05/11/15

L’antimateria non è poi così strana… **

L’antimateria si comporta, in pratica, come la materia. Particolarmente importante è stabilire come e quanto particelle di segno uguale riescano a unirsi tra di loro (la famosa interazione forte che tiene unito il nucleo atomico). Finora si sapeva che l’antiprotone ha carica e “spin” opposti al protone e che anche due antiprotoni cercano di unirsi con le stesse regole dei protoni. Stesse regole non vuol dire però quantificare veramente questa forza attrattiva.

Dato che l’Universo ci mostra senza ombra di dubbio che la materia predomina sull’antimateria, si poteva anche pensare che un “quasi” uguale potesse essere la causa della vittoria della materia. Ricordiamo, ad esempio, che la forza elettromagnetica, da sola, tenderebbe a disintegrare un nucleo atomico, dato che particelle di segno uguale si respingono. L’interazione forte riesce a controbatterla e ad agire su scale di lunghezze molto piccole, tenendo unite particelle della stessa carica.

Ma, se questa capacità fosse “leggermente” diversa tra materia e antimateria, potrebbe essere spiegata la differenza di comportamento che vediamo oggi: ha resistito ciò che aveva la maggiore volontà di stare assieme!

Purtroppo (o per fortuna), i nuovi esperimenti hanno dimostrato che la forza che agisce sugli antiprotoni è esattamente la stessa che agisce sui protoni. La simmetria continua a essere inattaccabile e con essa resiste il mistero della nostra materia. Il microcosmo sembra veramente prenderci in  giro…

Articolo originale QUI

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