05/12/15

Quando una stella gioca a nascondino *

Sono -a volte- d’accordo con voi quando mi dite che “umanizzo” troppo spesso gli oggetti celesti. Loro (forse) non hanno sentimenti e nemmeno sanno che esistiamo noi che li studiamo con grande serietà. Il pensarli come bambini giocherelloni getta discredito sia su chi li studia sia su loro stessi. Sarà… ma quando credo di essermene convinto, ecco che qualche nuovo scherzo stellare si affaccia sulla scena del grande Teatro del Cosmo. Niente da fare, la sua trama è sicuramente complessa e articolata, spesso misteriosa, anche se poi la semplicità vince sempre. Tuttavia, quando meno te lo aspetti, vieni preso in contropiede e un largo sorriso ti si allarga sul volto. Accidenti, queste stelle e i loro compagni di gioco ne sanno proprio una più del diavolo!

Il fatto è che le stelle non conoscono età per scherzare. Esse sembrano bambini anche quando noi le giudichiamo in procinto di completare il loro ciclo vitale. In questo sono ben lontane da noi che copriamo la fine con la tristezza e il rammarico. Loro sanno che la materia che le compone non morirà mai e quindi sono sempre pronte al divertimento.

Il caso di CW Leo è veramente esemplare. Sono anni e anni che viene studiata con estrema attenzione, dato che rappresenta un caso veramente unico e istruttivo. E’ una stella che sta per “morire” e che si trasformerà probabilmente in nana bianca. Come tutte le sue compagne di sventura (o di ventura?) ha già iniziato la fase di espulsione di massa che creerà il bellissimo fuoco d’artificio della nebulosa planetaria.

Un’occasione molto ghiotta che gli astronomi non potevano lasciarsi scappare. Oltretutto, CW Leo, che dista 450 anni luce da noi, fa di tutto per farsi notare, dato che se noi avessimo occhi in grado di vedere nell’infrarosso, la vedremmo come la stella più luminosa del cielo. Farsi notare sì, ma giocando a nascondino…

Ciò che si vede è una nebulosità in cui la polvere la fa da padrona e che ha permesso di formulare modelli evolutivi sempre più complicati e diversi tra loro. Zone più luminose appaiono e scompaiono e la stella “morente”, ma estremamente scherzosa, sembra dire: “Dove sono? Trovami se ci riesci?”.

A volte sembrava essere stata identificata in una certa zona, ma ecco che quella zona perdeva tutte le sue caratteristiche e la macchia si trasferiva da un’altra parte. Quante macchie di luce ha mostrato e quante volte ha cambiato completamente lo scenario… Ogni volta si creava un modello che finiva rapidamente nel dimenticatoio. La letteratura su questa stella aumentava come aumentavano le teorie a riguardo. Sembrava quasi di sentirla ridere sotto i suoi baffi … magnetici.

“Ma, insomma, sei una stella che sta per morire… un po’ di serietà, accidenti!”. Ci voleva un giovane per comprendere che CW Leo si stava divertendo un mondo alla faccia nostra. L’ha seguita attentamente per otto anni e si è accorto che tutto ciò che si era ipotizzato fino a quel momento era completamente sbagliato. Nessuna di quelle macchie, che si spostavano come UFO nel cielo, conteneva la stella. Lei rimaneva nascosta all’interno della sua polvere, impenetrabile perfino agli infrarossi. Lo studente ha utilizzato sia le immagini riprese direttamente dai telescopi sia le occultazioni della stella da parte degli anelli di Saturno viste da Cassini. Le espulsioni di materia e la loro distribuzione aveva ingannato tutti fino ad allora. Bisognava prenderne atto e chinare la testa.

Nel giro di otto anni, la stella (o meglio ciò che ha voluto mostrarci) ha cambiato drasticamente posizione e struttura. Se non è un gioco questo…Fonte: Paul Stewart and Peter Tuthill, University of Sydney.
Nel giro di otto anni, la stella (o meglio ciò che ha voluto mostrarci) ha cambiato drasticamente posizione e struttura. Se non è un gioco questo…Fonte: Paul Stewart and Peter Tuthill, University of Sydney.

CW Leo li aveva presi tutti in giro. Chi era riuscito ad arrivare alla soluzione era un giovane, forse ancora abbastanza vicino alla visione infantile della vita per comprendere lo spirito di una stella che solo il nostro modo di pensare giudica vecchia e, quindi, triste e apatica. Prima o poi comparirà e si mostrerà, facendoci capire tutto. Smetterà di giocare e ci fornirà una bellissima cronistoria degli ultimi anni di vita di una supergigante rossa.

Avete visto? Ci sono caduto di nuovo… ma se penso a CW Leo mi sembra di vedere il suo enorme faccione rosso che si diverte a sparare nebulosità a casaccio, rimanendo nascosta e ridendo come una matta…

Articolo originario QUI

4 commenti

  1. Mario Fiori

    Caro Enzo, fai bene a personificare le componenti dell'Universo, d'altra parte chi crediamo di essere noi piccoli microbi che ci diamo un sacco di arie difronte a questi fantastici...come chiamarli...cosi? Semplicemente oggetti? Verrebbero veramente sminuiti nella loro grandezza e quindi devono essere appunto ...esseri; inoltre proprio quì li identifichiamo come Attori...dell'Infinito Teatro dell'Universo.

  2. grazie per la comprensione!!! :wink:

  3. Daniela

    A proposito di enormi faccioni rossi...
    Il commento non è un granché (dà per scontato che il gruppo di galassie sia dominato dal "prezzemolo" cosmico) ma l'immagine è spettacolare e mette di buon umore!
    http://apod.nasa.gov/apod/ap151127.html

    E, visto che le immagini che ci regala Hubble sono come le ciliegie, non possiamo perderci la collisione tra galassie di oggi (anche in questo caso l'unica nota stonata è il commento che la descrive come una danza di morte... non è, invece, più probabile che questo balletto possa innescare nuove nascite stellari? O sbaglio?!)
    http://apod.nasa.gov/apod/ap151209.html

  4. cara Dani,
    dici bene... A parte il solito prezzemolo (ormai è diventata come la rucola sulla tagliata...) sono pienamente d'accordo che parlare di morte quando si è vicini a una trasformazione che può essere estremamente carica di nuove vite, sembra proprio un controsenso. Che vuoi... l'uomo vede la morte ovunque e ha una visione limitata della vita. :wink:

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