31/07/17

Una Volpe per amica!

Da alcuni anni, insieme ad alcuni amici e amiche di vecchia data, amo passare le mie vacanze in mezzo al Parco Nazionale del Cilento.

Il Parco si trova al confine tra la Campania, la Basilicata e la Calabria...

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Parco del Cilento

All'interno del Parco, a pochi chilometri dal mare, lontano dal paese, ci sono alcune casette di campagna, dove alloggiamo.

Le abitazioni sono antiche ed abbastanza spartane, ma ci si trova catapultati in mezzo alla natura.

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Casette nel Parco

Ogni genere di animaletto è presente: gli immancabili insetti di ogni ordine e specie, le gazze, le civette, le rondini, i serpenti, le lucertole, una quantità esagerata di gechi, pecore, cani, gatti, ricci, topolini, cinghiali, volpi e molto altro...

Al mio arrivo, due cinghiali ci attraversano la strada...

Di notte, alzando gli occhi si scorge nitidamente la nostra galassia.

Una scia di stelle ormai totalmente invisibile dalle città, oscurata dall'inquinamento luminoso, solca il cielo da parte a parte.

Anni fa ho anche portato con me telescopio e macchina fotografica per raccogliere qualche immagine del gratuito spettacolo offerto dall'universo...

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M8 e M20 dal Parco del Cilento

Come tutte le sere, noi ceniamo tutti insieme, dopodichè io, dopo un tratto di strada buia, torno alla mia abitazione..

Percorrendo la strada, con la torcia in mano, sento alcuni rumori e grazie alla torcia mi accorgo che a pochi metri ci sono due volpini che stanno giocando tra loro.

Uno dei due, probabilmente incuriosito, si avvicina trotterellando per poi nascondersi dietro alla vegetazione.

In direzione opposta illuminando con la pila, si scorgevano altri due occhi, probabilmente era la mamma dei due simpatici volpacchiotti.

Questo casuale incontro sembrava finito così, come un evento occasionale, apparentemente irripetibile.

Invece, sera, dopo sera, capitava di incontrare soprattutto mamma volpe... ed ogni volta era un po' come studiarsi a vicenda.

Io osservavo la volpe ed il suo comportamento e la volpe osservava me e il mio comportamento... ma come la MQ insegna l'osservatore è parte integrante dell'esperimento, perciò io ero parte integrante dell'esperimento della volpe e quest'ultima era parte integrante del mio esperimento.

Un reciproca, seppur differente, curiosità, ci accomunava!

Non contento, una sera ho deciso di lasciare del cibo alla volpe (qualche pezzo di formaggio), in un punto accanto ad un stradina che usava per perdersi nella macchia mediterranea...

La mattina il cibo non c'era più.

Certo poteva anche averlo mangiato qualche altro animale, ma a me piaceva pensare che era stata la volpe a cibarsi.

Così, la sera dopo, ho aspettato di sentire il fruscio della volpe, per potargli nuovamente del cibo al solito posto... e poco dopo lei era là a mangiare.

Sera, dopo sera, la volpe si avvicinava sempre più alla casa dove cenavamo tutti insieme... si faceva vedere ed aspettava di verificare il mio comportamento in risposta al suo esperimento... ormai era convinta che io sarei andato in cucina, avrei preso del cibo e l'avrei portato al solito posto.

Ed aveva ragione!

Un po' come per l'esperimento della doppia fenditura, la volpe sapeva bene cosa osservare per aspettarsi un certo comportamento ed un conseguente esito dell'esperimento …

Lei si faceva vedere, faceva gli occhi dolci e poi aspettava che io gli portassi il cibo al solito posto..

Dopo aver posato il cibo io mi allontanavo e piano piano la volpe che aveva osservato tutto da dietro la vegetazione compariva a mangiare.

Terminata la dieta del formaggio, ho provato a portarle una scatoletta di tonno, che la volpe pareva gradire maggiormente.

La sera dopo si è presentata a due metri da noi, si è dapprima seduta e poi sdraiata, aspettando il suo tonno.

Di nuovo l'esperimento quantistico della volpe era riuscito.

Una sera, chiacchierando, una mia amica mi ha detto:“non avevo mai visto una volpe addomesticarsi” …. chissà forse la volpe dal suo punto di vista potrebbe dire: “non avevo mai visto dei bibedi inselvatichirsi”...

Ormai, la volpe e qualche volta i volpacchiotti si facevano vedere anche di giorno, avvicinandosi, osservando attentamente e poi aspettando il cibo al solito posto.... mamma volpe sembrava perfino comprendere la parola “pappa”, che pronunciavo portandogli il cibo al solito posto, mentre Lei correva accanto alla strada, osservando cosa facevo.

...forse le volpi hanno un senso in più rispetto ai bibedi e sanno leggere il linguaggio non parlato delle intenzioni..

Lo spero, poiché anche se io non ho mai tentato di avvicinarmi e toccare la volpe (in tal caso la sensata diffidenza della volpe avrebbe preso il sopravvento), troppa confidenza nei confronti dei bipedi potrebbe portare a cattivi incontri, con persone animate da ben altre intenzioni.

Mentre ero in vacanza ho visto un'intera montagna bruciare (nella zona tra Maratea e Praia a Mare)... sembrava un vulcano in eruzione con le fiamme che lambivano le abitazioni.. un fuoco di origine dolosa, come molti altri che hanno interessato anche il Parco del Cilento.. quanti alberi, quanti animali, quante volpi, sono morte in quei roghi innescati da bipedi capaci di guardare solo ai loro loschi interessi?

Una volta tornato dalle vacanze, mi rimane scolpita nella memoria, la mattina della partenza, con la mia amica volpe, lì dall'altra parte della strada, come a volermi salutare prima della partenza...

...a volte dalla curiosità può nascere un'amicizia!

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La mia amica Volpe

Buona fortuna amica volpe!

Paolo

10 commenti

  1. quando la meccanica quantistica diventa poesia... :-D

  2. Gianni Bolzonella

    Quando non ci sono conflitti d'interesse è più facile essere amici.È un trucco della natura per conoscerci e fondare alleanze e tregue.Dura finché lo spaziotempo non si dispone in un'altro modo.Alcuni nemici diventano meno nemici,altri protagonisti diventano ostili o cibo potenziale.Ogni specie sembra avere questa ambiguità,che la rende reattiva ai cambiamenti.Poi all'interno della specie, tra gli individui,sembra che le differenze caratteriali abbiano la funzione di interpretare la realtà in modo diverso,una parte di questi individui sarà in grado di sfruttare il cambiamento in maniera vincente,altri saranno spazzati via.Pure tra gli uomini esiste questa legge,ma una pletora di etiche e culture,che all'inizio erano funzionali ai tempi e agli eventi,col passare del tempo sono invecchiate,e costringono gli individui e società intere all'inerzia,a comportamenti che sono vecchi e fuori tempo,con danni incalcolabili per le società che le subiscono.

  3. Fiorentino Bevilacqua

    ...bella esperienza (e bella foto: con quelle "stelline" dell'ammasso in M8 e tutto il resto; sono dei "primi" tipi spettrali!?). Noi umani abbiamo perso il piacere di camminare di notte al buio, sotto il cielo stellato, meglio se in un ambiente naturale con piante e animali; senza luci e senza auricolari così da poter ascoltare anche il respiro di un animale, il tremito di una singola foglia e - perché  no!? - anche con un pizzico di timore  perché non si sa bene cosa ci può riservare lo spazio dietro la svolta del sentiero, della strada... Anche questo è un riconnetterci alla nostra vera essenza (E.E.Barnard, durante le sedute osservative, aveva il timore che un leone di montagna potesse lanciasi nell'osservatorio). Io questa capacità di apprezzare queste cose non l'ho mai persa, e non è perché sono astrofilo e biologo. Semmai è il contrario... :)

  4. maurizio bernardi

    Paulus vulpeculam ad cenam invitavit et casus in patina ponuit...

    Sembra quasi una favola di Fedro.

    Ciao Paolo e grazie!

     

  5. Barbara

    Io sono molto più terra terra, vedo poco di meccanica quantistica, ma molto amore e rispetto reciproco. Che forse ormai è sempre più facile che si crei fra uomo e animale che fra uomo e uomo. Io vivo la stessa avventura con Ciccio ogni sera, che si ripete ormai da più di due anni. Ma ricordati... una volpe così come un riccio e molti altri animali non saranno mai addomesticati, al contrario si fidano di te e non ti scordano proprio perchè lasci loro la libertà. Sono loro che ti danno l'amicizia. Il tuo compito è proprio non rompere l'incantesimo.

    Un forte abbraccio :-D

  6. Paolo

    Innanzitutto grazie a tutt@ per i commenti...

    E' un po' difficile, per me, rispondere... :roll: 

    Caro Enzo se dietro la meccanica quantistica si nasconde l'amore e la curiosità per la natura, il passaggio alla poesia è altamente probabile... ma la poesia ce l'ha messa la volpe! :wink: 

    Caro Gianni, a mio avviso, ogni tanto è necessario trovare ciò che ci accomuna, in questo particolare caso una reciproca curiosità.

    Caro Fiorentino, la nebulosa ad emissione M8 (quella a destra dell'immagine), per gli amici “laguna”, è un po' un'incubatrice stellare ed è sede di numerosi ammassi stellari, giovani stelle e regioni di formazione stellare (sono stati rilevati numerosi globuli di bok, l'equivalente dei bozzoli che avvolgono le crisalidi nel passaggio a farfalle... solo che qui avvolgono protostelle in formazione).

    Caro Maurizio, non conosco Fedro e mi è toccato sbirciare in rete per capire chi era... ma tieni conto che la favola l'ha creata la volpe, io l'ho solo raccontata.... :mrgreen: 

    Cara Barbara, potremmo quasi fondare la sezione pilofili notturni del circolo...

    Non posso che sottoscrivere in pieno questa tua frase “... una volpe così come un riccio e molti altri animali non saranno mai addomesticati, al contrario si fidano di te e non ti scordano proprio perchè lasci loro la libertà. Sono loro che ti danno l'amicizia. Il tuo compito è proprio non rompere l'incantesimo”.

    A proposito: mamma volpe ed i volpini stanno bene :-D  e per il prossimo mese saranno i miei amici a portargli ogni tanto del cibo... poi dovrà procurarselo da sola, come al solito...

    Paolo

  7. cari tutti, sono fiero di voi e di potervi essere amico!!! L'Universo è diventato qualcosa di tangibile e di sensibile, dai più grandi attori alle più piccole comparse. In fondo, questo è lo scopo del nostro Teatro... :-P

    Va beh... torno alla traduzione... mannaggia a voi!!! :twisted:

  8. Fiorentino Bevilacqua

    "Conoscevo" la Laguna (e la "Trifida): sono astrofilo da un bel po' di anni. Grazie comunque per le notizie :-D . Quello che mi chiedevo è questo: nella ripresa molte stelle che appaiono prospetticamente stagliate sulla Laguna (alcune delle quali potrebbero essere lì, appunto, solo prospetticamente), hanno un colore azzurrino e appaiono anche molto più brillanti di altre. Siccome, appunto, quella regione è una regione di formazione stellare, una HII, essa deve ospitare stelle massive (giovani relativamente ma a vita breve), dei "primi tipi spettrali" come si credeva una volta, che hanno un colore azzurrino (O) e bianco (B). Mi chiedevo, appunto, se, a differenza di quanto accade nella stragrande maggioranza delle riprese di astrofili (in cui appaiono bianche), quelle azzurrine fossero realmente taali nella realtà fisica, cioè, appunto nane (V) o supergiganti di classe spettrale O.  :)  Se così fosse, quella ripresa restituisce molte più informazioni di altre. La cosa mi entusiasmava. Tutto qui.

  9. Paolo

    Ciao, a mio avviso in genere appaiono bianche poiché per riprendere la nebulosa, le stelle più luminose si saturano (ed addio informazione cromatica).

    Io ho cercato, invece, in fase di elaborazione, di mantenere l'informazione cromatica anche delle stelle luminose (sperando di esserci riuscito, anche se i colori sono un po' troppo marcati :roll: ).... qui trovi l'immagine a piena risoluzione : http://www.astrobin.com/full/30106/0/?real=&mod=

    Sembrerebbero proprio giovani giganti blu, dalla vita "breve" (cosmicamente parlando ovviamente)...

    Paolo

  10. Fiorentino Bevilacqua

    ...grazie.  :-D

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:wink: :twisted: :roll: :oops: :mrgreen: :lol: :idea: :evil: :cry: :arrow: :?: :-| :-x :-o :-P :-D :-? :) :( :!: 8-O 8)

 

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