30/11/16

Tra ippopotami e giraffe (dedicato a Valentina…) *

Dopo tante contrazioni e spari andati a vuoto, non è male cercare di divertirsi un po’, scherzando su cosa si intende veramente per logica e per esatta definizione di un problema. E’ veramente necessaria l’esperienza o basta avere una mente libera da preconcetti? E tante altre belle riflessioni… Potete poi applicare le conclusioni alla matematica, alla fisica e ai loro risvolti più complessi e intricati. Alla fine capirete perché questo “scherzo” è stato dedicato alla “nostra” Valentina.

Ciò che vi racconto si basa sulla lontana memoria di un gioco basato su una serie di domande, concatenate tra loro, ma che spesso e volentieri continuano a trarci in inganno. Per tanti sforzi che si facciano, non si riesce a essere logici e mantenere il giusto ordine delle nozioni imparate.  Basta parole e passiamo ai fatti…

Ciò che vado a proporre è una serie di domande apparentemente banali che possono però portare a risposte continuamente sbagliate. Il numero di risposte sbagliate può far capire quanto si sia veramente bloccati nell’analisi di una situazione da preconcetti o da scarsa memoria o da una visione troppo parziale (prendetela come volete).

La prima domanda è:

“Quante operazioni bisogna compiere per mettere un ippopotamo dentro a un frigorifero?”

No, non chiedetemi la grandezza del frigorifero e nemmeno pensate alla cattura e al trasporto del mammifero. Per operazioni si intendono solo quelle fondamentali, capaci di risolvere completamente il problema. E’ molto meglio che risponda io a questa prima domanda, per farvi capire cosa intendo per operazioni fondamentali:

La risposta è:

“Tre operazioni soltanto: aprire il frigorifero (con la porta chiusa non ci sarebbe niente da fare), infilare dentro l’ippopotamo (lo scopo principale), chiudere il frigorifero (per non rischiare che scappi e ci rovini la soluzione)”

Ormai avete capito come procedere e avanti con la seconda domanda:

“Quante operazioni bisogna compiere per mettere una giraffa dentro a un frigorifero?”

Lo so, lo so, qualcuno ripeterebbe sicuramente le stesse operazioni di prima. Ma, qualcuno potrebbe riflettere un po’ di più e pensare che il collo della giraffa è troppo lungo. Sarebbe probabilmente necessario piegarla in due prima di farla entrare. Probabilmente le operazioni diventano quattro.

Mi spiace, ma vi bloccherei subito: nessun problema di dimensioni. Il frigorifero può contenere tranquillamente una giraffa. Non vi è bisogno di porsi un ostacolo assolutamente non richiesto. A molti la risposta diventerebbe ovvia:

“ Le stesse tre operazioni di prima”

Sbagliato, direi subito io. Le operazioni da fare sono quattro, senza alcun dubbio e ve le enuncio con grande sicurezza:

“ Aprire la porta, togliere l’ippopotamo dal frigorifero, infilare dentro la giraffa e chiudere la porta”.

No, non mandatemi al diavolo e ammettete di aver dimenticato un’operazione fondamentale che avevate accettato nella prima risposta. Dimenticarsi di togliere un ippopotamo da un frigorifero non è cosa da poco…

Va bene, va bene… cambiamo un po’ la situazione da definire. La prossima domanda riguarda una gara di corsa tra ippopotamo e giraffa:

“I due animali vengono posti a 100 metri dalla striscia di arrivo. Chi dei due arriva per primo?”

Non siete uno sprovveduto e sapete bene quanto sia impacciato l’ippopotamo fuori dall’acqua. La risposta non può essere che : “La giraffa, una grande velocista della prateria!”

Ovviamente, la risposta è nuovamente sbagliata! Vi siete dimenticati di cosa significa operazioni da svolgere. Anche in una gara ci si doveva pensare, anche se non si richiedevano nella risposta…

La risposta esatta è : “L’ippopotamo, dato che la giraffa è ancora dentro al frigorifero!”.

Lo so, lo so, sto prendendovi un po’ in giro, ma un fondo di verità c’è…

Andiamo avanti e vediamo se ormai avete capito lo spirito delle domande…

Immaginiamo di dover trasportare i nostri animali in un altro parco. Abbiamo a disposizione un tir che può portare 50 tonnellate. La domanda è:

“Quanti ippopotami riuscite a caricare sul Tir?”

State perdendo tempo inutilmente… non pensate a quanto possa pesare il singolo ippopotamo e poi a fare calcoli inutili. Si può risolvere il tutto con una risposta sicuramente esatta, anche se non proprio accurata nei dettagli (ma noi vogliamo essere più sintetici possibili!):

“Tanti ippopotami da avvicinarci al massimo alle cinquanta tonnellate di ippopotami. Non possiamo mica tagliarne uno a metà…”.

E adesso, subito, senza pensarci nemmeno un attimo:

“Quante giraffe?”

Ecco, avete sbagliato ancora, dicendo: “Tante giraffe da avvicinarci al massimo alle cinquanta tonnellate”. La risposta esatta è un’altra:

“Nemmeno una, o al massimo una (sempre che venga accettata), dato che il Tir è pieno di ippopotami! Nessuno ha ancora pensato a scaricarli…”.

Bene, a questo punto vi considerate pronti a non subire altri stupidi scherzi del genere (che, in fondo in fondo, però, hanno insegnato qualcosa sul come affrontare nel modo più rigoroso un problema di fisica o di matematica).

Andate a casa e non vedete l’ora di “vendicarvi” con qualcun altro. Attenzione, però… non fatelo con qualcuno più giovane di voi, per esempio una figlia sveglia e logica come Valentina (vero Daniela?).  Ma chissà quanti figli e nipoti avete che vi lascerebbero di stucco…

Provate a rifare le stesse domande di prima e ricevereste le risposte esatte una dietro l’altra. I giovani sono meno esperti, ma -se vogliono- sanno essere molto più logici e rigorosi (ecco perché insisto sempre a insegnare la meccanica quantistica nelle scuole medie…).

Anzi, potreste anche fare la figura dello stupidotto recidivo. Valentina (o gli altri -spero tanti- come lei) vi domanderebbero con grande serietà:

 “Un bambino è caduto dal quarto gradino di una scala e si è rotto una gamba. Quante gambe si romperà, cadendo dal quarantesimo gradino?”.

Uhmmmm… interessante. Chissà dove vuole arrivare? Forse vuole fare un giochino di pura e semplice matematica… tanto vale stare al gioco…  senza però passare per “fesso”. La risposta potrebbe essere:

“40 è dieci volte 4, per cui teoricamente si dovrebbe rompere dieci gambe. Fortunatamente ne abbiamo solo due… La risposta migliore è quindi due gambe … di più non può proprio”.

Avete sbagliato ancora una volta e siete cascati nel solito errore di prima. Valentina vi guarderebbe con un largo sorriso e direbbe:

“ Solo una! L’altra se l’è già rotta nella caduta precedente…”

C’è poco da aggiungere… con i più giovani (se hanno voglia di usare le loro enormi potenzialità) non c’è niente da fare! Si rimane sempre imbrigliati nelle nostre deduzioni logiche che spesso non lo sono affatto.

Va bene… abbiamo scherzato un poco (ma anche pensato tra un sorriso e l’altro). Adesso faccio un invito alla nostra bravissima maga dei numeri.

Forza Valentina, inventa qualche altro “ciclo di domande” capace di far cadere un serioso adulto nell’impaccio più totale! Lo aspettiamo in una prossima puntata della tua rubrica. In fondo è sempre logica … matematica!

5 commenti

  1. Valentina

    ...ma se metto sul tir l'ippopotamo e la giraffa e li rispedisco nella savana, e nel frigorifero ci metto un gallo che, dopo essersi appollaiato su una bottiglia appoggiata in orizzontale su uno dei ripiani, fa un uovo, l'uovo cade a destra o a sinistra della bottiglia? :-P

  2. Valentina, Valentina... non esageriamo... e ricordiamoci che i galli sono molto orgogliosi della loro "mascolinità"!!! :mrgreen:

  3. cara Vale...

    dai, ti metto subito alla prova con un nuovo quiz geometrico... :wink:

  4. Valentina

    Lo sapevo io... :-?

    :-P

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