11/07/19

Basta avere pazienza... **

Due buchi neri galattici stanno per unirsi (nei tempi scala dell'Universo). Un processo non ancora del tutto chiarito che solo le onde gravitazionali potranno risolvere.

La galassia in questione si trova a circa 2.5 miliardi di anni luce, ma Hubble è riuscito a separare due nuclei che contengono molto probabilmente un buco nero da 800 milioni di volte il Sole ciascuno. La loro distanza si aggira intorno ai 430 parsec e quindi si stima che ci vogliano almeno altri 2.5 miliardi di anni perché essi arrivino nel punto critico, in cui le onde gravitazionali dovrebbero iniziare a deformare lo spaziotempo.

Bisogna accontentarsi, dato che riuscire a vedere coppie più vicine è ancora una prova troppo dura per la nostra tecnologia. Il limite per avere i primi segni dovrebbe essere di circa un parsec di distanza. Limite questo che non è ancora chiaro se venga realmente superato o se sia una specie di posizione di stallo tra i due colossi. Di sicuro, dovesse esserci un paio di buchi neri galattici realmente in via di fusione, produrrebbe un treno di onde nettamente più forti di quanto osservato finora.

La galassia in questione e uno zoom sui nuclei contenenti i due buchi neri super massicci. Fonte: Simons Foundation
La galassia in questione e uno zoom sui nuclei contenenti i due buchi neri super massicci. Fonte: Simons Foundation

Attraverso i disturbi causati ai tempi regolarissimi delle pulsar si ha una stima del rumore di fondo (QUI e QUI) di onde causato da oggetti simili sparsi per l'Universo. Lo studio di questo rumore potrebbe dare un'idea più chiara dell'ultima fase ancora incerta dell'evoluzione delle coppie di buchi neri galattici, essendo un evento del tutto anomalo e non certo frequente. Potrebbe dirci se l'ultimo parsec è realmente un passaggio critico.

Al limite, possiamo sempre aspettare 2.5 miliardi di anni per averne la certezza. D'altra parte, però, non sarebbe nemmeno male accettare l'idea che i due buchi neri giungano a breve distanza tra loro e poi passino il tempo a guardarsi e a studiarsi a vicenda. Lo scontro finale potrebbe anche non verificarsi mai. Mi ricorda molto le corse di ciclismo di velocità  su pista, quando i due concorrenti, per lanciare lo sprint decisivo, si fermavano in posizione di "surplace" (sul posto) anche per ore intere, in modo da essere secondi a scattare e poter recuperare sfruttando la scia del primo.

I due giganti potrebbero anche evitare lo scontro finale per rispetto reciproco... chissà. Non ci resta che aspettare qualche onda "anomala"!

Lavoro originale QUI

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