25/02/14

Pionieri lunari: attenti alla testa! *

La Luna non ha alcuna difesa contro la caduta di meteoriti. Per piccoli che siano, sono destinati a lasciare un segno tangibile nel punto in cui toccano il terreno (o come volete chiamarlo…). Se l’atmosfera terrestre non può certo servire da scudo per oggetti superiori a parecchie decine di metri, è più che sufficiente a distruggere -o a frammentare notevolmente- “sassi” di dimensioni minori. La Luna, ovviamente, no e basta guardarla al telescopio per capire quanto sia stata martoriata nel corso della sua vita.

Se il meteorite ha dimensioni relativamente grandi sarebbe (teoricamente) possibile notare l’impatto anche ad occhio nudo. Il problema è, però, che nessun meteorite avverte quando tocca il suolo e quindi l’osservazione è legata soltanto a un colpo di fortuna. A meno che non si usi uno o più  telescopi sempre puntati verso la  Luna senza perdere un minuto della sua storia.

In Spagna qualcosa del genere è operativo e i risultati si sono visti. Nel settembre del 2013 si è verificata (ed è stato ripresa) la collisione più violenta mai vista sulla Luna. Il meteorite doveva avere una massa pari a quella di una utilitaria e ha creato un lampo di luce confrontabile con  la stella polare. Se qualche innamorato avesse guardato la Luna in quel momento, avrebbe chiaramente visto il flash luminoso. Purtroppo, gli innamorati non guardano più la Luna e -forse- i dilettanti la stanno snobbando, fatto sta che nessuno se n'è accorto. Peccato.

Meno male che il telescopio spagnolo ha ripreso un filmato che conferma in pieno l’evento. Il luogo dell’impatto è il Mare Nubium e il picco luminoso è durato circa 8 secondi. Il più luminoso mai osservato (e verificato) dall’uomo.

impatto lunare
Un’immagine del flash causato dall’impatto lunare dell’11 settembre 2013, estratta dal filmato che riprende l’intero evento. Fonte: J. Madiedo / MIDAS

I calcoli dicono che la massa dell’impattore doveva essere dell’ordine di 400 kg e avere una velocità di 60 000 km/h. Sicuramente ha creato un piccolo cratere di circa 40 metri di diametro. L’energia liberata è stata dell’ordine di 15 tonnellate di TNT, tre volte superiore a quella dell’impatto riportato dalla NASA nel marzo del 2013. E’ inutile dire che lo studio degli impatti lunari ha una diretta applicazione alla situazione terrestre. Tra l’altro, si pensa che alcuni impattori appartengano a uno sciame comune e che quindi seguire ciò che capita sulla Luna darebbe informazioni anche sulla frequenza di incontri di questo tipo subiti dall’atmosfera terrestre. I primi risultati di questo studio continuativo sembrano dire che il numero di meteoroidi di dimensioni dell’ordine del metro, in rotta di collisione con la Terra, siano dieci volte superiori a quanto pensato fino a poco tempo fa.

Un pensiero… “Se veramente si vorrà far tornare l’uomo sulla Luna -e per tempi lunghi- sarebbe bene pensare a dotarlo di “elmetti” molto robusti!”

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10 commenti

  1. Supermagoalex

    Una bella botta! E anche su Marte la situazione non dovrebbe essere molto migliore...  :lol:

  2. gioyhofer

    Altro che stella cadente... Per riuscire a riprendere sulla Luna un simile fenomeno, penso che sarebbe come vincere alla lotteria.... Interessante però il sistema spagnolo di monitoraggio del nostro satellite, penso che da uno studio approfondito della "vita" Lunare potremmo scoprire nuovi fenomeni ancora sconosciuti, non credi?

  3. cara Giorgia,
    proprio sconosciuti non direi... sicuramente darebbe un quadro migliore della popolazione di detriti spaziali. Cosa che in realtà è lo scopo del sistema spagnolo. 

  4. Pier Francesco

    Eh, ma la Luna è grande: per essere beccati dal meteorite, che cade esattamente nel posto dove c'è esattamente l'astronauta in quell'esatto momento, bisogna avere una sf... cioè voglio dire una iella tremenda! Mica si faranno spaventare da eventualità così remote? :mrgreen:

  5. sì, ma... di meteoriti ce ne sono tanti!!!! :mrgreen:

  6. Lampo

    Pure nello spazio la probabilità di beccarsi qualche sassolino è davvero irrisoria...però qualche volta è già successo, sia sulla ISS che su un finestrino di uno Shuttle!
     
    E' anche vero caro Enzo che di rischi associati ai viaggi lunari ce ne sono ben altri...più probabili e più pericolosi! Ad ogni modo...tutti rischi che sarei disposto ad accettare per un viaggetto del genere...

  7. fai quello che vuoi Lampo... però, ti prego, mettiti un elmetto. Non mi fare stare in pena!!! :mrgreen: Anche un mini-sasso a 60000 chilometri all'ora fa molto male...

  8. gioyhofer

    Ho parlato di nuovi fenomeni che non si conoscono perchè ho letto dei cosiddetti TLP (fenomeni lunari transienti), anche osservati da astronomi esperti. Secondo te possono essere qualcosa di reale oppure sono fenomeni legati alla nostra atmosfera?

  9. Hai ragione, Giorgia... 
    Io, personalmente, non credo ai TLP. O almeno faccio un "distinguo". Innanzitutto, un fenomeno per essere accettato deve essere osservato e/o memorizzato in modo da essere analizzato da molti. I TLP sono normalmente fenomeni personali (un po' come gli UFO). Tuttavia, anche accettandoli, la loro spiegazione può rifarsi proprio a micro impatti e/o all'atmosfera terrestre. Si ipotizza anche la fuoriuscita di gas dall'interno, ma non ci sono assolutamente prove, o magari fenomeni elettrostatici. In conclusione, finché non ci saranno prove analizzabili (come il caso dell'impatto), rimangono un argomento che non fa parte della fenomenologia fisica.

  10. ice91

    Quindi viene da pensare che tutte le ipotesi di colonizzazione lunare siano, praticamente, poco più che fantascienza. Chissà quanti letali oggetti anche piccolissimi ma velocissimi cadono continuamente sulla sua superficie, deve trattarsi di una vera pioggia. Per la quale non credo, però, che basti l'ombrello ...

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