23/07/15

Il clima è “quasi” antropico *

Nessuno conosce, in realtà, come dovevano apparire i cieli terrestri prima dell’utilizzo dell’energia fossile (forse ne possiamo avere un’idea nei dipinti antichi e i cieli di Piero della Francesca ne potrebbero dare un segno: eterna primavera con nubi sottili e cielo terso e limpido). Oggi, circa la metà della sfera terrestre (quella settentrionale) è invasa dai residui dovuti alla combustione. Notate che non parlo di CO2, ma di tutto ciò che il vero inquinamento riversa verso l’alto, compresi anche gli incendi delle foreste.

Facciamo un passetto indietro. Gran parte del clima è regolato dalla presenza di nubi, ma le nubi hanno bisogno di semi per creare le goccioline. Questi semi sono oggi soprattutto creati dall’inquinamento. L’importante per le nubi è avere un qualcosa che serva come punto d’inizio, un po’ come le perle delle ostriche. In qualche modo, potremmo dire che le operazioni umane creano i semi che formano le nubi che regolano in parte il clima. Conclusione: l’uomo regola il clima!

Tuttavia, il mio “quasi” antropico non si riferisce a questa operazione. Per scoprirla è necessario andare nei mari del sud, dove l’inquinamento umano è molto meno aggressivo. In quelle condizioni la Natura lavora ancora secondo le sue regole. Ed è proprio lì che le nuvole diventano “quasi” antropiche.

Chi comanda il magnifico gioco sono gli organismi più piccoli che popolano gli oceani e di cui vanno molto ghiotti i giganti del mare. Mi riferisco al plancton. Esso produce gas e vari residui biologici. Entrambi, in qualche modo, riescono a librarsi nel cielo e raggiungere altezze considerevoli, proprio quelle dove si formano le nuvole. I semi, questa volta, sono del tutto naturali e sono i regali del plancton.

Più nuvole vi sono e maggiore è la riflessione della luce solare. In natura niente capita senza una ragione profonda. Quando l’insolazione è troppo forte il plancton si difende e invia i suoi messaggeri e i suoi costruttori di nuvole per ridurre la luce solare eccessiva. Una favola che ha del meraviglioso. Le nuove misure, eseguite con satelliti artificiali,  hanno, infatti, trovato che in estate si raddoppia il numero di particelle che salgono per compiere il loro lavoro… di copertura.

In particolare, i metodi usati dal plancton sono due: 1) attraverso il gas solforoso emesso da speciali batteri, proprio quelli che danno un leggero sentore di zolfo alla superficie marina; 2) attraverso i residui biologici veri e propri che si concentrano in superficie come schiuma, che viene lentamente trasportata verso l’alto.

Insomma, diciamoci la verità: conosciamo ancora ben poco del clima terrestre. Sarebbe bene armarsi di tanta umiltà e cominciare a studiarlo con serietà e spirito collaborativo. Purtroppo, gli atti di fede imposti dai media, diretti dai soliti politicanti e affaristi, distruggono le basi della vera ricerca scientifica.

In ogni modo, un applauso al plancton!

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10 commenti

  1. Mio

    Ho appena letto la notizia della tassa sui condizionatori...forse perchè farà sempre più caldo? Ma prof come si spiega che in realtà stiamo andando verso una piccola glaciazione a causa del minimo solare e poi ci ritroviamo con 50 gradi all'ombra (in auto l'altro giorno il termometro segnava 49 gradi esatti qui in Puglia)?

  2. Mio

    Queste temperature così elevate lei come le spiega??????????????
    So che non è un climatologo ma sembra una contraddizione in termini col minimo solare...Sarà vero il GW?
    Almeno però mi potrebbe chiarire ciò? Azzardi pure la prego!

  3. caro Mio,
    non confondiamo temperature locali e picchi su tempi brevi con tendenze a livello di decenni. Il GW aveva previsto aumenti considerevoli nel giro di decenni e non si sono verificati. Il minimo solare ha appena iniziato la sua azione e non possiamo certo confermarlo attraverso un mese di afa che non è cosa assolutamente nuova in luglio (l'anno scorso, ad esempio, in luglio le temperature erano nettamente basse...). Ti può servire sapere che nel 2013 la calotta polare nord è aumentata di ben il 30% rispetto al 2012 (ma nessuno lo dice...). L'anno scorso negli USA e in Canada si sono avuti periodi freddissimi per mesi. Insomma, bisogna attendere e basarsi su prove realmente scientifiche e su modelli seri e confermati... senza essere trascinati dagli scenari catastrofici che fanno gioco ai poteri forti: un uomo spaventato accetta più facilmente di tutto e di più di uno non spaventato. E i media questo lo sanno bene...

  4. peppe

    Se non ricordo male in un Doc si diceva che la glaciazione ha portato il ghiaccio nel nord Europa. L'Italia per contro aveva un clima arido. Spiegarne anche il motivo ma onestamente ora non lo ricordo.

  5. peppe

    Ah poi il Salento, dove vivo, è la terra di sule Lu mare Lu ientu. Ho constataTo che i vari meteo indovinato con bassissime percentuali :mrgreen:

  6. marco

    sono felice che per far piovere sul mio orto non devo più far la danza per ingraziarmi un dio. ma semplicemente aspettare
    che il plancton defechi..

  7. Mario Fiori

    Insomma come al solito siamo qui a dibattere sul clima e , nel frattempo, media, parti politiche ed economiche, masse che si fanno convincere ecc. ecc. stanno a parlare a senso unico.
    Tutto ciò, caro Enzo e carissimi Tutti , diciamolo chiaro, questa Democrazia e questa Libertà non sono ne una ne l'altra, sono Manipolazioni per i Poteri Forti e non lo dico perchè sono complottista o credo al Complòotto Alieno di cui è pieno il Web, lungi da me. Sono realista e vedo cosa stà combinando sempre di più il dio denaro e il suo sconsiderato uso.
    Addio dunque ad uno studi serio del clima e di tutte le influenze che subisce: animali, antropiche, solari, cosmiche in genere, vulcaniche, vegetali e geologiche in genere o quant'altro si potrebbe trovare. Un'ultima cosa ma quando mi dicono che c'è un'ondata di calore che non si vedeva da 30 anni? Ma allora 30 anni fà c'era stata? 30 anni geologicamente parlando sono un attimo, cosmologicamente poi...

  8. Salve prof. Zappalà, e un saluto a tutti.
    Sono un lettore "silenzioso", ho sempre seguito i Suoi interventi senza mai intervenire. Probabilmente tornerò nell'oblio, in quanto ho il carattere un po' schivo per natura: per dirla con una battuta, interagisco come i neutrini (cioè poco :P ).
    Ciononostante oggi qualcosa mi spinge a rivolgerle una domanda: possibile che non esista un organismo che pubblichi davvero dei dati affidabili sulla situazione del clima terrestre? Sappiamo tutti che i dati "sbandierati" hanno una certa manipolazione politica, ma dei dati veritieri qualcuno dovrebbe pur averli! D'accordo, la massa di persone ha in mano dati addomesticati per mille motivi politici. Ma i dati reali, con previsioni attendibili, qualcuno deve averli! Possibile che nessuno abbia questi dati? Università, laboratori indipendenti, qualche Stato "minore" che non abbia interessi politici che metta a disposizione dei dati attendibili?
    La mia domanda è: dove si possono trovare questi dati veri? In fondo servono per la ricerca scientifica! E se dovessero essere secretati e tenuti nascosti da organismi governativi vari (ad esempio il NOAA) verrebbe meno il principio scientifico di riproducibilità degli esperimenti: insomma, se dei dati devono andare al vaglio della comunità scientifica, devono anche mettere in condizione tutti gli scienziati di avvalorare o confutare tali dati. Non tutti gli scienziati possono mandare satelliti in orbita per confutare (o avvalorare) previsioni di altri scienziati che godono di contributi governativi. :wink:

    Magari mi sbaglio, eh! Ma io il GW non l'ho mai digerito non tanto per il clamore mediatico, ma per l'inverificabilità indipendente che comporta.

    Colgo l'occasione per ringraziare il prof. Zappalà per la minuziosa opera di divulgazione gratuita che mai viene meno da molti anni a questa parte. Grazie davvero.
    Un ringraziamento anche a tutti gli utenti che aiutano nella divulgazione, di cui spesso leggo gli interventi, e il cui contributo è sempre spunto di riflessioni e approfondimenti.

    -Alex-

    P.S.: si, lo so che spesso Vincenzo non gradisce gli interventi che danno "del Lei", ma visto che non sono mai intervenuto, e quindi nessuno si è mai accorto della mia presenza, è più forte di me utilizzare questa forma di rispetto verso una persona di così elevata statura scientifica. Magari dai prossimi, se il prof. vuole, utilizzo un registro più colloquiale :wink:

  9. caro Alex,
    in attesa del tu... posso solo dirti che riuscire a ottenere un insieme di dati veramente attendibile è un problema quasi insolubile. I dati grezzi derivano da cento fonti diverse, sia terrestri che spaziali ed è difficile ottenerli. Ciò che si riesce ad avere sono già dati più o meno elaborati e manipolati statisticamente a seconda degli interessi in gioco. Se per le stelle e le galassie si creano file a disposizione di tutti, lo stesso non succede per la nostra Terra, dove i dati pubblici sono spesso valori già mediati e purgati di quelli che possono essere considerati "errati" a seconda degli interessi in gioco. Fare lo scienziato climatologico serio vuol dire utilizzare sempre e comunque dati parziali. Ciò offre il fianco agli attacchi di chi vuole distruggere una visione diversa da quella ufficiale. Per finire i dati vanno inseriti in modelli che, a seconda dei dati possono ingigantire certe risposte e minimizzarne altre sempre e soltanto per ottenere il risultato che su voleva fin dall'inizio. Insomma, è estremamente difficile fare scienza seria e usare dati numerosi e omogenei...

  10. Alvermag

    Ciao Mario,
    ho letto la tua veemente reprimenda sul modo in cui viene trattato il GW nel mondo dell'"informazione".
    Avrai forse notato che non sono mai intervenuto negli articoli che Enzo ha dedicato al tema.
    Il fatto è che la questione mi annoia parecchio, non perchè sia priva d'interesse ma perchè viene trattata nel modo che hai correttamente riportato. Temo non esista una soluzione "seria" al trattamento della faccenda, troppi essendo gli interessi in gioco.

    Io me ne resto nel mio cantuccio. Voglio parlare e sentir parlare di scienza e non di fantasie campate in aria. A tal proposito vi invito a non confondere la fantascienza (quella seria ed immaginifica di Asimov, Clarke, Lem, Heinlein ed altri) con le fantasie sfrenate senza capo nè coda.

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