli eventi esisterà solo tra un tempo infinito. Questo fatto non va contro la relatività, così come non va contro la relatività un'espansione dell'Universo che superi la velocità della luce: tra chi sta dentro e chi sta fuori non esiste scambio di informazione, così come tra due osservatori che siano allontanandosi a velocità maggiore di quella della luce non esiste possibilità di interazione.

Ciò non toglie la possibilità di entrare all'interno dell'orizzonte degli eventi. In quel momento, però, l'orizzonte degli eventi è un qualcosa che esiste solo nel passato del viaggiatore. Anch'egli non potrà mai tornare indietro e uscirne. Esasperando la situazione, l'orizzonte degli eventi rimane solo e soltanto un momento nel tempo.

Cosa succede una volta che si è all'interno? Tutto collassa verso una singolarità che è anch'essa solo e soltanto un momento nel tempo. Il collasso è brevissimo per chi lo sta subendo e la singolarità non è altro che la fine del tempo così come il Big Bang è stato l'inizio del tempo, un tempo che non è misurabile dall'esterno, ma solo dall'interno.

L'unico modo per uscire sarebbe invertire la direzione del tempo, così come dovremmo fare per rivivere il momento del Big Bang , ma, in qualche modo, quel momento sarebbe la fine o -se preferite- l'inizio di tutto.

Basta ribaltare la situazione del Big Bang. Con lui nasce lo spazio e il tempo, anzi lo spaziotempo. Noi esistiamo in un certo momento del suo futuro. Entrando in un buco nero noi esistiamo solo nel passato della singolarità finale. Essa rappresenta la fine di tutto, sia dello spazio che del tempo, anzi dello spaziotempo. Tra il Big Bang e noi è passato un tempo finito, così come per chi entra nell'orizzonte degli eventi esiste un tempo finito prima della fine, ossia della singolarità, quando spazio e tempo finiscono di esistere.

L'Unica differenza sostanziale è che noi possiamo assistere a cosa capita nei pressi dell'orizzonte degli eventi, mentre nessuno può assistere alla nascita ed evoluzione del Big Bang (ossia l'Universo odierno) da fuori.

Un buco nero è una specie di Universo che sta collassando che può essere osservato da fuori, mentre il Big Bang è l'inverso di un collasso (è, infatti, un'espansione) che non possiamo vedere da fuori. In altra parole, noi siamo vivendo come fossimo entrati in un buco nero "al contrario".

Ovviamente, non esiste figura in grado di rappresentare quanto detto, dato che una figura diventa immediatamente una creatura dello spazio...

N.B.: La figura di copertina mostra un cosmonauta che è legato a qualcosa che sta dentro e fuori da un buco nero (una corda ?). Questo "qualcosa", però, non può esistere... Essendo un "qualcosa", infatti, esisterebbe nello spazio presente e, quindi, ammetterebbe che l'orizzonte degli eventi e il buco nero siano creature dello spazio. E questo è un tragico errore.

2 commenti

  1. Frank

    Più che sul ferro mi pare che hai battuto sulla mia testa caro Enzone, non te la prendere ma accetto quanto scritto sulla fiducia. Mi mancano gli strumenti per applicare il senso critico o meglio l'unico dubbio che mi viene è che non uscendo informazione il tutto potrebbe essere una grande speculazione su ciò che avviene almeno all'interno (sempre se esiste un interno) ma non mi è di alcuna consolazione..... Perdonami, mi metto in poltrona e riprendo a leggere Limes, è molto più facile seguire la telenovela delle umane vicende anche se la logica non ha molto a che fare e la maggior parte delle volte è deprimente e l'unico "vantaggio" è che, purtroppo, il tutto si tocca con mano.

  2. caro Frankolino,

    due considerazioni:

    1. Ovviamente, anche per come è definito, un buco nero è un qualcosa che può essere vissuto solo teoricamente, dato che non esiste nel presente, ma è cosa futura. Tuttavia, lo vediamo attraverso i suoi effetti sul presente (disco di accrescimento). Il disco fa ancora parte dell'esterno e risente della gravità di un qualcosa che esisterà solo nell' infinito futuro. Chi si avvicina troppo viene trascinato immediatamente nel suo futuro verso la singolarità che sarà la fine di tutto per lui.
    2. Tu, leggendo limes o come si chiama non fai altro che vivere nel presente e questo è in pieno accordo con la teoria relativistica

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