03/10/14

La pausa del GW compie 18 anni… Cento di questi giorni!

John Christy è professore di scienza atmosferica e direttore dell’ESSC (Earth System Science Center) all’Università dell’Alabama. Ha rilasciato recentemente alcune dichiarazioni molto ponderate, caute, ma piuttosto importanti. Un’analisi dei fatti veramente  esemplare. Un vero esempio da seguire. Su queste basi si dovrebbe svolgere SEMPRE il dibattito scientifico: umiltà e libertà.

Egli ha detto: “La temperatura della Terra è rimasta stabile, senza alcun segno di riscaldamento globale, da almeno 18 anni. Questo è un fatto inconfutabile e ci sono pochi commenti da fare a riguardo. Il “plateau” è evidente dai dati che io e Roy Spenser, ex scienziato della NASA, abbiamo compilato utilizzando i dati provenienti da 14 strumenti situati a bordo di vari satelliti destinati allo studio del clima terrestre”.

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Durante la sua intervista a CNSNews gli è stato chiesto come mai nessuno dei modelli climatici elaborati finora dall’IPCC abbia previsto questa fermata così lunga. Anzi, tutti erano certi di una continua salita della temperatura. Lo scienziato ha risposto: “Voi state  affrontando uno dei grandi temi della scienza: se un certo sistema è perfettamente compreso, si può prevedere il suo comportamento futuro. Il fatto che nessuno è riuscito a predire cosa è successo nei 18 anni appena conclusi significa soltanto che il sistema non era affatto compreso e che la strada da compiere per descrivere il clima è ancora molto lunga. Inoltre, le previsioni sono  tutte sbagliate nella stessa direzione. Ciò significa, senza ombra di dubbio, che anche la scienza utilizzata è distorta verso una sola direzione, ossia quella del surriscaldamento atmosferico”.

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Christy ha aggiunto: “Una strategia governativa, che colpisce milioni di americani, che si sia affidata a modelli climatici così scadenti e inaccurati è una strategia a dir poco “folle” (fool’s errand)”. Ha poi proseguito: “La nostra ignoranza sul sistema climatico è semplicemente enorme, e la nostra conoscenza non è certamente così solida e forte da permettere di delineare una strategia politica sul clima. Noi non sappiamo ancora quali siano i processi che lo governano. Come facciamo, perciò, a stabilire una linea d’azione che dice espressamente ‘ Io VOGLIO che il clima faccia questo e quello’ quando non sappiamo ancora perché il clima fa quello che fa? Un’azione politica deve avere una meta, uno scopo. Bene, se uno non sa come funziona un certo sistema non può nemmeno sapere come costringerlo ad andare verso un risultato prefissato. Questo è proprio il caso attuale, dato che nessuno dei modelli climatici usati è capace di dirci cosa può accadere nel futuro. Infatti, questi modelli hanno  sempre sbagliato fino ad adesso. E’, perciò, veramente pazzesco continuare a credere in questa strategia politica.”

Il professore ha poi notato: “Vi è ancora un forte convinzione che i gas “serra” debbano governare il clima e quando la convinzione diventa un vero atto di fede non si accetta più nemmeno l’evidenza dei fatti”. Christy ha detto che lui non ha alcuna sicurezza sul fatto che il riscaldamento sia finito o possa ricominciare nel futuro. Inoltre afferma: “Io sono un climatologo e ciò significa che io sto guidando una macchina guardando nello specchietto retrovisore e non davanti a me. Ne segue che non so assolutamente dove stiamo andando. Recenti previsioni dicono che El Nino (un fenomeno climatico periodico dell’Oceano Pacifico) potrebbe guidare la temperatura verso valori molto alti proprio quest’anno. In realtà vi è stato un grande impulso in ciò che si può chiamare un precursore de El Nino lo scorso maggio. Questo fatto potrebbe far realmente pensare a un El Nino molto forte. Tuttavia, l’impulso di acqua calda nell’oceano si è già dissolto velocemente. Sicuramente, perciò, non sarà simile a quello molto violento del 1997/98. Non penso proprio che si registreranno le temperature ipotizzate. Tuttavia, sapete molto bene che El Nino va e viene e nessuno può sapere quanto esattamente possa influire sulla reale temperatura anche su tempi scala di decenni”.

Christy ha poi controbattuto alle dichiarazioni di alcuni climatologi che asseriscono che i dati dei satelliti non mostrano un aumento di temperatura dato che il “mancato riscaldamento” è assorbito dagli oceani. Egli ha detto: “Perché questo abbia un senso sarebbe necessario una cambiamento nella velocità dei venti. Inoltre significherebbe che i modelli utilizzati finora non hanno tenuto in conto degli effetti oceanici e questo è un fatto ancora più grave. Una soluzione alternativa altrettanto plausibile  è che il calore non si sia mai trattenuto nel sistema climatico terrestre ma sia “fuggito” verso lo spazio”. Quasi una battuta ironica, che, tuttavia, dimostra bene lo stato dell'arte attuale. Si sa di non sapere. Se si vuole nascondere questo fatto incontrovertibile si possono solo fare danni ancora maggiori, imponendo strategie politiche basate solo su atti di fede.

Aggiungo... i finanziamenti degli ultimi trent'anni sarebbero dovuti andare a scienziati di questo tipo e saremmo -probabilmente- stati in grado, oggi, di poter capire qualcosa di più sul futuro clima terrestre. Le imposizioni politiche e mediatiche non hanno fatto che rallentare la conoscenza del clima, nascondendo dati importanti e mettendone in evidenza solo pochi (anche truccandoli), quelli che andavano nel verso giusto.

Grazie John per la lezione di modestia, di chiarezza e di vero spirito scientifico.

Articolo originario QUI

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10 commenti

  1. Mario Fiori

    Più che su atti di fede (errati ma già qualcosa e quindi diciamo "colposi") si sono basati su atti...di ...soldi...per le tasche di alcuni ( e quì siamo sicuramente sul "volontario" e forse qualcuno, ma pochissimi , sul "preterintenzionale" se va' bene).
    Scusami Enzo ma stamani mi sento un po' "avvocato penalista".
    Comunque qualcosa "eppur si muove" e adesso questo denaro si deve per forza muovere verso una ricerca seria che comprenda tutto, ma veramente tutto, per carità anche l'aspetto antropico, ma anche ben altro.
    Scusami Enzo ma qusta volta mi sento un po' ottimista, speriamo non troppo :mrgreen:

  2. gioyhofer

    Grande Christy... speriamo che stiano ad ascoltarlo, i dati parlano chiaro...

  3. Ottimo intervento e riflessioni molto caute. Dal mio punto di vista si saranno innescati del meccanismi di feedback che permettono al sistema di reagire alle modificazioni che abbiamo compiuto sull'atmosfera. Alcuni di questi sistemi li conosciamo bene e possiamo farli entrare nei nostri modelli, ma saranno quelli che non conosciamo affatto che li rendono ancora molto approssimativi e inaffidabili. Ad esempio abbiamo delle grandi lacune su quello che succede nell'esosfera, può darsi che anche a quei livelli succedano delle cose che producono un effetto sugli strati sottostanti, magari anche l'esposizione solare ha dei ruoli a noi ignoti.
    Riguardo alle emissioni, forse abbiamo sopravvalutato la forza dell'effetto serra in funzione delle quantità emesse, per cui ho i miei dubbi che soltanto riducendo le emissioni potremmo avere un qualche effetto sul clima, e questo stop del GW ne è la prova.
    Sulle rinnovabili sapete come la penso ma questo è un altro discorso! :)

  4. Eh sì, cari ragazzi... questo sarebbe il modo di affrontare i problemi più complessi. Se i meccanici celesti si fossero divisi su come risolvere il problema degli n-corpi e il caos, come oggi fanno climatologi e pseudo-climatologi non avremmo mai inserito un satellite in orbita...
    Le energie alternative sono tutta un'altra cosa, anche se un robusto filo finanziario le collega strettamente... :wink: ciao Marcuccio!!!! :-P

  5. adriano

    Finalmente qualcuno che parla molto chiaro senza peli sulla lingua, speriamo che la schiera di scienziati veri aumenti :-P Ancora ieri in televisione ho sentito delle castronerie immani sul riscaldamento globale :evil:

  6. luciano

    ma se poi si va a vedere non tanto la variazione del valore medio globale ma quello di alcune aree:

    https://mapsengine.google.com/gallery/mapviewer?id=zttWLnOPAlrs.kkYmLXweiLnI&hl=en

    segnatamente quelle artiche, il giudizio di merito potrebbe ( dovrebbe) cambiare, eccome!
    non è vero?

    luciano

  7. caro Luciano,
    il fatto stesso che le temperature variano da area ad area indica proprio che è una questione regolata dalle correnti oceaniche e non dalla CO2 che si distribuisce dappertutto. Inoltre, la cartina parte dal 1960, mentre io ho parlato degli ultimi 18 anni. Infine, sappiamo che l'anno scorso il ghiaccio nell'artico è tornato a livelli di massimo che non si avevano da parecchi decenni... Purtroppo, scrivo già abbastanza sul GW e non posso proprio parlare solo di questo. Chi vuole cercare, però, può farlo ... ma non andando solo nei siti che sono sicuramente pro-GW. Internet è una meraviglia proprio perché permette di trovare i risultati anche di chi non la pensa come la TV...
    Se poi VOGLIAMO proprio che ci sia il WG (perché amiamo solo le catastrofi) liberi di farlo! Fatto sta che tutte le previsioni catastrofiche previste per il 2010 NON si sono assolutamente verificate. Torniamo a leggere cosa diceva l'IPCC ai tempi del "famoso" Nobel...

  8. e se lo dice Focus vuol dire che il GW è proprio alla frutta...
    Quando la nave affonda i topi scappano :mrgreen:

  9. luciano

    non voglio insistere più di tanto poichè non sono uno scienziato e nemmeno un climatologo, ma uno sguardo più attento ai numerosi grafici forniti da questo istituto penso meritino una maggiore considerazione:
    http://berkeleyearth.org/land-and-ocean-data
    anche perchè non vengono proposti ed usati per elaborare previsioni.
    intanto, e qui non c'è discussione, la temperatura si è innalzata molto repentinamente e, parrebbe, prevalentemente nell'emisfero settentrionale, la dove si è manifestato l'impressionante sviluppo dell'industria manifatturiera, l'aumento vertiginoso dei consumi e la crescita esponenziale della popolazione, mentre gli estensori di questo report escludono che l'effetto sia attribuibile alle emissioni vulcaniche.
    pur sapendo che i gas sono reciprocamente compenetrabili, possiamo escludere che le correnti atmosferiche non determinino una differenziazione della concentrazione di CO2 nella miscela aria tra i due emisferi?
    http://earth.nullschool.net/#current/wind/surface/level/orthographic=-10.59,5.45,386

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