17/04/15

Il “cannone” dei buchi neri è proprio il campo magnetico**

Questo articolo è stato inserito nella serie "L'Infinito Teatro dei Buchi Neri", che raccoglie in modo organico gli articoli più significativi sull'argomento.

 

ALMA sembra aver risolto un altro problema, la cui soluzione è stata da tempo ipotizzata ma mai provata direttamente. Stiamo parlando della formazione dei getti a velocità prossima a quella della luce che vengono sparati dai buchi neri galattici nello spazio grazie a “cannoni” magnetici. Tutto ciò capita in una zona estremamente delicata e misteriosa, molto vicina all’orizzonte degli eventi.

ALMA è riuscita finalmente a rilevare un intenso campo magnetico in prossimità dell’orizzonte degli eventi di un buco nero galattico. Il "cannone" per sparare i velocissimi getti è stato finalmente trovato.

I getti di plasma ad altissima velocità, che escono dalle zone polari in prossimità dei buchi neri galattici, hanno rappresentato per parecchio tempo un vero mistero. Essi esistono sicuramente e si conoscono anche bene le conseguenze che hanno sulla vita dell’intera galassia, ma il meccanismo in grado di spararli a tale velocità restava incompreso. O meglio, le ipotesi esistevano, ma le osservazioni non le confermavano.

L’idea fondamentale era l’esistenza di un campo magnetico intensissimo che potesse accelerare le particelle che cadevano verso il buco nero e le riuscisse a sparare lungo due direzioni polari opposte. Il problema era che questo campo magnetico esisteva solo sulla carta. Osservazioni eseguite a una certa distanza dal centro delle galassie mostravano campi magnetici troppo deboli per poter agire come potentissimi cannoni. Bisognava andare più vicini alla zona di sparo e riuscire a vedere cosa stava succedendo. ALMA ci è riuscita, analizzando la polarizzazione della luce inviata dal plasma dei getti.

L’oggetto studiato è la galassia PKS 1830-211. Il campo magnetico rilevato si trova esattamente dove avrebbe dovuto essere per potere far cambiare vita e futuro alla materia che pensava ormai di essere destinata a finire nello “stomaco” del cannibale galattico

L’intensità del campo magnetico è stata analizzata attraverso la polarizzazione della luce dei getti. Se essa viaggia attraverso un mezzo magnetizzato la direzione di polarizzazione ruota. E più la rotazione è grande e più il campo deve essere intenso. Nei getti di PKS 1830-211, nella zona prossima all’orizzonte degli eventi, si è notata una rotazione che è centinaia di volte superiore a quella mai osservata nell’Universo.

Visione artistica della regione più prossima a un buco nero galattico. Attorno al buco nero vi è il ben noto disco di accrescimento e più lontano uno spesso anello di polvere. Il campo magnetico registrato da ALMA serve come “cannone” per accelerare e sparare in direzioni polari il plasma caldissimo che è ormai vicinissimo all’orizzonte degli eventi. Fonte: ESO/L. Calçada
Visione artistica della regione più prossima a un buco nero galattico. Attorno al buco nero vi è il ben noto disco di accrescimento e più lontano uno spesso anello di polvere. Il campo magnetico registrato da ALMA serve come “cannone” per accelerare e sparare in direzioni polari il plasma caldissimo che è ormai vicinissimo all’orizzonte degli eventi. Fonte: ESO/L. Calçada

Eh sì, il cannone deve essere proprio potentissimo per poter strappare materia alla fame insaziabile del buco nero. Per dare un’idea del salto compiuto da ALMA, basta ricordare che le osservazioni precedenti si riferivano a distanze dall’orizzonte degli eventi di qualche anno luce, mentre queste ultime si riducono a soli pochi giorni luce. Un balzo quantitativo enorme che ha finalmente provato la correttezza dell’ipotesi più seguita.

I buchi neri non sono mai sazi di “record” (QUI ce n’è un altro) e adesso si sono anche preso quello relativo al campo magnetico… Dipenderà mica da quanta materia oscura ruota attorno al buco? Beh… possiamo sempre buttarla lì, tanto non si può osservare …

3 commenti

  1. michele

    E' scontato che la galassia è un super solenoide percorso da correnti massiche concordi che generano nella zona circostante l'asse di rotazione (immagino un tunnel passante da un estremo all'altro del nucleo centrale) un elevatissimo campo gravito-magnetico che attrae tutto ciò che presenta momento equiverso e respinge ciò che possiede momento opposto.
    Mi chiedo e chiedo lumi: che cosa farebbe assumere alla materia che entra nel tunnel centrale, provenendo dall'interno della galassia, la rotazione discorde capace di generare un proprio campo magnetico opposto a quello galattico provocandone l'espulsione?

  2. Caro Michele,
    il campo magnetico del buco nero c'entra poco col campo magnetico della galassia. Abbiamo materia che spiraleggia sempre più velocemente attorno alla massa centrale e questo fenomeno determina un campo magnetico, come capita anche sulla terra o nelle pulsar... Quello galattico ha motivazioni ancora incerte e sicuramente più variegate e complesse, anche se potrebbe essere collegato alla rotazione delle particelle.

  3. Mario Fiori

    Concordo Enzo, si parla di campo magnetico del buco nero non della galassia che na turalmente c'è anche quello,. Comunque sia sento parlare di cannoni ...che c'è guerra anche lì? Va be' questa sera mi è presa così. scusatemi :mrgreen:

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