28/08/14

Un silenzio voluto… ****

Il succo di tutto è cercare di provare che non solo la materia segue le regole quantistiche, ma anche lo spazio. E’, in fondo, il vecchio problema del tessuto non continuo dell’Universo (alla Einstein, insomma), ma fatto di tanti piccolissimi “pixel” che hanno le dimensioni della grandezza di Planck. Se così fosse esso sarebbe descrivibile  come un ologramma a due dimensioni che creerebbe l’illusione di uno spazio a tre.

Ho letto qualche news a riguardo e devo dire che, malgrado facciano del loro meglio, risultano assolutamente poco chiare. D’altra parte l’argomento è di quelli che necessita di una profonda conoscenza della meccanica quantistica per potere essere anche solo appena appena sfiorato. Non sarebbe, comunque, difficile riassumerlo con poche parole, senza cercare di andare a fondo del problema. Sarebbe utile? Io penso di proprio di no. Chi vuole, però, averne un’idea può andare su Media INAF, che ha pubblicato un articoletto piuttosto ben fatto (non sempre si affida a incompetenti).

Da parte mia preferisco attendere. Non solo aspettare l’esperimento vero e proprio, ma anche una migliore conoscenza del mondo di Alice, in cui siamo entrati da troppo poco tempo per inquadrarlo sotto tutte le sue sfumature. Tuttavia, per chi volesse veramente cercare di comprendere l’essenza di uno spazio-tempo quantizzato, consiglio vivamente questo articolo. E’ in inglese, ma è un piccolo capolavoro divulgativo, quasi alla Feynman… Comprenderlo tutto non è facile e preferisco digerirlo molto bene. Come ben sapete per divulgare bisogna prima conoscere molto bene ciò di cui si parla.

Chi ha voglia può provarci e magari sarà più bravo di me. Beh… ne sarei veramente contento!

3 commenti

  1. Andrea I.

    Molto intrigante, almeno per quello che credo di aver capito :mrgreen:
    Molte parti dell'articolo che hai linkato riprendono ad alcuni degli argomenti che mi appassionano di piú e lo fanno in un modo che, dall'alto della mia ignoranza, mi piace moltissimo.
    Vedremo! Intanto aspetto di leggere il tuo articolo a riguardo, Enzo. Cosí vediamo se davvero ci ho capito qualcosa :mrgreen:

  2. alexander

    certo che se fosse un'intuizione giusta rivoluzionerebbe veramente tutto il nostro sapere e anche la concezione stessa dell'universo...
    Probabilmente sarebbe più rivoluzionario della MQ e RG del secolo scorso...
    Vedremo, comunque più passano gli anni e più se ne parla (almeno mi sembra) e questo è indicativo del fatto che è qualcosa che ha fondamenta abbastanza solide,,,

  3. SuperMagoAlex

    Wow mi sono divorato l'articolo del link, anche perché avevo già letto altre cose sul principio olografico, cioè in linea teorica lo spazio tridimensionale in cui viviamo potrebbe essere codificato in informazioni registrate su una superficie bidimensionale.
    L'idea credo sia nata quando si è scoperto che i buchi neri hanno entropia e che essa è proporzionale all'area (bidimensionale) del suo orizzonte degli eventi... e tutto ha a che fare con la gravità quantistica! Aiutoooo! :mrgreen:

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