16/04/14

Preparazione al ... "rispostone"

Avevo iniziato a scrivere l'articolo di risposta al "domandone" sulla caduta della Luna. Volevo partire proprio da zero, definendo tutte le grandezze in gioco. Mi sono, però, accorto che avrei scritto nuovamente un libro come la "Fisica addormentata nel Bosco". Purtroppo è il bello della fisica: se inizi a entrare nel suo mondo non ne esci più e una concetto ne trascina subito un altro. Ho dovuto, allora, cercare di fare una grande opera di sintesi, senza tralasciare i concetti più importanti, ma dando anche tante cose come "acquisite". Un'impresa non certo semplice (ecco perché vi sono sembrato un po' "assente"). Ho cominciato a scrivere e ho cancellato tutto almeno tre volte... Adesso, mi sembra di essere sulla buona strada. Ho utilizzato sia il rigore fisico e matematico, sia la mia "solita" visione personalizzata... Un bel "ripassone" di meccanica classica, che possa fare, però, finalmente uso della derivata. Un grande passo in avanti. Prima di pubblicare la prima parte del rispostone, ho dovuto, perciò, inserire la seconda parte sulla derivata... Abbiate pazienza e digerite molto bene i concetti sulle derivata e sulla sua interpretazione geometrica. Mi raccomando! Poi vedremo se far cadere o no la Luna sulla Terra e capiremo qualcosa sulla forza centrifuga, sui satelliti artificiali e sulle giostre del Luna Park.

9 commenti

  1. Pier Francesco

    Caro Enzo,
    Aspetteremo pazienti e diligenti, sicuri di essere ampiamenti ripagati. :-D
    Ieri sera, tornando a casa dal lavoro ascoltavo la radio in auto e c'era il collegamento con la mitica Giovanna Botteri, corrispondente della RAI da New York. La Botteri stava raccontando del'interesse e dell'emozione provocata dall'eclissi totale di Luna visibile in Nordamerica, con annesso arrosamento del satellite, e dallo studio di Roma è partita una felice considerazione: "E' bello sapere che la gente si emozioni ancora per una cosa così banale come la Luna". La Luna è diventata banale? :(  Se si pensasse un attimino a quale fenomenale armonia deve regnare nel moto dei corpi celesti per produrre un'eclisse, forse si capirebbe che la Luna, benché bistrattata, non è proprio banale. :-D La verità è che la gente si emoziona proprio perché è un evento raro, tutt'altro che banale...
    Mo' è venuto a me il domandone (banalone, va da sé: :mrgreen: ): perché la vediamo rossa? Uno si aspetterebbe di vederla scomparire del tutto e invece continuiamo a vederla,benché arrossata. Immagino c'entri anche qualche fenomeno atmosferico terrestre, tipo diffusione o rifrazione, ma volevo sapere qualcosina di più preciso.

  2. Michael

    A proposito di lune, ecco una notizia abbastanza fresca:
    http://www.meteoweb.eu/2014/04/cassini-documenta-la-probabile-formazione-di-una-nuova-luna-nel-sistema-di-anelli-di-saturno/276569/  :mrgreen:
    Sono abbastanza sicuro che però tu lo sappia già.. :roll:  

  3. caro Pier,
    dici bene...
    durante l'eclissi di Luna, la faccia "teoricamente" in ombra completa viene raggiunta dalla luce solare riflessa dalla Terra, che funziona come specchio. Purtroppo o per fortuna, la Terra ha un'atmosfera che disperde la luce. In particolare l'azzurro che si sparpaglia a tal punto da far apparire il cielo di questo colore. La luce rossa ne risente di meno ed è quindi quella che una volta riflessa raggiunge e illumina la faccia nascosta della Luna.

    caro Michael,
    sì, l'ho già letta e studiata... ma preferivo soprassedere. Innanzitutto, perché sono stato preso duramente dalla risposta al domandone e dalla derivata che le è strettamente legata. Inoltre, qualcosa non mi convince tanto... nel senso che mi sembra un po' "buttata" lì come grande scoop. Sicuramente è un fenomeno ultra interessante (ma che già si conosceva attraverso gli accumuli di materia all'interno degli anelli), ma potrebbe tranquillamente essere transiente. Inoltre, non mi convince il meccanismo di migrazione verso l'esterno dell'ipotetico satellite. Non è spiegato e non vedo una spiegazione veramente plausibile... Infine, da questo evento tutto da verificare si vuole addirittura creare tutta una teoria sulla formazione satellitare e planetaria. Potrei chiedermi: "Perché Giove non ha degli anelli come Saturno visto che sono i resti del disco primordiale? E nemmeno Urano e Nettuno?"
    Insomma, sarà anche vero, ma passata la fase di "scoop" mediatico, aspetto di leggere l'articolo scientifico che dovrebbe sicuramente comparire...  :wink:

  4. Alfierecampochiaro - Massimo

    Avevo letto anche io l'articolo ed ero rimasto interdetto per la conclusione, ben evidenziata in grassetto: "Il processo è probabilmente destinato a chiudersi con Peggy perché l'anello è ormai troppo rarefatto". Che brutto uso del termine probabilmente, noi stiamo vedendo qualcosa di fondamentale per la storia del sistema solare che, guarda caso, si verifica anche per l'ultima volta...
    Terribile! 

  5. Michael

    Grazie per la risposta, Enzo. Ero effettivamente curioso di capire come mai non ne avessi ancora parlato, visto che ci aggiorni sempre con puntualità.
    Non riesco a capire, però, perché leggendo di questa notizia ci si dovrebbe chiedere il motivo degli anelli di Saturno rispetto agli altri pianeti gassosi, né riesco a capirne il nesso con i resti del disco primordiale. Mi sono perso qualcosa "tra le righe"? 

  6. caro Michael,
    si dice che il disco si è ridotto di molto dopo aver formato i satelliti più grandi. Il che vuol dire che ciò vediamo è il residuo del disco primordiale che sta cercando di formare l'ultimo satellite. Perché questo residuo lo vediamo solo su Saturno? Anche i satelliti degli altri pianeti dovrebbero essersi formati nello stesso modo e quindi si dovrebbe vedere un anello residuo... Invece, niente... (gli anelli di Giove, Nettuno e Urano hanno origine diversa, provenendo dalla polvere dei satelliti). A me torna sempre di più l'origine degli anelli come satellite distrutto. Satelliti transienti o piccolissimi si formano normalmente all'interno degli anelli. Probabilmente così sono nati i "pastori".

  7. Michael

    Ah, ecco... mi era sfuggito quel punto. Forse perché davo per scontato che l'origine degli anelli fosse dovuto a satelliti che si sono distrutti dopo aver superato il limite di Roche.
    Chiedo scusa se ho portato le risposte fuori dalla discussione originale :oops: e grazie Enzo per le risposte sempre chiare e dettagliate.  :)

  8. grazie a te, Michael, per l'interesse che dimostri costantemente... :-P

  9. Michael

    Sono lusingato, ma occhio a dirmi cose del genere che poi ci prendo gusto e non divento assillante.  :lol:

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