03/10/15

Un articolo molto utile e indicativo **** .... ****

Cari tutti,

sapete benissimo quanto io mi arrabbi quando leggo disquisizioni campate per aria relative alla struttura dell'Universo, alle singolarità, alle teorie delle stringhe e cose del genere. Il succo è che bisognerebbe avere le giuste basi per potere confutare o proporre idee personali. E, invece, si va a ruota libera, senza nemmeno una sufficiente conoscenza della fisica classica...

E' appena uscito un articolo illuminante che ripercorre la storia di uno dei teoremi fondamentali derivanti dalla relatività generale. Ad esso si collegano immediatamente sia i buchi neri che il Big Bang. Sto parlando del teorema delle singolarità dello spaziotempo di Penrose, uno dei capisaldi dell'astrofisica moderna. Ma quanti lo conoscono pur parlando a raffica di singolarità, di tempi che si fermano e di spazi che diventano tempo e altre parole del genere che riempiono facilmente la bocca?

Quest'anno cadono i 50 anni dall'enunciazione del teorema che tanto ha influito sull'astrofisica moderna, cambiando totalmente le idee precedenti. Vi allego il Pdf dell'articolo e potrete vedere da soli quanta strada si dovrebbe fare prima di disquisire a raffica SENZA aver letto e capito le basi di tutto, come il suddetto teorema.

penrose_pdf

Buona lettura, ma non chiedetemi chiarimenti o spiegazioni! Nel nostro circolo abbiamo ancora tanto da imparare...

7 commenti

  1. Alvermag

    Grazie Enzo, questo articolo è un magnifico regalo.

    Me lo voglio proprio godere!

  2. Daniela

    Prima di aprire il pdf non avevo compreso il perché degli "n" asterischi accanto al titolo... poi ho capito 8-O
    Intanto lo salvo, chissà che prima o poi non riesca a capirne il 5%!!

  3. Io sono convinto che supererai nettamente il 5%!!! E chissà che un giorno non se ne parli tutti assieme... :roll:

  4. Daniela

    Troppo buono, Prof., troppo buono... :wink:

  5. Daniela

    Mi sono appena imbattuta in una citazione che sintetizza in poche parole l'atteggiamento mentale e l'umiltà del vero uomo di scienza:

    "Non so cosa il mondo pensi di me, ma io mi vedo come un bambino che gioca sulla spiaggia e si diverte a trovare, ogni tanto, un sasso più liscio o una conchiglia più bella del solito, mentre l'enorme oceano della verità rimane sconosciuto, davanti ai miei occhi" (Isaac Newton)

    Altro che stringhe e materia oscura...

  6. cara Daniela,
    magnifica citazione! D'altra parte rispecchia proprio il nostro spirito: siamo tanti bambini che cercano di capire cosa vedono e toccano, con entusiasmo e umiltà. Non si può sapere tutto, ma quello che cerchiamo di sapere deve conquistare tutto il nostro interesse.
    Grazie :-P :-P

  7. Mario Fiori

    Umiltà, grande espressione che spesso dimentichiamo e qui, nel ircolo, invece la usiamo spesso, anzi, impariamo tutti insieme ad usarla, con tutti i limiti che l'Uomo ha ma sempre difronte alle bellezze dell'Universo. Uno Scienziato che sente ancora di essere un po' bambino è un Grande Scienziato perchè si fa' prendere dalla purezza infantile per potersi avvicinare alla Natura, all'Universo, alle Formule e quant'altro il più possibile senza condizionamenti ed aperto ad accogliere ciò che trasmettono.

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:wink: :twisted: :roll: :oops: :mrgreen: :lol: :idea: :evil: :cry: :arrow: :?: :-| :-x :-o :-P :-D :-? :) :( :!: 8-O 8)

 

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