26/01/19

La sesta estinzione di massa e il clima (di Fiorentino Bevilacqua)

Dedicato a chi vuole farsi una propria idea sulla problematica dei cambiamenti climatici, questo articolo è stato scritto dal nostro amico Fiorentino (ricordate le sue "Domande su Giordano Bruno"?) e mette a confronto uno studio serio sulle cause della sesta estinzione di massa (attualmente in corso) con l’utilizzo fattone da un noto divulgatore.

Dedicato anche al nostro Enzone (che, al momento della pubblicazione, non ne sa niente perché Fiorentino ha voluto fargli una sorpresa), vi offriamo questo fulgido esempio di divulgazione affinché ne traiate stimolo per leggere sempre fonti diverse sullo stesso argomento e... pensare, pensare, pensare! Daniela

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Questa la ricerca scientifica La sesta estinzione di massa (di Telmo Pievani)

Questo l'articolo divulgativo che ne parla Benvenuti nella sesta estinzione di massa (di Luca Mercalli)

A seguire il commento del nostro amico-lettore:

 

Nel corso degli ultimi 500 milioni di anni, si sono verificate ben cinque estinzioni di massa, le cosiddette Big Five.

Si tratta di periodi geologicamente molto brevi, nel corso dei quali si ha una grande perdita di biodiversità, con scomparsa di un grande numero di specie.

estinzioni_massa[1]

Già nel 2003, un grande esperto di biodiversità, Edward O. Wilson, aveva stimato in 30.000 il numero di specie che, attualmente, si estinguono ogni anno1.

Altre stime parlano di 11.000-58.000 specie perse annualmente.

Che sia una vera e propria estinzione di massa, la sesta a partire dall’Ordoviciano2, o una più contenuta “defaunazione dell’Antropocene”3, resta da stabilire quali ne siano le cause.

<<Seguendo il modello del team di Gerta Keller di Princeton, riguardo i molteplici fattori convergenti che causarono l’estinzione alla fine del Cretaceo, una teoria per le estinzioni di massa si basa sull’idea che questi eventi macroevolutivi potrebbero essere non prodotti da una sola causa catastrofica, ma da un mix di condizioni diverse e simultanee (*). Secondo tali modelli un’estinzione di massa avviene quando vi è una sinergia tra eventi non usuali>>4; si veda il modello HIPPO, proposto da E.O.Wilson5, recentemente modificato in HIPPOC.

Tutto ciò premesso, mi è balzato agli occhi (pur non essendo io un esperto della materia) l’articolo, apparso sul numero di dicembre gennaio del magazine bio’s, edito dall’Ordine Nazionale dei Biologi, dal titolo Il clima. Benvenuti nella sesta estinzione di massa, di Luca Mercalli.

Il titolo, e il breve riassunto dell’articolo in cui si parla di Accordi di Parigi disattesi, sembrano legare la sesta estinzione di massa ad una sola causa, in contrasto con quanto previsto dai modelli degli specialisti del “settore vita”: il cambiamento climatico.

Nel corpo dell’articolo, per la verità, si può leggere … <<tra pressioni climatiche e delle altre attività umane (*) ormai sappiamo di essere entrati nella “sesta estinzione di massa” della storia geologica planetaria>> in parte così smentendo titolo e “abstract”. Subito dopo, però, si legge << E questo è soltanto un effetto dell’aumento di temperatura di circa 1,5 °C registrato in Italia nell’ultimo secolo…>> (!?), il che sembra riportare tutta la questione della perdita di biodiversità all’aumento della temperatura (a sua volta attribuita, nello stesso articolo, alle emissioni di <<CO2 fossile>> ) <<individuato già nel 1896 [..] e poi successivamente sempre confermato fino ai consensi scientifici sanciti (*) dai rapporti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change>>.

Titolo, riassunto e corpo dell’articolo sembrano, quindi, sostenere, suggerire la tesi della responsabilità del cambiamento climatico quale unica causa della sesta estinzione di massa. Ma lo studio delle possibili cause è molto più complesso di quanto viene riportato nell’articolo di Mercalli.

Un po’ come quando sentiamo dire o leggiamo che (per esempio) … “le temperature di luglio sono le più alte mai registrate” suggerendo ad un lettore superficiale, perché poco interessato all’argomento, che a luglio del tal anno ci sono state le temperature più alte di sempre. La parola su cui soffermarsi, per non travisare il contenuto della frase, è “registrate”: da quando stiamo registrando le temperature? Cento, centocinquanta anni!? Allora vuol dire che a luglio dell’anno in questione, si è registrata la temperatura più alta degli ultimi 100-150 anni, ridimensionando di molto la cosa e riconducendola nell’alveo corretto riportato negli studi (non “negazionisti”, ma semplicemente scientifici di altro segno) riassunti nei grafici riportati nel sito di Pierre L. Gosselin6.

Dunque: un esempio, forse, di comunicazione non proprio precisissima della scienza al grande pubblico o, quanto meno, al pubblico non specializzato.

Nell’articolo, oltretutto, legando l’aumento della temperatura ad una sola causa, l’emissione di CO2 fossile di cui si asserisce il <<continuo aumento di circa 2-3 ppm all’anno>>, discende che <<gli scenari che abbiamo di fronte sono tutti volti al riscaldamento>>. Anche su questo (responsabilità, aumento continuo e scenari futuri) c’è chi, sfidando il rischio di vedersi affibbiare la taccia mediatica di “negazionista”, la “pensa”, dati scientifici alla mano, in maniera opposta.

Vorremmo soltanto che, sui media, questi ultimi avessero lo stesso spazio degli ortodossi, canonici sostenitori mediatici della CO2 e del riscaldamento mai così rapido o mai avvenuto prima d’ora.

(Fiorentino Bevilacqua)

 

(*) Il grassetto è mio

 

  1. Wilson E.O., The future of life, Vintage, New York 2003.
  2. http://pikaia.eu/la-sesta-estinzione-di-massa-e-in-atto-e-i-mammiferi-sono-le-prime-vittime/
  3. Dirzo R. et al., Defaunation in the Anthropocene, in Science, 345, 2014, pp. 401-406
  4. https://www.montagneinrete.it/uploads/tx_gorillary/la-sesta-estinzione-di-massa_1506337603.pdf
  5. Wilson E.O. (2010) The diversity of life, Harvard University Press, Cambridge (MA).
  6. http://notrickszone.com/climate-scandals/

 

 

Questo articolo è stato inserito nella sezione dell'archivio dedicata al clima e al riscaldamento globale, nella quale troverete una selezione di articoli sull'argomento e le motivazioni della nostra impostazione critica a riguardo.

 

 

18 commenti

  1. Maurizio Bernardi

    Bentornato Fiorentino, E' sempre un piacere leggerti.

    Non ci resta che sperare in una estinzione di massa dedicata alla specie "esperti del clima", che li spazzi via una volta per tutte.  Magari  se gli aumentiamo  un po' la CO2... o forse è meglio il CO?

  2. caro Fiore,

    per un laureato (forse) in agronomia è una cosa da ridere, passare dall'essere climatologo a essere anche biologo. L'Italia è il paese dei tuttologi. Mi ricordo che una volta era stato anche invitato a parlare di collisioni tra Terra e asteroidi e si era ben guardato dal rifiutare... Vedo, inoltre, che di "chicche" l'articolo ne è pieno...

    E poi basta guardare la sua bibliografia scientifica (riviste con referee) per rendersi conto dell' importanza della sua voce "scientifica".  Quale sarà la vera ragione di tutto ciò? E pensare che quando si limitava a far girare programmi già preparati per fare le previsioni del tempo era uno dei migliori. Il gatto che si fa tigre?

    Grazie Fiore per non farmi sentire troppo solo in questa battaglia che mira solo a un dibattito serio e scientifico con l'esclusione di chi non ha la preparazione (per loro ci sono già i talk show del pomeriggio televisivo...)

  3. Fiorentino Bevilacqua

    ...mi sembra di ricordare che il legame fra CO e il Fe dell'emoglobina, sia molto più stabile di quello fra quest'ultimo e CO2 / O2 …  :roll: 

  4. giovanni

    Io direi che state diventando davvero troppo noiosi a riguardo di questo argomento.

    La maggior parte dell'opinione scientifica, a riguardo di questo argomento, è fatta solo da stupidi scienziati che sono interessati solo ai soldi e non gli interessa nulla della loro moralità scientifica.

    Fortunatamente in questo blog, si riuniscono i luminari capaci di guardare oltre la maggior parte del popolo bue e degli scienziati bue.

    Ovviamente sono ironico, ma come consiglio vi direi di rendervi conto della strada che state prendendo

  5. Fiorentino Bevilacqua

    Grazie del consiglio, ma avrei una curiosità: agli altri, a quelli che l'anidride carbonica è stata per anni l'unica vera causa del riscaldamento globale poi, forse, prudentemente derubricato a cambiamento climatico, che consigli dai?

    È solo una curiosità.

     

  6. giovanni

    Sono solo un semplice lettore, assolutamente non mi va di entrare in polemica. Riconosco solo alcuni parametri che si ripetono nelle comunità internet "alternative"

    1) complottismo

    2) ironia e rabbia espositiva

    3) ripetitività

    4) riconoscersi come superiore alle masse (scientifiche e non)

    Comportamenti di questo tipo ne ho visti già molti in comunità penose (antivaccinisti, etc...). Questo blog è nettamente superiore, il professore Zappala è eccezionale dal punto di vista divulgativo. Mi dispiace vederlo cadere in questo vortice.

    Ovviamente con questo chiudo e non risponderò più ad alcun messaggio. Il quinto punto sarebbe violenza verbale e attacchi personali ma non ci casco.

  7. Fiorentino Bevilacqua

    In linea generale, sempre, rispetto ogni posizione, che vorrei, però, fosse "aperta" e pronta al cambiamento di rotta, anche di 180 gradi. Essere lettori ( anch'io lo sono, anch'io non sono un esperto del clima) va benissimo anzi, è fondamentale: basta non avere paraocchi e idee precostituite. Fino al 2005 circa, anche io ero un convinto assertore del GW. Alcuni dati e alcuni articoli letti su riviste divulgative di astronomia, ma non solo, cominciarono a farmi dubitare e a convincermi poi, assieme ad altri dati, che le cose potevano spiegarsi anche diversamente. In fondo questo è il modo di procedere della scienza. La fede (che io rispetto quando rivolta a determinate .. cose) in questi ambiti non è una cosa che dà frutti. Non amo i complotti e credo di poter dire che mai ho complottato. Sono, in cambio, dispostissimo a cambiare idea, anche di quelle fondamentali (e più volte l'ho fatto nella mia vita), purché mi si dia modo e ragioni concrete per poterlo fare. Sbaglio, anche.

  8. Del fatto che tu non risponda più caro Giovanni me ne farò una ragione. Tuttavia, per gli altri complottisti che seguono questo blog dovrei aggiungere qualcosetta:

    1.  chiamare complotto una serie enorme di articoli pubblicati sulle maggiori riviste con referee (tempo fa ho dato il sito dove trovarle tutte) è segno di ignoranza (nel senso di non conoscere) e di scarsa volontà di voler avere un quadro completo della faccenda. Credere senza sapere il perché...
    2. l'ironia è una gran dote e la rabbia espositiva, se mai esiste, è nell'altro versante. Lo sai che alla BBC hanno vietato di partecipare ai dibattiti sul cima a chi non crede della verità assoluta della CO2? Ti ricorda magari l'inquisizione? E cosa vuol dire truccare i dati come si legge benissimo nelle mail del climategate che tu conoscerai benissimo?
    3. Non ti sei mai accorto che in tutti i TG, e programmi semi divulgativi tipi Geo o simili ogni pezzo finisce sempre con "per colpa dei cambiamenti climatici"? Sia che piova, sia che faccia freddo (ad Asti abbiamo avuto ormai più di un mese con temperature negative di notte... ma non ho mai detto che è colpa del GC!), sia che non piova o ci siano 40°, l'unica frase conclusiva è sempre la stessa. E tu li chiami scienziati seri?
    4. La massa ha bisogno di aver paura per pagare in silenzio. E' sempre stato così, fin dai tempi in cui ti facevano pagare l'ingresso in paradiso... Per caso hai mai letto Orwell? Il prof. Zappalà sì e molto altro a riguardo e non cade in nessun vortice e non ha paura, soprattutto del GW visto che nessuna delle previsioni terroristiche di Al Gore e soci si è ancora verificata. E gli hanno pure dato un nobel....
    5. Quel tipo di dibattito qui non lo troverai mai... se ti piace vallo a cercare in un forum pro GW o ecoterrorista.

    Aggiungo:

    6. Addio...

  9. Andrea I.

    Il confronto e lo scambiarsi punti di vista deve essere una attivitá costruttiva e mai un conflitto....su questo blog mi pare sia sempre stato cosí.

    Caro Giovanni, se non vuoi confrontarti ed argomentare il tuo punto di vista, perché mai ti prendi la briga di commentare?

    Non vederlo come un attacco, ma come un tentativo di cercare di ragionare assieme.

    Enzo é sempre stato disponibile a ragionare e a sgarbugliare il pensiero di qualsiasi persona che voglia impegnarsi in un dialogo sincero (e io ne so qualcosa, con le atrocitá che ha partorito la mia testa!) e sarebbe un peccato non aprofittare delle sue competenze e non ricompensare la sua gentilezza nel condividerle con la nostra partecipazione.

    Quanti altri personaggi del suo calibro conosci, disposti a fare quello che fa lui? Questo gia dovrebbe farti riflettere.

    Comunque...non inalberiamoci e evitiamo di classificarci in una o l'altra categoria, che il confronto é l'evoluzione del pensiero e magari tra 5 minuti potremmo tutti avere punti di vista differenti :mrgreen:

  10. Daniela

    Grazie Andrea, parole d'oro!

    Enzo non si tira mai indietro quando si tratta di argomentare le sue posizioni, e anche Giovanni, che commenta poco, ma lo segue dai tempi di astronomia.com (che si tiene ben stretti i suoi quasi mille articoli, compresi quelli sul riscaldamento globale) dovrebbe saperlo. Come dovrebbe sapere che gli sale un po' il nervoso quando si sente accusare di complottismo e paragonare a gentaglia che semplicemente nega l'evidenza (i no-vax, tanto per fare un esempio a caso).

    Si può essere o non essere d'accordo con lui (anch'io a volte non lo sono e ci scorniamo allegramente e affettuosamente, mantenendo il massimo rispetto reciproco, e quelle volte che sono riuscita a fargli cambiare idea mi ha pure ringraziata), ma di sicuro, se lo si conosce, non lo si può accusare di prendere posizioni non ragionate o solo per motivi che abbiano poco a che fare con la Scienza.

    Non dimentichiamoci mai che ha fatto ricerca attiva per oltre 40 anni e ha vissuto sulla propria pelle scelte prese da istituzioni e riviste blasonate per motivi che con la Scienza (quella con la S maiuscola che ama lui) poco avevano a che fare. Conosce bene certi meccanismi che noi non addetti ai lavori neanche immaginiamo...

    Guarda la materia oscura: sono anni che la mette in dubbio per il modo poco galileiano in cui viene cercata e, finalmente, la problematica sta venendo fuori...

    http://www.lescienze.it/archivio/articoli/2018/12/04/news/la_fine_della_materia_oscura-4211608/

  11. Frank

    Dopo aver letto l'articolo di Fiorentino mi ero detto "ormai è come sparare sulla croce rossa" e mi sono limitato a sorridere. Adesso leggo questi commenti e come faccio a non intervenire???? Non mi riferisco a Giovanni che è libero di pensarla come vuole e anche di lanciare il sasso e poi scappare ma a tutta la serie sul clima che ormai è una commedia da prendere sul ridere e metto pure io un link abbastanza fresco, dove vale la pena di leggere l'introduzione all'articolo, un vero esempio di scientificità e divulgazione degno di grandi risate e se poi ancora non siete stramazzati al suolo per il ridere potete provare a leggere il resto. Non mi assumo responsabilità per le conseguenze fisiche dovute a quanto "ridoletto".

    http://www.lescienze.it/news/2019/01/17/news/aumento_temperatura_calore_oceani_espamsione_termica-4260088/

     

  12. Guido

    Buongiorno. Indicare una singola e ben precisa causa per le estinzioni di massa (sesta compresa, che davvero sia in atto o meno, e su questo penso che vado dato ampio spazio al dubbio, non foss'altro perchè stiamo paragonando un evento che tentiamo di descrivere con dati  non paragonabili a quelli disponibili per le altre 5 precedenti) è proprio il punto più debole. In ogni caso, se così fosse, avremmo una estinzione di massa sostanzialmente diversa dalle precedenti, il che renderebbe il panorama ancora più incerto (ma senz'altro ancor più interessante).

    Naturalmente tutto può essere e devono essere i dati a parlare e, soprattutto, a ripetere. Tuttavia che fenomeni di grande complessità (come l'evoluzione e i suoi meccanismi) e di estesa pertinenza temporale possano essere radicalmente influenzati dalla fluttuazione di singoli fattori molto specifici sembra al momento non allineata con le evidenze osservative che invece guardano più che altro a concause di diversa natura

  13. Daniela

    Ma soprattutto, Guido, il lavoro originale parla di una serie di fattori e mette tutti i punti interrogativi del caso: è l'articolo "divulgativo" che lo piega al dogma del riscaldamento globale.

    Come dice Frank, è inutile commentare, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa... comunque l'articolo del nostro amico Fiorentino non vuole convincere nessuno a schierarsi da una parte o dall'altra, ma solo mettere in guardia dal dare troppo credito a certe "fonti" senza prima controllare.

    Leggere l'articolo originale e quello divulgativo per credere... li ho inseriti nel nostro archivio, così siamo certi che saranno sempre rintracciabili.

     

     

  14. Mario Fiori

    Cari tutti ciò che non si vuole proprio capire è che devono essere sentite tutte le campane e devono essere valutate tutte le variabili confrontando con metodo Scientifico.

    Non lo si capisce? A mio parere non lo si vuole capire , basta vedere l'articolo evidenziato da Frank con tutte le risate che possiamo farci, basta appunto vedere come in tutte le trasmissioni il conduttore di turno non può non esimirsi dal concludere con i "benedetti" "cambiamenti climatici". Insomma a mio parere il "complotto " è proprio questo: il complotto dei soliti noti, farfallini e non, che sostengono i grandi interessi economici che ci sono dietro , alcuni probabilmente anche non rendendosene conto ed altri in cattiva fede.

    Caro Giovanni ti vorrei dire che dovresti restare ed interloquire serenamente portando dati specifici e chiari come hanno fatto e fanno Enzo, Daniela, Fiorentino et altri. Niente è escluso perchè lo studio Scientifico del clima va' approfondito, seguito e confrontato, in modo serio ,però, facendo apparire anche grandi e buone ricerche non proprio filo Al Gore.

  15. Massimo

    Sono molto confuso riguardo l'argomento del cambiamento climatico e dei suoi effetti e ringrazio i vostri interventi che hanno un contenuto scientifico e non solo clamorosi proclami ad effetto. Resto comunque molto confuso e non capisco se allora tutti gli sforzi collettivi e individuali per cercare di contenere il consumo energetico in particolare delle fonti fossili abbiano un senso o meno.

  16. Daniela

    Al di là della problematica dei cambiamenti climatici che, a nostro modesto parere, sono imputabili all'azione del Sole e a molti altri fattori naturali che dovremmo studiare meglio anziché accanirsi contro la CO2, contenere i consumi energetici, caro Massimo, non può che essere cosa buona e giusta, sempre e comunque.

    :wink:

  17. Frank

    Ciao massimo, capisco la tua confusione ma qui troverai un sacco di informazioni al riguardo e mi sa che ti si prepara un bel mal di testa se vuoi andare a fondo. Posso solo suggerirti di provare a leggere tutto quel che puoi, link compresi, poi prova a farti una tua idea cercando di sgombrare la mente dai "sentito dire" e soprattutto da quel che riportano i media sia in un senso che raramente nell'altro. Come detto sopra da Daniela il risparmio energetico è sempre una buona cosa ma voglio girarla da un'altro punto di vista, diciamo che lo spreco energetico è sbagliato almeno fino a quando l'energia sarà una risorsa limitata e la sua produzione dannosa per l'ambiente. Mantieni comunque distinti consumo energetico e climatologia per comprendere il supposto punto di contatto occorre aver capito le due cose distinte.

  18. Mauro

    Da diverso tempo sostengo che il GW sia una trovata politica e di puro marketing.

    Se veramente fossimo così in pericolo perchè non costringono la popolazione ad acquistare prodotti "green" (auto elettriche, ecc...) le fonti rinnovabili dovrebbero spuntare come funghi ed essere realmente incentivate. Invece tutti questi prodotti hanno un costo elevato che finiscono nelle tasche di chi sostiene il GW e ci marciano sopra.

    Da quando ho scoperto questo blog finalmente vedo che non sono il solo a pensare che il riscaldamento globale sia una bella invenzione.

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