04/05/21

Gli oggetti "canguro" di Thorne–Żytkow *

Le stelle potrebbero anche assomigliare ai... canguri: la più grande (come dimensioni) potrebbe tenersi una stella di neutroni in "tasca".

Parliamo spesso di sistemi stellari binari che tendono a unirsi. Possiamo chiamare questo meccanismo "fusione" o "collisione", ma l'idea è abbastanza chiara: da due stelle se ne ottiene una sola.

Quali sono gli ultimi momenti di vita "separata" delle due stelle? Beh... le onde gravitazionali ci hanno descritto gli ultimi atti di due buchi neri o di due stelle di neutroni, ma la faccenda potrebbe essere più complicata e molto strana. Sappiamo benissimo che quando due stelle si avvicinano possono anche passare le ultime fasi della loro vita separata, a contatto vero e proprio, come mostra l'animazione che segue.

Binarie a contatto, abbastanza ben riconoscibili dalla loro curva di luce. Tuttavia, la faccenda potrebbe anche proseguire in modo molto strano e quasi chirurgico. Immaginiamo che si sia di fronte a una stella di neutroni che è in compagnia di una gigante o supergigante rossa. Quest'ultima, oltre che a regalare un po' della sua materia alla compagna, potrebbe ingigantirsi a tal punto da "ingoiarla" letteralmente.

E' un po' come se inserissimo una pallina pesante all'interno di una pallina vuota più grande. Esteriormente non si noterebbe niente, ma basterebbe farla muovere per accorgersi che c'è qualcosa di anomalo. Il problema è che questo tipo di anomalia assomiglierebbe moltissimo a quelle di diverse stelle "singoli" variabili. Oltretutto, questa fase di "separate in casa" durerebbe meno di un milione di anni, un niente per i tempi dell'Universo.

Una fantasiosa rappresentazione di un TZO (Thorne–Żytkow Object). Fonte: Paul G. Beck.

Vi sarebbe perciò non solo la difficoltà di riconoscerla, ma anche quella di "beccarla" al momento giusto.

Forse, a posteriori, si potrebbe anche capire... ad esempio osservando stelle di neutroni con dischi di accrescimento molto estesi. Questa potrebbe essere una delle soluzioni finali, ma non si esclude nemmeno la formazione di un buco nero, dato che la stella di neutroni acquisterebbe massa sufficiente dalla compagna che l'ha "abbracciata" completamente.

La situazione potrebbe essere più comune negli ammassi globulari, dove stelle del tutto separate potrebbero venire a contatto in quella terribile calca. Altri pensano che l'unione così particolare potrebbe nascere quando il sistema binario fosse composto da due giganti o supergiganti estremamente vicine. La più grande esploderebbe come supernova e il rimbalzo, magari dovuto a getti asimmetrici di materia, trascinerebbe la nuova stella di neutroni all'interno della gigante ancora in espansione.

Teoricamente, la faccenda potrebbe realizzarsi, ma la maggiore candidata ad essere una tale stella doppia così "possessiva"  è stata da poco smentita. Oggi ve ne è un'altra, HV 11417. Chissà... Al momento, si pensa che nella Via Lattea ne possano esistere da 20 a 200 .

Gli studi vanno avanti e si spera di trovare, in casi del genere, una nucleosintesi particolare all'interno di una "normale" supergigante rossa, che serva come carta d'identità... Insomma, l'Universo è ancora molto misterioso anche a livello stellare.

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