01/11/17

Perché i vegani mi fanno paura?

Eh sì, lo devo ammettere i vegani mi terrorizzano proprio. No, non per quello che fanno, ma per quello che, inevitabilmente, prima o poi capiterà. Io non penso (e non spero) di vivere tanto a lungo, ma i più giovani di voi… forse sì.

Se andiamo a cercare l’origine del termine “vegano” troviamo che tutto è nato da Donald Watson che, insieme ad altri vegetariani, fondò la Vegan Society nel novembre del 1944, prendendo le prime tre e le ultime due lettere del termine VEGetariAN. No, non crediamoci… niente di più diverso, anzi opposto..., poteva essere l’origine di tale nome. Pensiamoci un po’ sopra. Donald Watson… è un po’ come dire Mario Rossi… un nome inventato, del tutto immaginario. No, cari amici, non esiste nessun Donald Watson e nessuna Vegan Society.

Faccio fatica a raccontarvi la verità, ma mi sono convinto che sia giusto mettere la popolazione al corrente del vero e mostruoso significato di tale termine…

Tutto nasce, come molte altre cose più o meno nascoste e più o meno ridicolizzate, per gettare fumo negli occhi, dalla celebre Nevada Test Site – 51, oggi nota come Area 51. Vi ricordate la foto dell’alieno che sarebbe conservato al suo interno? Bene, è vera, accidenti come è vera! L’alieno era stato catturato vivo e in preda a un isterismo spaventoso, che aveva permesso agli scienziati di carpire il vero segreto che nascondeva. Era stato mandato come esploratore per mezzo dell’unico razzo costruito dopo anni e anni di sforzi immani. Un prototipo, con a bordo una vittima sacrificale che doveva dare il via a un progetto di lunga durata che avrebbe, però, salvato l’intero popolo del suo lontanissimo mondo. Un mondo che si era, praticamente, autodistrutto, incurante della continua diminuzione di materie prime fondamentali per la sua alimentazione. Il pianeta era stato letteralmente spogliato del cibo necessario alla razza dominante, costretta ad adattarsi ad alimenti che prima o poi l'avrebbero portata all’estinzione. Una morte, lenta, atroce e inevitabile.

Mau-Pau-Fel (questo era il nome che sembrava avesse l’alieno, nella sua lingua), doveva giungere sulla Terra senza essere visto, eseguire un sopralluogo e poi inviare il SI o il NO ai suoi simili in ansiosa attesa. Tutto si era svolto perfettamente e il SI era partito immediatamente. Dopo non molti anni sarebbe arrivato al loro pianeta e il progetto sarebbe iniziato sperando che il tempo necessario a realizzarlo fosse sufficiente a salvare una percentuale significativa del popolo in agonia. Il fatto è che era Mau-Pau-Fel, pur sempre un essere “umano” (o qualcosa del genere), non aveva saputo resistere a tutto il succulento cibo che vedeva intorno. Avrebbe dovuto suicidarsi e fare sparire ogni segno di sé e della sua astronave. Ma… l’alieno si disse: “Prima di eseguire gli ordini voglio godere un po’ di questo luogo meraviglioso. Mangiare, finalmente mangiare il cibo degli antichi!”. E così aveva rimandato la sua definitiva scomparsa…

All’inizio, nessuno se ne accorse, accusando faine, coyote, lupi e puma della sparizione di agnelli, conigli, pollame, dai vari allevamenti della zona. Quello che lo tradì fu il sergente Smith, sentinella di guardia al portone ovest della base dell’Area 51, quando si sentì mordere il polpaccio destro. Con grande fatica, l’alieno venne staccato dalla povera gamba del sergente e portato nella stanza più segreta della più segreta zona della base. Talmente segreta che ben pochi (non più delle dita di una mano) ne conoscevano l’esistenza. Il segreto sarebbe rimasto tale se il tenente Robert Ficnose non avesse preso alcune foto di Mau-Pau-Fel e non avesse ascoltato di nascosto quello che era stato ricostruito sull’avventura dell’alieno. Sicuramente, comprese che tra tutte le prede catturate, il polpaccio della sentinella era stato il più succulento boccone assaporato. Ma tutta la tragedia vissuta dal popolo di Mau-Pau-Fel si delineò abbastanza facilmente.

Il suo pianeta era stato ricchissimo di vegetazione e di ogni tipo di animale. La sua razza, quella dominante, era prettamente carnivora, ma riuscì, malgrado le precauzioni prese dai pochi governanti illuminati (che sparirono ben presto), a distruggere completamente la fauna, da quella più grande a quella più piccola, sia nelle terre emerse che negli oceani: una vera estinzione di massa che portò, tragicamente, gli alieni alla fame. Cosa fare? Cercarono di adattarsi ai vegetali e per un po’ riuscirono a sopravvivere. Ben presto, però, si resero conto che la nuova dieta era deleteria  per i loro organi interni. Gli scienziati stabilirono che il tempo evolutivo, necessario affinché il corpo cominciasse ad essere immune dagli effetti nefasti della dieta vegetariana più severa, sarebbe stato ben superiore alla durata della vita della loro razza. In poche parole, prima di potersi adattare, sarebbe morto anche l’ultimo sopravvissuto.

Non c’era un attimo da perdere e qualsiasi branca della Scienza si mise al lavoro per cercare di raggiungere un nuovo pianeta in cui poter trasferire gli abitanti rimasti e ricominciare tutto da capo. Dopo anni e anni di studi e di fallimenti, si riuscì a mettere a punto un rozzo modello di astronave per mandare Mau-Pau-Fel verso un pianeta che sembrava brulicare di vita. E così era giunto sulla Terra e aveva dato il via, con il suo SI, alla costruzione di centinaia e centinaia di astronavi di stazza enorme, che avrebbero finalmente raggiunto quel pianeta così ricco di carne prelibata, con a bordo ciò che restava della popolazione ultra affamata.

Il tenente Ficnose riuscì, però, solamente a gettare una foto al di là del muro di cinta della base, dove fu afferrata da un coyote, ucciso pochi minuti dopo da un agricoltore infuriato per le continue predazioni. Il corpo di Ficnose fu invece trovato appeso a una corda nel terzo padiglione dell’Area 51 e l’ipotesi del suicidio fu sempre considerata con sospetto. Ora tutto tace… ma qualche sussurro trapelò comunque, se non altro riguardo alla missione degli alieni e al nome della stella attorno a cui rivolveva il pianeta ormai privo di fauna: Alpha della costellazione della Lira, ossia VEGA. Nessuno però seppe mai quando l’invasione si sarebbe compiuta… forse tra mille anni o forse anche domani.

Ecco perché, io che so, ho tanta paura dei vegani, quelli veri, e guardo sempre l’orizzonte con il terrore di vedere spuntare una serie quasi infinita di astronavi aliene, immaginandomi milioni e milioni di bocche aperte e affamate.

La foto strappata dai denti del coyote, quella di un vero vegano! Fonte: K. J. Ficnose e Willy il coyote.
La foto strappata dai denti del coyote, quella di un vero vegano! Fonte: K. J. Ficnose e Willy il coyote.

Tutti i racconti di Vin-Census sono disponibili, insieme a quelli dell'amico Mauritius, nella rubrica ad essi dedicata

7 commenti

  1. maurizio

    Ebbene, non dobbiamo temere l'arrivo dei Vegani in un prossimo o lontano futuro, perché sono già arrivati da più di un secolo. Sono tra noi e addentano polpacci destri senza preoccuparsi troppo di farsi notare. Perché sono esattamente uguali a noi.
    Quello che è successo sett'antanni fa, nel 1947, il ritrovamento dell'alieno Mau Pau Fel, esattamente come descritto nella testimonianza di Vincenzo, è un fatto marginale, la punta dell'iceberg. Il suddetto Mau Pau Fel era una specie di coyote sciolto, uno che si faceva i razzi suoi, in casa, non era in realtà mandato in esplorazione dal governo Vegano. I Vegani usano il teletrasporto da tempo immemorabile, non hanno bisogno di razzi.
    Quando comprarono Las Vegas, i Vegani avevano le idee ben chiare su cosa fare: la città non sarebbe stata la loro base segreta, un luogo in cui nascondersi e da cui partire alla ricerca di vittime dai succulenti polpacci. No, le vittime sarebbero arrivate direttamente a domicilio, felici di affluire nel luogo della loro perdizione.
    E qual è la cosa che più di ogni altra caratterizza la razza umana? la cosa che può muovere milioni di individui senza doverli costringere a farlo? Ma certo, l'avidità, avete indovinato. La misura moderna della avidità è il denaro, non quello guadagnato con il lavoro, ma quello vinto ad altri, "giocando".
    Così il destino (realizzato) di Las Vegas fu quello che i Vegani avevano progettato: divenne la Mecca del Gioco. E lo è tutt'ora.
    Milioni di giocatori e di turisti affluiscono ogni anno dissipando complessivamente cifre immaginabili. Molti di essi si "spolpano" cercando un improbabile vincita.
    E c'è chi è pronto a finanziarli in cambio di un polpaccio, a volte addirittura due.
    Ma state tranquilli, anche se l'invasioine è ormai avvenuta, i danni sono geograficamente circoscritti e le vittime non sono scelte a caso, ma tra coloro che spontaneamente si espongono.
    Potete stare tranquilli, non siete in pericolo, a meno che non stiate andando a Las Vegas, dove vi aspettano i Vegani, con la bocca spalancata.

  2. Caro Mau,

    temo che tu sia troppo ottimista, forse influenzato dai seguaci del primo veganesimo che cercarono di nascondere la tragica fine della razza umana. No, io ho le prove del vero scopo di Mau Pau Fel ...

    ecco la foto mai pubblicata: i denti dell'alieno estirpatigli il giorno della cattura

  3. Maurizio Bernardi

    In effetti i Vegani, con tutta la loro tecnologia avanzata, non sono molto coscienziosi per quanto riguarda le cure dentali. Su Vega, gli apparecchi ortodontici sono del tutto sconosciuti, con le conseguenze che ben potete vedere nella foto: disallineamenti, masticazione scorretta, difficoltosa igiene orale e  miserevole estetica del sorriso.

    Proprio da questi particolari è facile smascherare i Vegani, basta osservare il ghigno sinistro che aleggia sulle loro labbra quando accolgono i turisti, davanti  ai casinò di Las vegas. Si capisce benissimo  cosa si cela dietro quelle bocche  avide.

  4. Gianfranco28/08/16

    Qui urge una ricerca seria da “esperti” che lo sa fare (siamo forte)!

    Altro che Las Vegas!

    Sicuro, Marco Polo è arrivato in Cina meridionale, “che i cinesi appellano Manzi”.

    Sicuro, erano già lì anche i Vegani.

    Ho le foto dei loro discendenti, ho usato anche io lo “strumento di cattura”, sembrano apparentemente innocui, ora si sa cosa muove tutti questi esseri carnivori!

    Erano anche nelle isole del Giappone. Fanno finta di essere vestiti da alieni. Lo sono proprio.

    Un paio fanno finta di essere “unicorns?”

    1.085.407 visualizzazioni.

    Da aggiungere, solo che 4K è il formato video che si può scaricare da YouTube (thank you very much)

    ULTRA JAPAN 2017!4K

    Cosa altro ci dobbiamo attendere per il futuro? Oltre che dover cambiare il decoder TV?

  5. e come cantava il grande Elvis (grande mangiatore di bistecche... sembra anche umane)... VIVA LAS VEGAS...  :mrgreen:

  6. maurizio

    Roba di "solo" 54 anni fa.... VIVA LAS VEGAS!

  7. Gianni Bolzonella

    I vegani  sono già tra noi,non chiamati e non voluti,ma voraci e lesti.Gustavo Rol quasi trent'anni fa,predisse che nel 2020 saranno il 60% di chi calpesta il suolo Italiano.

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