18/04/15

Grasso non è bello (almeno nel Cosmo...)*

Esistono, nel Cosmo “moderno”, molte galassie enormi, con una massa che può superare di dieci volte quella della nostra Via Lattea. Possiamo proprio chiamarli oggetti “obesi” anche perché la loro forma è quasi perfettamente sferica: delle vere e proprie ciccione cosmiche. Qualcuno potrebbe dire che “grasso è bello” (vorrei dirlo anch’io…), ma saprebbe benissimo che i rischi che corre sono piuttosto alti. Se poi guardasse le galassie che hanno seguito la sua stessa dieta si spaventerebbe ancora di più. Esse, sono tonde, enormi, dominano la loro zona di spazio, ma sono anche molto … rosse. No, non assumono questo colore per vergogna, ma solo e soltanto perché sono praticamente “morte”. Dei veri e propri fossili le cui stelle stanno ormai spegnendosi inesorabilmente, senza più creare nuove vite.

Una tipica galassia ellittica. Fonte: Judy Schmidt and J. Blakeslee (Dominion Astrophysical Observatory).
Una tipica galassia ellittica. Fonte: Judy Schmidt and J. Blakeslee (Dominion Astrophysical Observatory).

Stiamo parlando delle galassie ellittiche (in effetti non sono proprio sferiche, ma poco ci manca…), una specie di punto di arrivo di molte galassie che hanno mangiato troppo e sono ormai in stato di quiescenza. Uno studio eseguito su 22 galassie con massa diversa e con età diversa, a partire da circa dieci miliardi di anni fa verso oggi, ha mostrato come procede l’invecchiamento . Prima si spegne la parte centrale, ultradensa, il nucleo centrale, e poi via via si spengono le stelle più esterne fino a un silenzio assoluto. L’inizio della fine sembra coincidere proprio con il periodo più frenetico di formazione stellare delle antiche galassie. In molti casi la parte centrale è già priva di vita quando l’oggetto non è più vecchio di tre miliardi di anni.

In qualche modo, vi è una relazione tra massa e durata di vita, simile a quella delle stelle: più si è grandi e meno si vive. Aver visto come si propaga il blocco delle nascite, dal centro alla periferia, e come esso dipenda dal tempo e dalla massa, sono informazioni estremamente utili per capire l’evoluzione delle città cosmiche.

Ma perché capita tutto ciò? I meccanismi per fermare le nascite sono già stati trattati varie volte nelle nostre pagine e si possono ridurre a due meccanismi fondamentali: o il materiale grezzo viene espulso dalla galassia o la galassia vieta l’entrata di nuovo materiale (o tutti e due). Nel primo caso c’entra sicuramente il buco nero (forse cresciuto troppo, vista l’abbondanza di cibo) che con i suoi getti distrugge o lancia lontano la materia essenziale per la vita stellare (oltre che aumentare la temperatura e quindi stravolgere le caratteristiche delle nubi fredde), nel secondo l’alone esterno troppo caldo non permette l’entrata di materiale esterno, freddo al punto giusto.

Un ottimo lavoro scientifico, che unisce perfettamente parte osservativa e parte teorica. Non per niente vede tra gli autori un grande astronomo italiano, sicuramente tra i più stimati a livello internazionale, di cui però ben poco si occupano le pagine dei media, preferendo nomi meno validi scientificamente ma forse più adatti al palcoscenico mediatico. E’ con vero piacere che ne faccio il nome: Alvio Renzini. Una vera gemma tra le menti astrofisiche italiane…

Articolo originale QUI

IL VLT dell’ESO, e il solito Hubble, hanno rilevato che tre miliardi di anni dopo il Big Bang le galassie più “grasse” del Cosmo avevano già cessato la formazione stellare nel loro densissimo nucleo centrale. Lo spegnimento è poi proseguito verso l’esterno. Il diagramma mostra questo processo  a partire da sinistra e andando verso destra. All’inizio la galassia appare azzurra dato che è ricchissima di stelle giovani. Poi, le nuove nascite avvengono solo nella periferia e il “cuore” diventa rosso, a causa di stelle ormai morenti. L’ultima immagine a destra mostra una galassia ellittica completamente incapace di formare stelle. Fonte: ESO.
IL VLT dell’ESO, e il solito Hubble, hanno rilevato che tre miliardi di anni dopo il Big Bang le galassie più “grasse” del Cosmo avevano già cessato la formazione stellare nel loro densissimo nucleo centrale. Lo spegnimento è poi proseguito verso l’esterno. Il diagramma mostra questo processo a partire da sinistra e andando verso destra. All’inizio la galassia appare azzurra dato che è ricchissima di stelle giovani. Poi, le nuove nascite avvengono solo nella periferia e il “cuore” diventa rosso, a causa di stelle ormai morenti. L’ultima immagine a destra mostra una galassia ellittica completamente incapace di formare stelle. Fonte: ESO.

1 commento

  1. Mario Fiori

    Purtroppo è vero caro Enzo, noi un po' grassocci rischiamo nonostante l'allegria che talvolta portiamo. Naturalmente parlo per me e...per le galassie :mrgreen:

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