02/05/21

I giornalisti ultrapagati sono ignoranti o farabutti?

Dico la verità: non volevo nemmeno fare i calcoli, fingendo di non sentire... ma il troppo stroppia.

I giornalisti che ci danno le notizie nei vari telegiornali possono appartenere solo a due categorie: a quella degli ignoranti e/o a quella dei farabutti. Non si scappa! E parlo anche di quei direttori di telegiornale che guadagnano sicuramente fior di centinaia di migliaia di euro all'anno per il loro prezioso  lavoro di informazione.

Cominciamo con l'ipotesi dell'IGNORANZA. Parlo di ignoranza veramente insospettabile nel XXI secolo, soprattutto da parte di chi dovrebbe rappresentare la crema di questa categoria dalle cui labbra pendono milioni e milioni di abitanti. Non mi ricordo più molto bene, ma penso che le proporzioni si studino anche nelle classi elementari. E allora scriviamone una semplice semplice anche se compaiono un po' di zeri.

Bene, con uno sguardo velato di profonda tristezza e con gli occhi bassi, forse spalmati con un po' di cipolla qualche minuto prima, essi ci raccontano da un po' di giorni che l'India è al collasso, che il virus miete stragi a non finire e che presto la variante indiana invaderà l'Occidente. Dovere di cronaca? neanche per sogno: impreparazione, idiozia e cultura scientifica che sfiora lo zero assoluto.

Andiamo a leggere questi dati spaventosi che il giornalismo vorrebbe tacere, ma non può per etica professionale:

Abitanti dell'India = 1 400 000 000 = 1.4 x 109  = un miliardo e quattrocento milioni

Abitanti dell'Italia = 60 000 000 = 6 x 107 = sessanta milioni

Come vedete, cerco di essere veramente "infantile", sperando che possano imparare qualcosa e meritarsi almeno un decimo del loro stipendio.

Facciamo un semplice rapporto tra gli abitanti dell'Italia e quelli dell'India:

R = 6 x 107/(1.5 x 109)= 6/(1.5 x 102)= 6/150 = 0.040

Lo stesso rapporto deve valere per i contagiati e per i deceduti. Cominciamo con i contagiati... Con gli occhi lacrimosi i suddetti giornalisti ci dicono (ed è già da po' di tempo ) che i contagiati giornalieri in India sono arrivati a ben 300 000, un numero spaventoso!

Scriviamo allora il rapporto (giornalisti state bene attenti, mi raccomando... non è poi così difficile) tra CItalia e CIndia, ossia tra i contagiati in Italia e in India e uguagliamolo al rapporto precedente:

R = CItalia/CIndia = 0.040

Adesso viene la parte più difficile... Per calcolare quanti contagiati dovremmo avere in Italia, per eguagliare il mostruoso numero degli indiani, dobbiamo moltiplicare CIndia per 0.040. In termini matematici:

CItalia = 0.040 x CIndia = 0.040 x 300 000 = 12 000

Ma, ma... sbaglio a dire che, proprio in questi giorni così "gialli", in Italia si contano circa 13 000 contagiati al giorno? C'è qualcosa che non mi torna... Da noi si dice che stiamo migliorando e in India si parla di disastro irrefrenabile.

Forse, i cari giornalisti pensavano ai morti... quello sì che è un numero veramente terrificante. Proviamo, allora, a ripetere il calcolo, con DItalia e DIndia , ossia il numero giornaliero di decessi in Italia e quello dei decessi in India (si parla di ben 2800 morti!):

DItalia/DIndia = 0.040 x DIndia = 0.040 x 2800 = 112

Ma come? Noi, in zona gialla, avevamo ieri più di 200 morti e gli indiani ne hanno soltanto 112? I casi sono ancora due: o l'Italia è veramente al collasso o l'India sta meglio di noi!

Nelle righe della rete, qualcuno (il solito pessimista) si lancia a dire: purtroppo il numero dato dalle TV è falso. Bisogna moltiplicarlo per 5. Ah, ecco... proviamo a fare questo nuovo calcolo:

112 x 5 = 560

Sì, sì, un numero piuttosto grande... ma sbaglio di nuovo a ricordare che fino a non molti giorni fa anche in Italia si superavano i 500 morti al giorno? Eppure siamo ricchi di Regioni gialle...

Comunque sia, so che le proporzioni sono una bestia nera per molti amministratori italiani, ma non pensavo che lo fossero anche per i giornalisti più preparati.

Forse, forse, può anche darsi che non siano così "ignoranti" e che ci prendano in giro, facendoci spaventare ad arte. Forse, forse, se non dessero la solita notizia catastrofica giornaliera, la gente cambierebbe canale e non seguirebbe i consigli per gli acquisti. Insomma, i nostri preziosi giornalisti sarebbero dei FARABUTTI, bugiardi e disposti a tutto pur di mietere ascolti. E lo farebbero, sicuri che tutti gli italiani siano ancora più ignoranti di loro.

Non voglio certo querele (chi vuol capire ha già capito... e poi sono tutti uguali), dato che i giornalisti si potrebbero permettere le solite decine di avvocati che li assistono nel loro difficile e faticoso lavoro. Certo è che la molecola terribile della VERITA' sarebbe veramente scomparsa dalla faccia della terra. Magari, pensare a un  vaccino che la faccia rivivere? E poi maledicono la "sacra" CO2, senza pensare che è stata annullata una molecola ben più importante per il futuro della razza umana.

In conclusione, però, esiste anche una terza soluzione che, forse, è la più vicina alla realtà: I GIORNALISTI (non tutti, ovviamente, ma quasi...) sono sia IGNORANTI che BUGIARDI. Sbaglio di molto

Vediamo se stasera s'inventano qualcosa di nuovo... magari che il nuovo asteroide COVID19 (si merita un nome "celeste" e, poi, una bugia tira l'altra) sta puntando proprio verso la Terra! Viva la stampa e viva chi lotta per la sua sopravvivenza. Siamo o non siamo in Democrazia?

13 commenti

  1. Adriano

    Senza parole :cry:

  2. Frank

    Enzone mio........ Ti avevo messo in guardia dal guardare i telegiornali ahahahahaah.

    Lo avevamo già postato ma nel caso qualcuno se lo fosse perso:

    https://www.worldometers.info/coronavirus/

    Senza fare tutti quei conti che sicuramente anche i giornalisti sanno fare, basta aprire la pagina sopra e sulla barra principale cliccare su "Deats/1M POP" che subito compare la stessa tabella ordinata in questo senso e l'India è al 115 posto. Vero che solo due giorni fa era al 128 quindi il trend è chiaro ma non è chiaro se hanno cominciato a contarli ora o se l'evoluzione della pandemia in India volge al peggio da pochi giorni, io penso sia la prima. Chi è stato in India non può che pensare alla prima, ricordo con ansia Benares e di conseguenza non vorrei mai vedere Calcutta che si dice sia molto peggio, cosa mai ci si può aspettare in condizioni di pandemia? Faccio notare che fino ad ora la sola diarrea infantile fa mezzo milioni di morti l'anno e nessun giornalista pare se ne sia accorto.

    Nel caso qualcuno voglia provare il link: tutti gli elementi della barra sono cliccabili per ordinare l'elenco in funzione di quel che interessa e facendolo si scopre che l'Italia per ora è quella messo peggio nel senso del conto fatto da Enzo, la precedono solo paesi a bassa popolazione, in barba a chi è in palesemente in malafade e organicamente inserito nel coro delle notizie di sistema. Purtroppo per noi.

    La tabella è ricca di informazioni molto interessanti, giusto ad esempio ordinandola per popolazione si scopre che i 14 paesi con oltre cento milioni di abitanti su 222 elencati rappresentano oltre due terzi della popolazione mondiale.

  3. Parole d'oro, caro Frank... Io sono stato anche a Calcutta (ma solo dalla parte "inglese") e mi è bastato... dopo più di dieci giorni di vera India (giravamo da turisti indipendenti, lottando con i taxisti e cose del genere) uno comincia a entrare nella loro mentalità e comincia a perdere il senso della misura, tale è la miseria che ti circonda. Proprio a Calcutta, nel centro città, vedemmo un corpo disteso a terra e mi ricordo che pensammo (ho ancora i brividi adesso): "Forse sarà morto...", ma senza alcun senso di raccapriccio. Così come si lottava per una rupia in più o in meno e poi ci si vergognava di cosa si era fatto. Ma tutti se lo dimenticano, così come si dimenticano il Brasile, dove trovammo un neonato dentro una scatola di cartone... Chiamare la polizia? Nemmeno per sogno, sarebbe stato fatto fuori immediatamente. Portarlo con noi? Impossibile, ovviamente. E, quindi, la gente ingoia e poi, piano piano, i ricchi non vedono, non sentono e soprattutto tacciono  con le grate alle finestre fino al settimo piano (non si sa mai...). Ma, parliamoci chiaro, fai anche solo cento metri fuori dal "centro" pieno di polizia di Baltimora o Washington o Filadelfia e i capelli si rizzano in testa. Alle dieci di sera c'è sempre il coprifuoco, tutto l'anno, solo che sei libero di circolare, ma la polizia non interviene più...Poi chiedi e ti viene detto: "Ma no, si vive bene, ovviamente lontano dal centro dove si va solo al lavoro e poi via a casa!" Quante scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano nella nostra magnifica democrazia capitalistica!!!

  4. Alberto Salvagno

    Caro Vincenzo, ti confermo che a noi le proporzioni le hanno insegnate alle elementari, per cui non appena ho sentito sparlare del contagio in India ho fatto immediatamente le tue stesse riflessioni (tra parentesi, sono ancora iscritto all'ordine dei giornalisti). Ma attento che questa è zona in cui piovono calci. Per cui ti invito a "non ti curar di lor ma guarda e passa", come disse, mi pare, Mike Bongiorno. Meglio ora tornare a Maxwell per non rovinarci gli ultimi secondi di vita.

    In India ci sono arrivato dall'Italia nel 1976 guidando il classico furgoncino Volkswagen. A quei tempi si poteva. E ho vissuto la vostra stessa, identica amara esperienza. Ne ricavai un lungo fotoreportage di tutti i paesi attraversati che mi ripago' il viaggio. Eccovi un estratto di Benares (Varanasi)

    Benares

  5. Mauro

    La realtà è che viviamo in una bolla, in un'isola di "felicità e bellezza" nonostante tutti i problemi che ha l'Italia, e si potrebbe stare anche decisamente meglio, ma la verità è che là fuori la maggioranza vive in condizioni pessime ed estreme.

    A volte mi chiedo: Quante possibilità avevo di nascere in un paese avanzato? Onestamente non ho mai fatto il calcolo, ma penso poche, 10%-15%?

    Dovremmo tenerlo più spesso in considerazione.

    Detto questo, sì, i giornalisti fanno volutamente terrorismo psicologico probabilmente perchè ci sono dei grandi interessi sotto.

    E' un periodo buio, molto buio.

  6. Alberto Salvagno

    Non si possono linkare video YouTube? Provo a coinvolgere Daniela

  7. Daniela

    Sì, Alberto, certo che si può: è identico all'inserimento di un link ad una qualunque pagina web.

    Apri il video su Youtube - copi l'indirizzo url - clicchi sulla linguetta nella barra degli strumenti del commento (settima da destra) - incolli l'indirizzo nella finestrella che si apre - clicchi su "invio".

    A quel punto ti compare nel commento una cosa così :-D :

    https://www.youtube.com/watch?v=6IwsZ90iA0k

    Se non sono stata chiara, inviami per email i link al video che vuoi mostrare e ci penso io.

     

  8. alberto salvagno

    che scemo, pensavo apparisse un'immagine introduttiva. A questo punto mostro anche New Delhi

    https://youtu.be/O7TwujeT1mM

     

  9. leandro

    Concordo pienamente
    Il sito ourworldindata.org  lo mostra chiaramente:
    Nella classifica morti per milione siamo terzi (per ora).
    Ungheria 2860
    Belgio 2086
    Italia 1993

    India 153

  10. Daniela

    No, Albertone, quella appare in automatico quando inseriamo link  a video Youtube negli articoli. Nei commenti compare solo l'indirizzo url.

  11. Eh sì, cari amici... In India si muore per ben altro che il virus. Parlare di ecatombe adesso è veramente squallido e cinico. E filmati in cui i morti si ammassano per qualche epidemia se ne trovano a iosa. Mi ricorda una famosissima attrice italiana, paladina dell'UNICEF, che per venire meglio in fotografia, mentre visitava un ospedale in Kenya, era salita su un cumulo di morti... Facciamo proprio schifo ad approfittare delle tragedie altrui, ricordandocene solo quando fa comodo o fa "scoop". Ancora oggi ne hanno parlato, virologi compresi, ma nessuno che abbia ridimensionato questa pandemia, ben minore di molte altre passate in silenzio. Forza... che magari scoveranno qualche altra fonte di tragedia e lasceranno stare l'India e le lacrimucce televisive.

  12. Mario Fiori

    L'India un Paese sviluppatissimo dal punto di vista scientifico, purtroppo militare, pure produttivo che però ha ancora le caste e ben evidenziate, pochi veramente ricchi e molti, ma molti, estrekmamente poveri che nemmeno ce li immaginiamo e che comunque , come dici tu Enzo, provoca lacrime a iosa se soprattutto si riesce a manipolare dati e immagini. Per l'India immagini forti non possono mancare proprio per la povertà estrema presente difronte ad un potere economico, scientifico e produttivo che la potrebbe risolvere . Poi ci sono le religioni che nel bene o nel male fanno il loro e dividono , purtroppo, il popolo. I giornalisti (non tutti ovviamente e non  sempre) hanno campo aperto per manipolare l'informazione in nome di interessi inimmaginabili ed in più è risaputo che pochi hanno una preparazione , anche semplicemente di base, per verificare cosa dicono .

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