Categorie: Astronomia Elementare Matematica
Tags: 18 pezzi Apollonio di Perga deferenti epicicli Pappo Pippo pizza quiz soluzione
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:3
Soluzione del quiz sulla pizza: come usare l’idea di Apollonio per uno scopo gastronomico **
QUI il testo del quiz
Una pizza dai tagli flessuosi e curvilinei che Maurizio ha gustato fino in fondo. Noi cerchiamo di darle anche un risvolto astronomico e non solo g-astronomico, richiamando addirittura Apollonio di Perga e i sui epicicli.
La nostra pizza richiama uno dei grandi astronomi greci: Apollonio di Perga. Sicuramente un genio, ma anche una specie di “assassino” della dinamica planetaria. E’ stato lui a introdurre il deferente (orbita circolare) descritto dal centro di un’altra orbita più piccola, sempre circolare (epiciclo), che viene descritta da un pianeta (Fig. 1).
![Figura 1](http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/wp-content/uploads/2018/03/pizzamau1.png)
Idea meravigliosa che riesce a spiegare piuttosto bene gli stani movimenti dei pianeti visti dalla Terra (supposta fissa) e la loro luminosità variabile: un moto "quasi" ellittico ottenuto attraverso la combinazione di moti circolari. Sappiamo quanti secoli ci siano voluti per distruggere questa splendida approssimazione (ne abbiamo parlato QUI e QUI), fatta sua e migliorata da Tolomeo e –purtroppo- presa come un dogma dalla chiesa, e quanto terrore abbia creato il cercare di smontarla. I nostri Pippo e Pappo la usano solo per tagliare una pizza… glielo possiamo concedere!
Bene… consideriamo la Fig. 2.
![Figura 3](http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/wp-content/uploads/2018/03/pizzamau3.png)
Il deferente è la pizza e la teglia è l’epiciclo. Una configurazione un po’ particolare, dato che l’epiciclo ha lo stesso raggio del deferente e non vi è niente che si muove su di lui. O, meglio,si muove -saltuariamente e per brevi tratti, un pianeta-coltello.
Poco importa, dato che noi vogliamo che la teglia acquisti posizioni particolari rispetto alla pizza… ops... deferente. Sia O il centro della pizza (magari basta un bel cappero per segnalarlo). Facciamo coincidere il centro della teglia (forato) con A, sul bordo della pizza. Pippo tiene ferma la teglia e Pappo usa il coltello speciale per segnare la pizza lungo il tratto OF. Si sposta la teglia lungo il suo deferente-pizza fino a che il suo centro cada in B. Posizione facile da ottenere dato che in quella posizione la teglia deve passare da A e O. Altro segno ben marcato da O ad A e il primo “sesto” di pizza è stato segnato (AOF). Con grande abilità e sicurezza l’epiciclo viene portato in basso in modo da passare per O e D e si segna il tratto OB. E via dicendo come mostrato in Fig. 3.
![pizzamau2](http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/wp-content/uploads/2018/03/pizzamau2.png)
Per proseguire con i tagli, basta ora considerare come deferente la teglia nella posizione in cui il suo centro è A (basta tracciarlo con la matita) e come epiciclo la teglia vera e propria (segnata in azzurro), il cui centro si sposta da M' verso M, percorrendo il deferente di centro A. Con il metro da sarta piegabile è facile determinare il punto di mezzo M del primo “sesto” di pizza e tracciare con il coltello il segno AM azzurro. Il sesto si è trasformato in due dodicesimi.
L’operazione non viene, però, conclusa, dato che giungono i sei inaspettati amici. Poco male! Basta dividere in tre parti uguali l’arco OF (OP, PQ e QF) e il sesto di pizza AOF si divide in tre diciottesimi, lasciando sempre solo un pezzo con il bordo, come mostrato in Fig. 4.
![Figura 4](http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/wp-content/uploads/2018/03/pizzamau4.png)
Per vedere il risultato finale, preferisco utilizzare la più rozza, ma appetitosa immagine mostrata da Maurizio nei commenti (Fig. 5)
![Figura 5](http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/wp-content/uploads/2018/03/pizzamau.jpg)
Notiamo che potevamo ottenere anche 24 o 30 pezzi di pizza, tutti perfettamente uguali, anche se sarebbero diventati sottilissimi…
3 commenti
Caro Enzo, mentre tu pubblicavi la tua soluzione , che ora leggeremo tutti deferenti, io e quello sciagurato facevamo follie per disegnare questa pizza divisa in 18 parti.
Come vedi abbiamo fatto un buco nella teglia per avere una circonferenza adatta a contornare con 18 epiciclette il crostone roccioso del bordo.
Poi, con una semplice geometria casereccia, abbiamo diviso rigorosamente l'arco in tre parti uguali (angoli di 20° - linee verdi). I tagli blu sono relativi a un sesto di pizza, basta ripeterli.
Ciao da Cuneo
Datemi una cicloide e vi solleverò Cuneo e Provincia... Mirabile intuizione!!! E pensare che i pizzaioli non sanno ciò che potrebbero fare...
La mamma di Pappo e Pippo ha preteso che le comprassimo una teglia nuova.... Le donne !