30/11/18

Forse non annegheremo per il riscaldamento globale

Nella sezione d'archivio dedicata al riscaldamento globale troverete una selezione di articoli significativi in materia e le motivazioni della nostra impostazione critica a riguardo.

 

Sì, forse sto esagerando... ma sembra che gli scienziati "scettici" si siano moltiplicati... e non posso proprio tacere finché i media non molleranno la ghiotta preda catastrofica. Pazienza, forse perderemo lettori, ma guadagneremo in persone che usano ancora il proprio cervello. E spero di non fare cattiva pubblicità...

Questa volta ci tocca stroncare la famosa crescita del livello dei mari che tra pochi anni sommergerà le maggiori città costiere del Mondo. Chi fa un'analisi scientifica, attenta e precisa è "soltanto" Judith Curry, specialista del clima,  stimatissima professoressa universitaria e  Presidente del Climate Forecast Applications Network. Un organo ufficiale, accidenti!

E' una relazione molto lunga, ma potrebbe anche bastare leggere le conclusioni e le domande successive. Io non commento, dato che potrei essere messo sul rogo (per adesso solo virtuale)...

Notiamo anche la discussione critica, possibilista e non accanita come molti che conosciamo bene. Questo sarebbe il modo migliore per affrontare un mistero come il clima...

Report: Special Report On Sea Level Rise

Sea-level

 

 

3 commenti

  1. Mario Fiori

    Enzo commenta, commenta che è meglio. Speriamo che si muova qualcosa verso la verità  sui cambiamenti climatici perchè è giunta l'ora di ricercare il più possibile la verità delle cose . Questo, caro Enzo, non può che avvenire esaminando tutti i fatti in un senso e nell'altro, tutti insieme e senza doppi fini. Su quest'ultimo aspetto sarà complesso per chi è abituato ad averne di doppi, tripli ed oltre fini, ma deve smettere di averne e esainare quanto ha detto e perchè lo ha detto, e quì casca l'asino, perchè dovrà ripulire molti dei dati che ha costruito.

    Speriamo Enzo, speriamo.

  2. Maurizio Rovati

    In campo climatico la scienza è serva del denaro, dell'ideologia e della politica più che altrove; infatti la necessità dei politici e degli speculatori di trovare un buon argomento a supporto dei loro interessi trova nel "clima che cambia e cambia male" l'argomento di propaganda ideale. Con la banale scusa di "Salvare il Mondo da terribili sconquassi" si possono agevolmente imporre nuovi gravami fiscali e limitazioni della libertà, si possono trasformare delle preziose risorse energetiche in dèmoni da combattere e creare carestie artificiali e, di contro, far passare per sostenibili delle fonti energetiche costosissime, discontinue e marginali, come il fotovoltaico e l'eolico, per la panacea di tutti i mali. Ma forse una delle cose peggiori è proprio l'effetto selettivo del pensiero unico in ambito scientifico. Infatti oggi è chiaro che nessun ricercatore farà mai carriera o riceverà fondi per la ricerca se dovesse opporsi al mainstream climatico, in Francia sono arrivati addirittura a licenziare un famoso meteorologo TV (Philippe Verdier) per aver osato pubblicare un libro contro la corruttela climatista.

    Fa piacere comunque trovare qualcuno che, nel suo piccolo, non ha abboccato. Purtroppo però nei media generalisti (da sinistra a destra) gli scettici sono pari a zero probabilmente per lo stesso effetto selettivo che esiste nella ricerca.

    Cordiali saluti.

    Maurizio Rovati

  3. Caro Maurizio,

    dici proprio quello che ho sempre sostenuto, aiutato in questo da una non trascurabile conoscenza delle atmosfere (sono pur sempre un planetologo anche se non climatologo...). Non è stato difficile capire, perciò, quanto fossero valide oppure no certe ipotesi del tutto gratuite e certe mancanze fondamentali come il trascurare nei modelli la più importante fonte d'energia (il Sole).

    In fondo, nel nostro piccolo, cerchiamo di informare... ma, per chi volesse veramente capire, internet è pieno di riferimenti scientifici in cui i processi climatici e le loro difficoltà sono spiegate adeguatamente e non mediaticamente (bisogna solo saper cercare, valutare e sapere l'inglese). Ma, per farlo, bisognerebbe pensare con la propria testa e questo oggi è moooolto difficile!

    Fino a che non decideranno di cancellare tutti i siti e le pubblicazioni scomode e mandare al rogo gli scettici  del dogma assoluto. Non è certo una novità nella storia di questo stupido bipede, illuminata ogni tanto solo da poche persone senzienti e geniali che temo diminuiscano sempre di più...

    Chi la pensa come te non può che farmi piacere (stiamo attenti al rogo, però...)

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