03/07/15

Aspettando i fuochi artificiali del 2018 *

Innanzitutto ricordiamo brevemente cosa sono le stelle Be. Normalmente sono stelle di sequenza principale estremamente luminose (B) che hanno una velocità di rotazione molto elevata. La loro forma tende, perciò, all’ellissoide biassiale e la forza centrifuga riesce  a strappare materiale dal suo equatore formando un disco di gas e polvere (chi dice ancora che la forza centrifuga è una forza “fittizia” sarà… impalato!).

La faccenda si perfeziona tenendo conto del campo magnetico e del vento stellare. MT91 213 è una di queste stelle e ha una luminosità pari a circa 10000 volte quella del Sole e una massa pari a circa 15 masse solari. Oggetto sicuramente interessante, ma la vera novità, aspettata con trepidazione, nasce da una stellina estremamente vicina a lei. Una stellina per modo dire…

Sì, è vero ha un diametro di soli venti chilometri, ma una massa pari a due volte quella del Sole. In altre parole è una stella di neutroni e, in particolare, una pulsar, dato che riceviamo i sui segnali radio. Come di norma, essa ruota velocissima attorno al proprio asse (per la famosa conservazione del momento angolare), compiendo ben sette rotazioni in un secondo. Scoperta nel 2009, non per i suoi segnali radio, ma per l’emissione nei raggi gamma, è stata per anni sotto attenta osservazione.

Le osservazioni  hanno fatto capire che la vicinanza con la stella Be non era dovuta alla prospettiva. La pulsar rivolveva attorno alla compagna decisamente più massiccia. La conferma di questo legame è derivato soprattutto dalla variazione del periodo di rotazione della pulsar che doveva essere disturbato da una massa vicina. Non è stato difficile stabilire un’orbita provvisoria, molto eccentrica. Stimarla quel tanto che basta per prevedere che nel 2018 la pulsar attraverserà il disco che circonda la stella Be. Un avvenimento da non perdere, dato che l’interazione tra campi magnetici e molto altro darà sicuramente luogo a fuchi d’artificio in molte lunghezze d’onda.

Gli astrofisici si aspettano esplosioni di enorme energia quando la pulsar J2032 attraverserà il disco di gas e polvere che circonda la compagna, una stella di tipo Be, nel 2018.. Si sta già preparando una campagna globale per osservare il fenomeno in tutto lo spettro elettromagnetico, dalle onde radio ai raggi gamma. Fonte: NASA's Goddard Space Flight Center
Gli astrofisici si aspettano esplosioni di enorme energia quando la pulsar J2032 attraverserà il disco di gas e polvere che circonda la compagna, una stella di tipo Be, nel 2018. Si sta già preparando una campagna globale per osservare il fenomeno in tutto lo spettro elettromagnetico, dalle onde radio ai raggi gamma. Fonte: NASA's Goddard Space Flight Center

 

Tutti gli occhi adatti allo scopo si stanno già preparando all’evento. Non si perderà nemmeno un attimo dello strano incontro-scontro .E’ sicuramente un caso unico e fortunato di portata eccezionale. Oltretutto la coppia si trova a “soli” 5000 anni luce. Anche l’orbita eccentrica aiuta nell’avere un passaggio così ravvicinato. Orbita eccentrica dovuta probabilmente allo scoppio in supernova dell’attuale pulsar. Uno scoppio che non ha scacciato la compagna, ma che ha probabilmente modificato fortemente la traiettoria. Un evento che si potrà rivedere spesso, dato che il periodo di rivoluzione è di 25 anni, un’inezia per i fenomeni cosmici.

Non ci resta che attendere i fuochi d’artificio. Non sarà la fine del mondo dei Maya, ma sarà un appuntamento sicuramente più interessante per la mente umana.

Articolo originale QUI

2 commenti

  1. Diego

    Caro Enzo strepitosa notizia!!!
    Quando la realtà supera la fantasia.... Emozionante e intrigante poter osservare certi fenomeni. :-P

  2. Diego

    Speriamo di esserci ancora facendo i dovuti scongiuri. :-?

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