08/04/21

Siamo un popolo di idioti e di ignoranti ...

Questa è una delle mie solite riflessioni ad alta voce. Potrei, ovviamente, farne a meno... ma quando l'idiozia che mi circonda raggiunge certi limiti e i media sono pronti a cavalcarli fregandosene delle ricadute sul popolo ignorante, anzi sfruttandolo, devo parlare per non scoppiare.

Faccio solo un esempio che sembra non avere niente a che fare con l'argomento così dibattuto in questi giorni, quasi con piacere satanico.

Esiste un virus veramente mortale che esiste ed esisterà sempre nel mondo odierno: l'automobile. Ogni giorno, uccide un numero piuttosto alto di persone, molte le manda in ospedale e non pochi rimangono più o meno paralizzati. Lo sappiamo perfettamente, tuttavia continuiamo a non prendere provvedimenti. Eppure un vaccino ci sarebbe: la patente che dovrebbe permettere di conoscere i rischi e di evitarli. Purtroppo questo vaccino ha delle contro indicazioni molto frequenti. Controindicazioni che capitano un po' a tutti, ma, in particolare, si è visto, analizzando i dati, che il vaccino sembra funzionare molto meno per i giovani sotto i 30 anni (metto un'età più o meno a caso). Ne dovrebbe seguire che sarebbe meglio non propinare questo vaccino a quella fascia d'età. Detto in altre parole, NON DARE la patente ai più giovani di 30 anni. Certamente non pensare minimamente di darla ai minori di 18 anni, dove sembra che il vaccino funzioni veramente male.

E, invece? Si continua a propinare quel vaccino, incuranti delle controindicazioni, pur sapendo che il rischio di morte è ben maggiore di (1/1 000 000 00o). Nessuno dice niente, i media non parlano se non per dire: "Pazienza...". Che sia un problema di soldi intascati in tasse, controtasse e burocrazia varia? Mi si è sollevato un dubbio...

E il dubbio mi si è anche sollevato, pensando che si sta creando un putiferio e si cerca di distruggere un vaccino con rischi veramente ridicoli al confronto di quello della patente. Che vi siano anche qui interessi economici, anche se di tipo contrario?

Mi chiedo: "Perché non cercare di istigare le persone che "bevono" tutto e di più a non rischiare molto di più prendendo il vaccino patente?". Misteri della geopolitica e del mondo moderno tecnologicamente avanzato...

7 commenti

  1. Daniela

    La domanda (retorica) mi sorge spontanea: quanti delle migliaia che hanno disdetto (o, addirittura, non si sono presentati senza neanche disdire) la vaccinazione col "pericolosissimo siero" fumano e continueranno a farlo incuranti dei rischi per la propria salute? :roll:

  2. Paolo

    Caro Enzo, premesso che in UK l'uso massiccio del vaccino ha notevolmente ridotto la mortalità, spesso ci si dimentica di dire che nella fase di vaccinazione è stato adottato un duro lockdown. Questi due strumenti usati insieme hanno ridotto la mortalità ed i contagi cercando di evitare lo sviluppo di varianti resistenti ai vaccini. Su Astrazeneca il mio dubbio riguarda la sua efficacia, secondo l'ISS non supera il 66%, mentre pfizer è intorno al 95% ed a ciò di aggiunge che astrazeneca ha stipulato contratti con la UE che poi ha pesantemente disatteso, più degli altri ( io sono per togliere il brevetto in questi casi alle case farmaceutiche, anche perché in una pandemia o la vaccinazione è globale oppure lo sviluppo di varianti dove il virus circola liberamente rende inutile la precedente  vaccinazione). Questo comportamento di Astrazeneca ne mina alle radici la fiducia, al di là dei rari casi di trombosi e quando si fa terra bruciata intorno poi difficilmente si recupera la fiducia.

  3. caro Paolo,

    concordo con te sul fatto che Astrazeneca si sia comportata molto male, in parte per i suoi traffici e in parte per l'incapacità europea di stabilire contratti. C'è anche da dire, però, che un certo accanimento non c'è stato verso gli altri vaccini che hanno pur sempre dato a luogo (causalmente oppure no) a casi di reazioni molto negative oltre che a non rispettare le dosi promesse. Se ne deduce che vi è qualcosa di molto torbido nei vari attacchi e silenzi. Sicuramente gioca molto il fatto del costo decisamente diverso.

    Tuttavia, la mia era una considerazione sul fatto che una probabilità su un milione spaventa di più di quanto capita, ad esempio, con l'aspirina, con gli antibiotici, ecc. Qualcuno ha mai guardato il bugiardino?

    Al di là dei comportamenti delle case farmaceutiche, resta il fatto indubbio che la maggior parte del popolo è idiota e ignorante e i media soffiano ben volentieri sul fuoco..

  4. Paolo

    Caro Enzo, sulla eseguita dei casi avversi concordo con te che l'ampiezza di probabilità è piccolissima ed inferiore a quanto può accadere con un'aspirina.

  5. Alberto Salvagno

    Caro Paolo, l'errore sta secondo me nel fatto che ci si affida alla ricerca privata (peggio ancora sovvenzionandola). È ovvio che l'impresa privata miri ai massimi utili, a costo di imbrogliare in mille modi le carte (e magari - qui lo dico e qui lo nego - diffamando la concorrenza). È il capitalismo, bellezza!

  6. Paolo

    Eh si hai ragione, a mio avviso la ricerca dovrebbe essere finanziata pubblicamente. Oggi ognuno è legato ad una casa farmaceutica ed ai brevetti, per cui non c'è scambio di informazioni tra ricercator@. Al contrario se si potesse cooperare liberamente tra tutt@ i ricercator@ , si potrebbero fare veloci passi da gigante, ed i risultati sarebbero disponibili per tutt@.  Ovviamente per liberamente non si intende gratuitamente, giustamente il lavoro di chi fa ricerca va retribuito e finanziato ( le attrezzature necessarie spesso sono costose).

  7. Eh sì, cari amici... si ritorna sempre allo stesso punto: la ricerca sia di base che applicata finanziata da una Nazione  è FONDAMENTALE per un sperare in un minimo di civiltà.

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