19/02/23

E se spegnessimo il Sole?

Questo articolo è stato inserito nella sezione dell'archivio dedicata al clima e al riscaldamento globale, nella quale troverete una selezione di articoli sull'argomento e le motivazioni della nostra impostazione critica a riguardo

 

Vorrei che questo articolo fosse di fantascienza e di serie B, oltretutto. Spero proprio che lo sarà, anche se -al momento- l'argomento viene preso  sul serio.

Prima di partire in quattro, vorrei ricordare come negli anni a cavallo tra i '60 e i '70 del secolo scorso le idee a riguardo del clima terrestre fossero decisamente "ostinate e contrarie" rispetto a quelle odierne. Si temeva, infatti, un periodo glaciale e si era seriamente (?) pensato a versare carbone sulle regioni polari (in particolare proprio sopra le terre vicine al Polo Nord) in modo da favorirne la fusione. Oggi, sembra un'idea pazzesca e "criminale", ma a quei tempi andava di moda. Ho anche scritto qualcosa di più preciso a riguardo, con tanto di titoli di giornali. In poche parole, si pensava di intervenire pesantemente sulle condizioni del nostro pianeta per controbattere un cambiamento climatico che non era considerato favorevole (a parte gli interessi economici in gioco, come sempre...). Se l'avessimo fatto, forse Greta  sarebbe  -oggi-  ancora più scontenta... Beh, si sa, le idee dell'uomo cambiano rapidamente e poco importa se si passa da bianco a nero senza alcuna riflessione.

Saltando di palo in frasca, ma non di molto, vorrei ricordare un mio vecchio racconto dal titolo Chi ha il pane non ha i denti che vi invito ad andare a (ri)leggere. In quel caso avevo voluto fare fantascienza di proposito, mischiata a una triste consapevolezza del poco rispetto che l'homo sapiens sta acquisendo nei confronti del Cosmo. A quei tempi non pensavo ancora al Sig. Musk, ma, in qualche modo, mi allacciavo all'indifferenza che oggi si sta mostrando verso i suoi satelliti, capaci di "rovinare" la visione del cielo buio, con i danni macroscopici sulla ricerca astrofisica d'avanguardia. Qualcuno potrebbe dire: "Poco male, basta usare telescopi spaziali o (e la cosa piacerebbe a Musk) andare sulla Luna e dedicare il nostro satellite, oltre che a svaghi miliardari, allo studio dell'Universo".

Ed eccoci a noi... l'articolo che riassumo volontariamente con poche parole, propone qualcosa di ancora più esaltante. E' ormai assodato che il riscaldamento globale ci sta portando a qualcosa di inaccettabile. Bene, rispondiamo alla grande, combattendo direttamente il nemico più subdolo: il Sole! Non sobbalzate sulla sedia e cercate di stare calmi. I raggi solari sono troppo forti e, dato che diminuire la CO2 sembra molto faticoso e poco redditizio, perché non intervenire direttamente su di esso? Ecco come fare: portare qualche chilogrammo di sabbia intorno al punto lagrangiano L1 e spargerlo tutt'attorno in modo da creare uno scudo sabbioso che oscuri parzialmente la luce solare. Anzi, si può fare anche di meglio e con minore spesa: utilizzare la Luna come deposito di sabbia e spargerla nello spazio nelle condizioni geometriche migliori.

I cinque punti lagrangiani nel sistema rotante dominato dalle due masse principali (pallina gialla e nera). QUI l'articolo completo.

Chissà perché ho il sospetto che il Sig. Musk preferisca la seconda opzione... Non voglio nemmeno accennare a un'opera tecnologica che cerca di contrastare la Natura stessa, senza valutare attentamente cosa potrebbe significare disperdere sabbia e vedere il nostro Sole velato da una nebbia volontaria.

Manipolare ciò che una stella fa da miliardi di anni e disperdere il suolo lunare nello Spazio: è questa la missione dell'uomo? Mamma mia che arroganza!

Articolo originale QUI

4 commenti

  1. Alberto Salvagno

    Quella che si dice fantascienza distopica. E pensare che per oscurare un po' il cielo basterebbe una guerra nucleare... se proprio non ci soccorre un bravo vulcano

  2. Matteo

    Con buona pace dei pannelli solari immagino :-)

  3. maurizio rovati

    Preferisco la Sfera di Dyson ... meglio abbondare 8)

  4. Alberto Salvagno

    Che poi le sfere di Dyson o ancora meglio i cervelli Matrioska, se ho ben capito, rendono le relative stelle invisibili così magari - ipotizzando la loro larga diffusione nell'universo a opera di civiltà molto più progredite di noi - risolviamo anche il problema della materia oscura

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