03/02/15

Infanticidi galattici! **

Torniamo su un argomento che abbiamo trattato varie volte. Mi riferisco a quello della morte vera o apparente delle galassie. E’ vera morte o è solo un sonno profondo? Sappiamo bene che il motore e cuore pulsante delle galassie è il buco nero centrale che le governa. E’ lui che può dare il via alla formazione stellare così come è sempre lui che può bloccarla per periodi di tempo più o meno lunghi. Spesso, è aiutato in quest’opera di controllo sia dal “vento” galattico presente negli ammassi, che è capace di trascinare via grandi quantità di gas cotto a puntino (anzi, raffreddato a puntino). Altre volte sono le stesse supernove che scaraventano lontano il gas. Infine, vi è anche lo scontro tra galassie che può innescare o fermare una produzione troppo elevata. Insomma, si può fare tutto e il contrario di tutto.

Normalmente, le galassie si dividono in due categorie: quelle blu e quelle rosse. Le prima indicano una formazione stellare molto attiva, le altre un momento di pausa che potrebbe anche essere definitivo. In genere il passaggio da blu a rosse avviene su tempi scala di miliardi di anni e si accompagna all’evoluzione di una struttura che nasce sempre molto vivace e che poi limita la propria frenesia creativa col passare del tempo. La nostra galassia è, ad esempio, in una fase molto tranquilla, dopo avere, sicuramente, avuto un’infanzia spericolata.

Fa, quindi, particolare impressione trovare galassie che dovrebbero essere nella loro infanzia già ridotte a stanchi anziani. In altre parole, è abbastanza triste vedere galassie rosse in un momento in cui dovrebbero essere blu. La domanda è: “L’arrossamento delle galassie giovani è un episodio momentaneo o è proprio una svolta prematura e decisiva nella vita del bambino?”

Nuove osservazioni indicano che quest’ultima situazione può essere quella vera, o almeno può capitare. Come poterne essere sicuri? Facile. Basta osservarle e trovare vicine a loro il gas che è stato scaraventato via dalla galassia in modo definitivo. E questo è stato ottenuto in alcuni casi scelti tra le galassie rosse. L’immagine che segue ne mostra un esempio lampante. La galassia rossa, con il suo buco nero centrale, è accompagnata, a distanza relativamente vicina ma ormai incolmabile, da un ammasso di gas che è fuggito da lei. Niente gas, niente stelle. Non è un caso di pausa, ma un caso di effettiva morte, ossia di impossibilità di riprendere il gioco tipico dei bambini. L’evento drammatico deve essere successo da poco e in modo estremamente rapido.

L’immagine della galassia J0836, con il suo buco nero supermassiccio e la nube di gas espulsa. Fonte: The International Centre for Radio Astronomy Research
L’immagine della galassia J0836, con il suo buco nero supermassiccio e la nube di gas espulsa. Fonte: The International Centre for Radio Astronomy Research

Di chi è la colpa? Sicuramente potrebbe essere del buco nero. Una decisione che sembra molto amara e strana: una mamma, ancora in piena forma, che decide di non avere più figli! Potrebbe però dipendere da un incontro particolarmente negativo con un’altra galassia che ha letteralmente spogliato la prima, lasciandola senza materia prima. Tuttavia, questa seconda soluzione sembra poco probabile, dato che non si vedono intrusi nei paraggi.

Che dire? Non possiamo che accettare una scelta sicuramente ponderata del buco nero centrale. Tuttavia, io non penso che tutto sia finito lì. Qualche altra galassia, prima o poi, potrebbe portare nuovo materiale e la galassia morta da piccola avrebbe nuovi figli adottivi da far crescere. E poi perché non pensare che quegli ammassi di gas freddo e inerte non trovino da soli una nuova casa cosmica? Insomma, cerchiamo di non essere troppo disfattisti e pensiamo a quanto gas freddo, molto massiccio e praticamente invisibile, potrebbe esserci nell’Universo… alla faccia della materia oscura…

Articolo originale QUI

2 commenti

  1. Alvermag

    In geerale, pensando all'espulsione di gas galattici mi aspetto di vedere un alone di gas che circondi la galassia in modo più o meno omogeneo.

    In questo caso si ha una nube di gas ancora piuttosto compatta (almeno stando all'immagine) nonostante sia ormai fuori controllo da parte della gravità della galassia.
    Questo mi fa pensare ad una espulsione direzionale prodotta, presumibilmente, da un qualche evento catastrofico anzichè ad un lento, progressivo abbandono.

    Quale potrebbe essere, a tuo giudizio, il possibile (probabile) meccanismo di espulsione?

  2. Il rilascio, caro Alvy, deve essere rapido e, a mio modesto parere, il processo migliore è un getto del buco nero che ha scagliato il gas lontano. Tuttavia, anche gli strappi mareali sono piuttosto rapidi e coinvolgono regione ben delimitate di gas. Processi lenti e simmetrici sono molto meno plausibili...

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