29/12/20

GIORDANO BRUNO (6): le due statue di Giordano Bruno

Riproponiamo, suddividendola in alcune puntate, la nostra analisi del pensiero e delle opere di Giordano Bruno, ovvero colui che possiamo considerare il vero iniziatore dell'astrofisica e della cosmologia moderna.

Fu, infatti, questo piccolo monaco (ma solo di statura), quando Galileo ancora era poco più che un bambino, a frantumare le "granitiche" sfere di cristallo aristoteliche con la sola forza del pensiero, riuscendo a volare là dove nessun altro arriverà per oltre tre secoli dopo di lui.


(QUI l'articolo completo, pubblicato il 23/1/2018)

 

Il testo che segue è trascritto da http://www.secoloditalia.it/2014/02/pagine-di-storiaquella-volta-che-mussolini-rifiuto-di-rimuovere-la-statua-di-giordano-bruno/

 

Oggi Giordano Bruno è considerato un martire del libero pensiero, a lui sono intitolati decine di istituti scolastici in tutta Italia, su di lui sono stati fatti film, opere teatrali, poesie lo ricordano, tra cui una esilarante di Trilussa, in tutta Italia vi sono alcuni monumenti a lui dedicati, il più famoso dei quali è quello posto in piazza Campo de’ fiori, esattamente nel luogo dove, il 17 febbraio del 1600 (era un anno santo) fu arso vivo per ordine del Tribunale dell’Inquisizione.

Probabilmente è il monumento che ha causato più polemiche a Roma, perché già prima della sua realizzazione, nel 1889, si registrarono scontri, disordini, arresti, crisi del consiglio municipale, decadenza del sindaco e altri accidenti. Tutti gli intellettuali dell’epoca si schierarono pro o contro la statua.

Ma il fatto ignorato dai più, è che una prima statua a Giordano Bruno fu eretta nel 1849, ai tempi della Repubblica romana, la quale, come si sa, durò poco. Questa prima statua fu distrutta durante la restaurazione di Pio IX, e per oltre un trentennio non se ne parlò più. Anche perché il papa impose la legge marziale (il proverbiale Mastro Titta fu reso celebre dalle sue gesta di questo periodo) e bisognerà aspettare il 20 settembre del 1870 per vedere cessare le leggi d’emergenza a Roma.

Dopo la presa di Porta Pia si creò un clima di forte contrasto tra il Vaticano e l’Italia, e certamente questo attrito contribuì alla decisione di edificare una statua al peggior nemico del papa. Fu presto formato un comitato molto autorevole, che annoverava, tra gli altri, membri del calibro di Victor Hugo, George Ibsen, Giovanni Bovio, Herbert Spencer tra gli altri. Al momento dell’inaugurazione, dopo alterne vicende, il successore di Pio IX, Leone XIII, minacciò di abbandonare Roma se l’inaugurazione avesse avuto luogo. Ma l’allora presidente del Consiglio italiano Francesco Crispi fece sapere al pontefice che qualora se ne fosse andato da Roma non avrebbe più potuto farvi ritorno. Ovviamente il papa restò e la statua fu inaugurata. 

Oggi il monumento bronzeo, fatto dal massone anticlericale Ettore Ferrari, è rivolto verso il Vaticano, quasi ad ammonimento eterno. La storia ha una coda, perché ai tempi dei Patti Lateranensi la chiesa tornò alla carica chiedendo a Mussolini di rimuovere la statua e di innalzarvi al suo posto una cappelletta. Mussolini rigettò la condizione, concedendo solo la proibizione di effettuare manifestazioni anticlericali sotto il monumento e istituendo il mercato ortofrutticolo, che ancora oggi fa di Campo de’ Fiori uno dei luoghi più belli della città (*).

Nel 2000, altro anno santo, come quello del rogo, la questione si chiuse in modo pressoché definitivo: Giovanni Paolo II chiese perdono per gli eccessi dell’Inquisizione, riconoscendo il carattere certamente antievangelico del rogo, tuttavia la filosofia e la dottrina di Giordano Bruno sono ancora oggi ritenute lontane, se non  addirittura estranee, a quella della chiesa cattolica.

Anche la Santa Inquisizione, con le sue 60mila esecuzioni, è un lontano ricordo dei secoli bui della chiesa. Ma non è stata abolita: nel 1908 Pio X la rinominò Sacra congregazione del Sant’Uffizio, e nel 1965, dopo il riformatore Concilio Vaticano II, Paolo VI la rinominò  ancora una volta, chiamandola Congregazione per la dottrina della fede con il compito di vigilare sulla purezza della dottrina cattolica. Per molto tempo a capo vi fu Joseph Ratzinger (futuro papa Benedetto XVI).

 

(*) Considerazione personale: I Patti Lateranensi sono del 1929 e la mancata rimozione della statua è di poco precedente... vuoi vedere che la santificazione di Bellarmino, l'inquisitore di Bruno, avvenuta nel 1930, è stata la reazione della chiesa a questo episodio? Chissà...

10 commenti

  1. francesco molinaro

    Perdonatemi, ma questo articolo anziché lodare  come sicuramente meriterebbe l'immenso Giordano Bruno, sembra esclusivamente voler mettere in evidenza (per Colpire direttamente senza pietà) gli errori/orrori della Chiesa Cattolica del Passato.

  2. Daniela

    Se avessimo scritto solo questo, Francesco, sarei d’accordo con te.
    Ma, come ben sai (perché ci segui da tanto e perché il link all’articolone è ben evidenziato anche all’inizio di questo articolo), la storia delle due statue è solo una curiosità che funge da appendice allo sforzo divulgativo (comunque limitato e parziale) che, nel nostro piccolo, abbiamo profuso per far conoscere il pensiero di Bruno.

    Certamente avremmo potuto fare di più, ma ti garantisco che, almeno per me e i miei limitati mezzi intellettivi, non è stata una passeggiata. Tutt’altro...

  3. Francesco Molinaro

    La postilla finale con tanto di asterisco ROSSO nelle ultime righe,  riassume di più TUTTE le intenzioni Polemiche e Giudicanti verso la Chiesa, CHE INVECE l'Elogio Scientifico al Grande Giordano Bruno, dispiace che venga usato il Suo nome SOLTANTO per attirare i Lettori, che poi INVECE trovano solo attacchi sugli errori/orrori del PASSATO della Chiesa Cattolica..

    Altra occasione persa..

  4. Daniela

    Mi dispiace che tu non abbia perso l'occasione per denigrare l'impegno altrui, Francesco, ma va bene lo stesso, me ne farò una ragione. Ognuno è libero di perdere le occasioni che vuole...

    Personalmente ritengo che siano molto più gravi le occasioni perse dalla chiesa e dai suoi seguaci per condannare seriamente gli orrori della "santa" Inquisizione.

    Il processo [di Bruno] si protraeva per il fatto che le ammissioni di eresia che l'imputato ammetteva durante i venti interrogatori a cui fu sottoposto, ed alcuni anche mediante la tortura, erano successivamente smentite davanti alla corte del Tribunale dell'Inquisizione (fonte: "San Roberto Bellarmino" http://www.santiebeati.it/dettaglio/29150)

    E non dimentichiamoci che ancora oggi Bellarmino, l'inquisitore di Bruno, è il santo protettore dei catechisti e i fedeli a lui devoti gli rivolgono questa preghiera:

    "O Dio, che per il rinnovamento spirituale della Chiesa ci hai dato in San Roberto Bellarmino vescovo un grande maestro e modello di virtù cristiana, fa' che per sua intercessione possiamo conservare sempre l'integrità di quella fede a cui egli dedicò tutta la sua vita".

    Grazie, Francesco, per avermi dato l'occasione di ricordarlo.

  5. Francesco Molinaro

    Daniela speravo che in questo Blog scientifico, parlassimo della validità o  meno delle affermazioni e ragionamenti scientifici di Bruno Giordano, ma vedo che invece ci piace di più soffermarci sul contesto   Macro-ambientale temporale e culturale nel quale viveva Bruno Giordano (tra XIV e XV secolo).

     

    SCRIVI: ritengo che siano molto più gravi le occasioni perse dalla chiesa e dai suoi seguaci..

     

    Ma sia io che probabilmente altri vostri lettori che vengono Qui, che nn è un ritrovo di Storia o Religioso, chi viene Qui sarebbe lieto di leggere, qualcosa sui ragionamenti scientifici di Bruno Giordano, MA NIENTE nn si può saper alcunchè, se non che (tra XIV e XV secolo) viveva un un periodo umanamente molto buio, anche per colpe della Chiesa DI QUEL PERIODO, ma chiedevamo di Bruno Giordano, ne del Periodo Storico e nemmeno degli errori della Chiesa di quel periodo buio, che sono palesi a tutti anche alla Chiesa di Oggi.

     

  6. Daniela

    Quello che abbiamo scritto su Bruno è sotto gli occhi di tutti...

    http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2018/01/23/giordano-bruno-fendo-cieli-allinfinito-mergo/

    ...ognuno è libero di leggervi quello che ritiene opportuno.

  7. Frank

    Enzo ha sempre affermato che questo è un circolo per discutere pacificamente di scienza e non solo e non vedo per quale motivo si debba criticare Daniela per aver riportato dei fatti. Gli scritti di Giordano B. sono tutti reperibili così come la sua vicenda è di pubblico dominio nei documenti. Francesco se ritieni che ci siano degli aspetti non veri, travisati o altro non hai che contestarli con altrettanti fatti. La postilla di cui ti lamenti è chiaramente definita come considerazione personale di Daniela e non infilata in mezzo all'articolo per indirizzare il lettore. Hai esplicitato la tua opinione parlando di "probabilmente altri vostri lettori" e tu cosa ne sai di quel che pensano gli altri lettori, oltre a pretendere di dire cosa è o non è il circolo, cosa che spetta solo al Prof. essendo "il circolo di Vincenzo Zappalà" come appare in calce sulla home page. Su dai un poco di umiltà, se poi per problemi tuoi religiosi la cosa ti offende ne sono sinceramente dispiaciuto ma qui per fortuna i dogmi sono banditi.

  8. Frank

    Lo so che ho scritto una minch...... volevo dire in testa non in calce ahahahahaha dai che sdrammatizziamo.

  9. Francesco Molinaro

    Frank tu da che parte stai dei 3?

    Ci sono tre fisici al bar: Heisenberg, Bohr ed Einstein.

    Heisenberg: "Anche se è molto improbabile, mi chiedo se per caso non siamo finiti in una barzelletta"

    Bohr: "Se fossimo fuori dalla barzelletta, lo sapremmo, ma poiché ci siamo dentro, non abbiamo modo di determinare se siamo o non siamo in una barzelletta. Le misurazioni di quanto sia una barzelletta o meno cambiano le natura stessa della barzelletta"

    Einstein: "Certo che è una barzelletta, ma voi la raccontate male!"

  10. Frank

    Ahahahaahahah

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