31/03/19

Cambiamenti climatici: le “rane” non ci stanno (di Fiorentino Bevilacqua)

Ricevo da Fiorentino e pubblico molto volentieri.

L’avvenuta estinzione di molte specie di anfibi e la temuta estinzione di molte altre fra esse, sta al cambiamento climatico come quella dei dinosauri sta all’asteroide caduto a Chicxulub. Sembra, infatti, che i dinosauri fossero già in difficoltà quando l’asteroide, cadendo sulla Terra, dette il colpo di acceleratore finale ad un processo già iniziato (QUI ).

Per le “rane”, gli anfibi in realtà, starebbe accadendo qualcosa di simile: sono già in forte crisi per cause biologiche indotte dall’uomo; l’aumento della temperatura atmosferica (minimo solare permettendo), il “cambiamento climatico”, potrà dare il colpo finale.

Niente di nuovo sotto il sole…

Sta di fatto però, che un'intera classe di vertebrati si “sfila” dalla logica adombrata da qualcuno, secondo la quale la sesta estinzione di massa sarebbe causata dai soli cambiamenti climatici (ne abbiamo parlato QUI).

Gli anfibi, infatti, stanno perdendo molte specie a causa di un fungo patogeno originario dell’Asia e
diffusosi, grazie all’uomo, in tutto il mondo (come si legge nell’articolo).
Secondo Scheele, il coordinatore dello studio , "Le malattie altamente virulente della fauna selvatica, tra
cui la chitridiomicosi, stanno contribuendo alla sesta estinzione di massa della Terra".

Ritorna, quindi, la I (I= Invasive: specie invasive e diffusione di nuovi agenti patogeni) del modello HIPPO di
E.O.Wilson [Wilson E.O. (2010) The diversity of life, Harvard University Press, Cambridge (MA)] quale
fattore responsabile, nel caso degli anfibi, della perdita di 90 specie di anfibi e del declino demografico di
altre 500 in appena 50 anni.

Fiorentino Bevilacqua

Articolo originale QUI.

 

Aggiungo io: "Mettersi d'accordo e non mischiare capre con cavoli? Non sarebbe meglio?". Quante ne sentiremo ancora di bufale, di previsioni ritirate e cambiate drasticamente, di neve che un po' deve aumentare  e un po' no, di un Italia distrutta dalla siccità (nel Nord) e dalla pioggia (nel Sud) in modo che i prezzi dell'agricoltura possano salire in ogni modo, di auto elettriche che prendono l'energia da una fata turchina e che si possono caricare in qualsiasi villa con parco, garage e tanti quattrini all'estero, ecc,. ecc.

 

Questo articolo è stato inserito nella sezione dell'archivio dedicata al clima e al riscaldamento globale, nella quale troverete una selezione di articoli sull'argomento e le motivazioni della nostra impostazione critica a riguardo.

4 commenti

  1. Io, personalmente, ho molti dubbi che i dinosauri fossero in crisi prima dell'impatto. Ritengo, invece, che il drastico cambiamento dovuto all'impatto sia stato tropo drastico per permettere ai dinosauri di adattarsi. Parliamoci chiaro, gli uomini hanno già subito, come tutti gli animali odierni, dei cambiamenti climatici molto notevoli, eppure si sono adattati in qualche modo. Ciò che può fare l'uomo per variare il clima è decisamente più blando di quello (e nemmeno sappiamo ancora se ci riesce davvero) che la natura gli ha fatto sopportare e che gli farà sopportare. Ma tutto ciò poco cambia il discorso: si è usato un virus naturale per scaricare la colpa sul solito trito e ritrito riscaldamento globale. Pensiamo, invece, come il mondo di oggi sta cambiando i cervelli degli uomini... quella sì che è una catastrofe violenta che potrà veramente farlo soccombere.

    E poi, cerchiamo di riflettere a fondo: una cosa è l'inquinamento che non ci fa respirare o che fa ingoiare plastica ai pesci e un'altra cosa è un cambiamento climatico di ridicola entità. Quando il Sahara era verdeggiante era abitato, mentre la Siberia era solo ghiaccio. Quando il Sahara sarà veramente secco si abiterà in Siberia. Una cosa del tutto naturale  che non può portare alla frase completamente idiota che ci viene propinata: l'uomo sta uccidendo la Terra. No, assolutamente no... questa è la più colossale bufala mai inventata. Al limite, con la perdita della ragione e con l'inquinamento VERO potrà distruggere se stesso e qualche altra specie, ma la VITA continuerà a sopravvivere e ancora di più il pianeta!

    Caro uomo, scendi dal tuo trono e ritorna a capire che sei un animale, tecnologico magari, ma sempre uno dei tantissimi animali. E la Terra ne ha visti tanti scomparire e poi rifiorire...

  2. Mario Fiori

    Tecnologico appunto caro Enzo, troppo e senza remore ma non per i cambiamenti climatici , ma perchè stà perdendo il controlo di se stesso l'uomo, il controllo della ragione , dello sviluppo dell'intelligenza e dell'umiltà.

  3. Gianfranco28/08/16

    È da molto tempo che i funghi ne combinano sulla terraferma.

    Basta andare a vedere La fine dell'Ordoviciano su Wikipedia, comprendente una serie di estinzioni di massa.

    Estinzioni con genesi piuttosto complessa e una elevata serie di concause, non ultima l’arrivo della flora sulle terre emerse.

  4. Gianni Bolzonella

    Franco Battaglia: il riscaldamento globale non è causato dall’uomo?
    Maurizio Blondet 2 Aprile 2019
    Eliseo Bertolasi
    Nelle ultime settimane il tema del “riscaldamento globale” è entrato di forza nel dibattito pubblico occidentale assumendo addirittura connotazioni di “emergenza” planetaria.

    Sputnik Italia ha raggiunto il professor Franco Battaglia, docente di Chimica Fisica all’Università di Modena, autore di numerose pubblicazioni, che attraverso analisi tende a smontare la teoria ampiamente diffusa del “riscaldamento globale”...

     

    Un articolo di uno studioso che leggo spesso su FB. Chi vuole lo legga su MaurizioBlondet& friends

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