27/08/15

La Terra è unica ! **

Questo articolo è inserito nella sezione d'archivio "Quanta vita sulla Terra e (forse) oltre..."

 

Una ricerca statistica di tipo biologico - mineralogico analizza come i minerali terrestri possano essere stati controllati e creati dalle reazioni di minerali base con i prodotti della vita biologica. Ne deriva un numero enorme di minerali, di cui moltissimi ancora da scoprire e molto rari. Un articolo che sfuma un po’ nella filosofia (o in una specie di principio antropico mineralogico) dato che porterebbe alla conclusione che di Terra ce n’è può essere una e una soltanto in tutto l’Universo!

I minerali si formano da combinazioni di elementi chimici. Queste combinazioni sono facilitate dai fenomeni geologici come i vulcani, la tettonica a placche, l’interazione roccia-acqua, ecc. Tuttavia, un ruolo importante è anche giocato dall’attività biologica. Pensiamo soltanto alle reazioni che si ottengono con l’ossigeno e vario materiale organico. Circa dieci anni fa si era sviluppata l’idea che la creazione quasi parossistica di nuovi minerali  (circa 5000 presenti oggi), nati a partire dalle poche dozzine presenti all’origine del Sistema Solare, potesse essere stata causata dallo sviluppo della vita biologica.  In realtà, circa i 2/3 dei minerali odierni ha una qualche interazione con l’attività biologica. Basti pensare alla nascita dei batteri connessi alla fotosintesi e alla conseguente crescita mostruosa della concentrazione di ossigeno atmosferico, circa 2.5 miliardi di anni fa.

Lo stesso gruppo di ricerca ha continuato nel suo studio attraverso modelli statistici di ecosistemi e analisi dettagliate dell’intero “database” mineralogico. La scoperta principale è stata che la probabilità che una specie minerale (definita come un’unica combinazione di composizione chimica e di struttura cristallina) si trovi solo in una località rasenta il 20%, mentre diventa circa il 65% se le località sono maggiori di una, ma inferiori a dieci. In definitiva, la maggior parte dei minerali sono estremamente rari e non superano le cinque località di scoperta.

Si può fare un paragone con le parole che si trovano in un libro. Quelle più comuni e usate (come le congiunzioni e gli articoli) si trovano dovunque, ma sono le parole rare che definiscono appieno la diversità del vocabolario usato dallo scrittore. In altre parole, sono i minerali rari che definiscono la diversità della mineralogia di un pianeta.

Ma la ricerca è andata molto più in là, ipotizzando sulla base della distribuzione dei minerali e la loro diversità, che  migliaia di nuovi minerali rari sarebbero ancora da scoprire e/o sarebbero apparsi a un certo momento della storia terrestre e poi distrutti o nascosti da incendi, erosioni e sprofondamenti all’interno del mantello.  La previsione è che non siano stati ancora scoperti e definiti almeno 1500 nuovi minerali esistenti. Il problema è che la distribuzione di questi minerali sconosciuti non è assolutamente uniforme. Non basta scavare in un luogo qualsiasi, ma bisogna trovare il giusto luogo nelle giuste condizioni.

Si è dimostrato, ad esempio, che la scoperta dipende soprattutto dal colore. Il bianco è quello che più facilmente può nascondere un nuovo arrivato. Per non parlare poi della cristallizzazione, della solubilità e della stabilità nelle zone più superficiali del pianeta.

I ricercatori deducono che circa il 35% dei minerali del sodio siano ancora “nascosti” da qualche parte e ciò dipende soprattutto dal loro color bianco e dal fatto che sono scarsamente cristallizzati oltre che altamente solubili nell’acqua. Il contrario capita per i minerali del rame e del magnesio: meno del 20% dovrebbero ancora essere rintracciati.

A questo punto, viene fatta una similitudine estremamente interessante. In biologia, si considera che la selezione naturale occorra a seguito di mutazioni casuali del materiale genetico. Se questo risultato presenta dei “vantaggi” riproduttivi, esso diventa un adattamento “necessario”. L’evoluzione mineralogica potrebbe seguire una strada simile. Le implicazioni sarebbero enormi. Se noi tornassimo all’origine della storia terrestre e la facessimo riscrivere, è molto facile che i minerali formatisi e scoperti sarebbero completamente diversi.

In conclusione, lo stretto rapporto tra biologia e mineralogia, la molteplicità e la rarità dei minerali presenti sulla Terra, sembrerebbe far concludere che la nostra mineralogia sia unica nel Cosmo. Un’unicità derivante da un puro calcolo di probabilità…

Divertiamoci a far volare mente e fantasia: non solo vita diversa a partire dalle stesse basi, ma anche mineralogia diversa. Collegate, oltretutto, strettamente tra di loro. La biologia influisce sulla mineralogia, ma varrebbe -forse- anche il viceversa. Un nuovo modo di pensare a un pianeta geologicamente VIVO…

Leggete QUI l’interessante articolo originale.

 

Se siete interessati all'evoluzione della vita sulla Terra, potete trovare un ricco assortimento di articoli digitando "evoluzione vita" nel motore di ricerca

7 commenti

  1. Diego

    La Terra è la Terra su questo non ci piove...
    La vita è tenace e adattabile a condizioni estreme e lo ha dimostrato "sopravvivendo" ad eventi e sconvolgimenti del nostro pianeta che la "ospita"...
    Nulla toglie che ci sia possibilità di formazione di altri mondi viventi probabilmente con caratteristiche "simili" al nostro magari lontanissimi nel tempo o nello spazio o già estinti chi può dirlo con certezza???
    Siamo unici probabilmente nel profondo si ,per esempio non esiste un DNA di un uomo completamente identico ad un altro e su circa nove miliardi di individui che popolano la Terra non è niente male e comunque abbiamo tantissime caratteristiche in comune.
    Quindi penso che probabilmente non esista una fotocopia del nostro pianeta ma certamente si scoprono di continuo nuovi fattori che lo differenziano e lo caratterizzano rispetto ad altri corpi celesti predisposti alla vita che potremmo incontrare, anzi direi che queste scoperte possono raffinare ulteriormente gli strumenti per la ricerca di vita extraterrestre che è molto più plausibile trovare in futuro più aumentano le nostre conoscenze che non portarci addirittura a dire che la vita nell'universo sia appannaggio solo ed esclusivamente del nostro pianeta... :roll:

  2. caro Diego,
    ma è esattamente quello che si dice nell'articolo... Nessuno vuole dire che c'è solo la Terra abitata o abitabile, ma solo che non possono esistere due pianeti uguali anche da un punta di vista mineralogico... Hai frainteso il significato di UNICA. :roll:

  3. Diego

    Considerando che la certezza dell' "unicità" della Terra non possiamo scientificamente provarla, anche sul fattore mineralogico vista l'estrema immensità del cosmo esistono serie probabilità che si possano ripetere situazioni molto simili se non addirittura uguali è da tener comunque in considerazione :-?
    Forse era meglio utilizzare un'altro titolo che ne so ad esempio:
    Una pianeta minerale molto particolare... :mrgreen:
    Comunque tutto risolto solo precisazioni credo dovute per chi ci segue :wink:

  4. caro Diego,
    l'unicità di cui si parla proviene da un'analisi statistica e probabilistica piuttosto raffinata. Quindi direi che assumere che non sia scientificamente provata non è proprio corretto.
    Sarebbe come dire che si potrebbe trovare un uomo nel Cosmo perfettamente uguale a noi in tutte le sue parti. Direi che è abbastanza assurdo, dato che due situazioni perfettamente uguali hanno una probabilità praticamente uguale a zero. Tra gli stessi uomini non cene sono due uguali...

  5. Alvermag

    Quest'idea di una NECESSARIA evoluzione del pianeta attraverso quella della materia INANIMATA in comunione con l'evoluzione BIOLOGICA mi porta ad estendere analoghe considerazioni a TUTTO ciò che ci circonda.

    Se l'evoluzione prevede continue nascite ed aborti biologici, nonchè continue formazioni e distruzioni nel mondo minerale, perchè non pensare che TUTTO segua lo stesso indirizzo!? Se si è deciso di dare ampio spazio e valore universale al principio antropico, perchè non estenderlo ulteriormente al ... TUTTO?
    Con TUTTO intendo ovviamente il Multiverso: tanti universi, ciascuno con le sue proprie leggi; qualcuno è abortito subito, qualcun altro è sopravvissuto per un pò, altri più a lungo, alcuni sono "intorno" a noi ....

    Questa pulsione a modificarsi, ad evolversi, a mutare ... è forse il punto centrale di tutte le questioni. Non è dato sapere, nè prevedere dove si va; l'unica cosa certa è che si va ... PANTA REI .....

    L'idea non mi dispiace affatto .....

    P.S.: Caro Diego, non sono d'accordo con la tua frase iniziale, che riporto:
    "la Terra è la Terra su questo non ci piove..." a me sembra che sulla Terra ci piova eccome! :mrgreen:
    Ciao Diegone, buona domenica.

  6. caro Alvy,
    esistono già infiniti universi, uno per ogni istante temporale. Se il tempo viene considerato come una coordinata a tutti gli effetti, abbiamo infiniti universi in cui almeno una coordinata (il tempo) è diversa da quella di tutti gli altri. Ammetto che è molto tirata per i capelli, ma potrebbe avere un suo senso. In questo contesto, non esiste una sola Terra, ma infinite. Va beh... stiamo filosofeggiando. Chi regola il tutto è ancora una volta il principio di Heisenberg che non permette mai l'identità assoluta... e che riesce a creare il Tutto, ammettendo fluttuazioni anche quando la fisica classica non può ammetterle. Gira e rigira si arriva sempre a lui...
    Tra parentesi, ho letto che sono riusciti a misurare un apprezzabile movimento anche in una macro struttura visibile col microscopio in condizioni di temperatura troppo bassa per permetterla. La vibrazione quantistica si è resa evidente in un sistema complesso... mamma mia... 8-O

  7. Diego

    Caro Enzo ho ben presente il principio di indeterminazione di Heisenberg...
    Non volevo dire che la ricerca è stata svolta poco scientificamente ma, risultati alla mano, affermare che l'evoluzione della mineralogia terrestre sia UNICA in tutto il cosmo mi sembra un tantino azzardato cioè poco scientifico come approccio servono prove e non supposizioni per fare certe affermazioni potrei criticare dicendo che questa evoluzione/interazione sia il normale modo operandi della natura/minerale quando si trova a che fare con la presenza della vita...
    Quindi per il momento mi sta bene Heisenberg e la sua indeterminazione ma naturalmente con qualche riserva... :wink:
    Caro Alvy l'indirizzo mi pare quello giusto... Multi universi perché no ho avuto un'accesissima discussione riguardo giorni fa l'importante andare avanti con metodo scientifico per provarlo... Ci rimane un'unica certezza?
    La terra è la terra e su Aruba non ci piove!!! :mrgreen: :lol:
    Buona domenica pure a te :wink: e a tutti naturalmente. :-D

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