19/08/14

Eccezionale scoperta svedese: il Sole influenza il clima! *

Non so se essere contento, disgustato o allibito… L’Università di Lund, in Svezia, riporta i risultati di una recente ricerca che -udite! udite!- sembra meravigliarsi del risultato: “L’attività solare influenza il cambiamento naturale del clima”. No, non sto scherzando, la conclusione sembra proprio una scoperta mai prevista e a dir poco sconvolgente.

Pazzesco… sono anni che molti scienziati ne parlano (e ne ho perfino parlato io) e adesso diventa uno “scoop”. Questa è la parte che mi fa allibire.

Tuttavia, la vera grande novità è che il riassunto di questa ricerca è stato divulgato un po’ ovunque, anche da parte degli Istituti che hanno finora selezionano le ricerche da dare ai media solo in base all’accettazione e alla conferma del principio sacrosanto che il riscaldamento globale debba essere  causato dall’uomo. Il Sole? Sciocchezze di scienziati pazzi o di terroristi… E, invece, stavolta la notizia sta facendo il giro del mondo.

Magari tra una decina d’anni arriverà ANCHE alla nostra televisione e ai suoi specialisti del clima. Quando, ovviamente, in giro per il mondo si saranno già cambiate, da lungo tempo, idee, risorse e strategie … e questa è la parte che mi disgusta.

Comunque sia, non posso che essere contento: questa apparizione mediatica è la vera sorpresa e fa pensare che qualcosa stia veramente cambiando e forse la Scienza vera potrà tornare a studiare, alla luce del Sole (mai frase è stata più azzeccata!), e con serietà, un problema di non facile soluzione. Chissà… l’intrusione della politica e dell’economia non può certo tranquillizzare.

Voglio tradurvi letteralmente la "news" dell’Università di Lund, proprio per farvi notare quante scoperte dell’acqua calda sono contenute in essa e come, senza alcuna vergogna, non si fa cenno ai numerosissimi studi effettuati che avevano già portato il Sole al centro del problema. Insomma: “O ci sono o ci fanno!”

L’attività solare influenza il cambiamento climatico naturale (QUI)

Un nuovo studio dell’Università di Lund, in Svezia, ha, per la prima volta, ricostruito l’attività solare durante l’ultima era glaciale. Lo studio mostra che il clima regionale è influenzato dal Sole e offre opportunità per prevedere meglio le future condizioni climatiche in certe regioni.

Per la prima volta, un gruppo di ricerca è stato capace di ricostruire l’attività solare alla fine dell’ultima era glaciale, intorno a 20 000 -10 000 anni fa, analizzando tracce di elementi in nuclei di ghiaccio in Groenlandia e in caverne cinesi.

Durante l’ultima era glaciale, la Svezia era coperta da uno spesso strato di ghiaccio che si estendeva fino alla Germania settentrionale e i livelli dei mari erano oltre cento metri più bassi di oggi, dato che l’acqua si era ghiacciata in enormi calotte polari.

Il nuovo studio mostra che le variazioni solari influenzano il clima, in modo simile, sia in situazioni estreme, come durante l’era glaciale, sia in situazioni normali come quelle di oggi.

“ Lo studio mostra un’inattesa correlazione tra attività solare e cambiamento climatico. Esso mostra sia che i cambiamenti dell’attività solare non sono una novità sia che il Sole influenza il clima, specialmente su scala regionale. Capire questi processi aiuta a prevedere meglio il clima di certe regioni” ha detto Raimund Muscheler, lettore di Geologia Quaternaria all’Università di Lund e co-autore dello studio.

L’impatto del Sole sul clima è materiale di dibattito, specialmente riguardo allo “stop” del riscaldamento globale verificatasi negli ultimi 15 anni. Vi sono ancora molte incertezze su come il Sole agisce effettivamente, ma lo studio suggerisce che l’energia solare diretta non sia il fattore più importante, ma che piuttosto agisca sulle circolazioni atmosferiche.

“Una riduzione dell’attività solare può portare a inverni più freddi nell’Europa Settentrionale. Questo capita perché le radiazioni ultraviolette influenzano la circolazione atmosferica. Veramente interessante è il fatto che gli stessi processi portano a inverni più caldi in Goenlandia, con molta più neve e tempeste di neve. Lo studio mostra anche che i vari processi solari devono essere inclusi nei modelli climatici, in modo da poter prevedere meglio il cambiamento climatico regionale e globale”, ha detto il Dott. Muscheler.

Il lavoro originario si trova QUI

Pazzesco, veramente pazzesco. Ma dove sono vissuti finora questi cari amici svedesi? O, forse, hanno potuto rendere mediatica la loro ricerca solo scrivendo l’annuncio in questo modo? Sì, insomma, ora “qualche Istituto mondiale” potrà dire (o pensare): “Accidenti, nessuno ci aveva mai pensato. Adesso abbiamo anche la scusa buona per cambiare un po’ i nostri modelli truffaldini… Il troppo stroppia”.

Per facilitare la lettura e lo “sgomento” ho sottolineato le parti più … ridicole…

Forse, finalmente, le cose cambieranno per davvero. Sicuramente, però, qualcuno è già pronto a imbonire l’opinione pubblica con qualche altra messinscena catastrofica, cavalcando il minimo solare odierno e il massimo precedente. Ovviamente, sarà una scoperta del tutto imprevista!

Intanto, il “popolo” beve tutto, anche la scienza televisiva!

Eppure scalda e cambia il clima... Chi se lo sarebbe mai aspettato?
Eppure scalda e cambia il clima... Chi se lo sarebbe mai aspettato?

5 commenti

  1. Ma caro Enzo, questa è una scoperta SENSAZIONALE! :mrgreen: Non ci avevo mai pensato..... :-P
    Pazzesco che, per salvare capra e cavoli, dicano che NON è l'irradiazione e l'energia in se e per se, ma come essa agisca sui venti. Come se non fosse ovvio il legame....
    Vorrei sapere Mercalli e Tozzi cosa ne pensano. Chissà che bei sofismi troveranno, per dire che l'avevano sempre detto anche loro.... :mrgreen:

  2. caro Red,
    i "nostri" nemmeno parleranno di questa scoperta (la leggeranno mai?) e continueranno con la vecchia tiritera dei cambiamenti climatici che , a seconda delle occasioni, producono neve calda e neve fredda... :mrgreen:
    Ovviamente Mercalli dirà, come al solito, che i mesi di luglio e agosto 2014 sono stati i più caldi degli ultimi 3 milioni di anni... :mrgreen: :mrgreen:

  3. Mario Fiori

    Caro Enzo probabilmente e finalmente stà cambiando qualcosa e la vecchia tiritera comincia a non reggere, quindi bisogna cominciare a dire le cose come stanno ma per farlo bisogna usare gli stessi metodi degli scoop e dell'immagine ad ogni costo. Ecco dunque, caro Enzo, ciò che era risaputo spuntare come nuovissima ricerca e sensazionale scoperta (chissà che non li candidino al Nobel), il pubblico ci crede o almeno quello italiano sicuramente basta aprano bocca i noti Signori per dire che , fra le righe (quali non si sà), lo avevano detto ma i media non avevano capito bene e comunque dicendo il contrario di questo volevano dire ciò e dunque...tutti a bocca aperta ad ascoltare.
    Al momento godiamoci la notizia e tifiamo affinchè si inizino studi seri partendo da queste notizie.

  4. come non darti ragione, caro Mario? :wink:

  5. Lampo

    Ma sì dai, vediamo il bicchiere mezzo pieno...meglio tardi che mai! Che sia la volta buona che davvero cambi qualcosa...sperem!

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