11/03/16

Il rumore cosmico di fondo infrarosso rimane misterioso*

Questo articolo è stato inserito nella sezione d'archivio "Radiazioni di fondo: quante sono?"

A prima vista, tra una galassia e l’altra, l’Universo sembra decisamente scuro, ma se si osserva con attenzione si nota che esiste una diffusa emissione luminosa di fondo, in qualsiasi direzione si guardi. Questa emissione prende il nome di emissione cosmica di fondo. A sua volta, questa emissione si divide in tre parti: quella nelle microonde, quella ottica e quella infrarossa. La prima, forse, è la più celebre dato che si riferisce alla fase primordiale in cui l’Universo aveva permesso ai fotoni di liberarsi dalla melassa caldissima che li bloccava subito dopo il Big Bang. La seconda alla luce diffusa di tutte le stelle appartenenti a galassie visibili e non visibili. L’ultima è la meno conosciuta e meno studiata.

Si pensava, comunque, che derivasse dalle deboli galassie molto antiche e lontane. Lo strumento ideale per analizzare il cielo nelle onde millimetriche e submillimetriche è l’ormai celebre ALMA. Detto fatto. Non restava che analizzare, con attenzione, i suoi archivi e vedere se queste fantomatiche galassie deboli e infrarosse potevano essere individuate. Così è stato, ma solo per circa il 60% dei casi… Per queste sorgenti vi erano le controparti ottiche che spiegavano l’emissione infrarossa come luce assorbita e riemessa dalla polvere galattica. Nel rimanente 40% non si notavano controparti ottiche e la debolezza del segnale infrarosso era nettamente inferiore a quello di sorgenti conosciute.

Solo il 60% delle deboli sorgenti infrarosse sono associate a galassie visibili nell’ottico. Il 40% rimane del tutto invisibile. Piccole galassie nascoste completamente dalla polvere o che altro? Fonte: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO), NAOJ, Fujimoto et al.
Solo il 60% delle deboli sorgenti infrarosse sono associate a galassie visibili nell’ottico. Il 40% rimane del tutto invisibile. Piccole galassie nascoste completamente dalla polvere o che altro? Fonte: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO), NAOJ, Fujimoto et al.

La spiegazione più plausibile sarebbe relativa a un gran numero di piccole galassie estremamente ricche di polvere. Ma questa ipotesi va contro le idee correnti che pensano le galassie piccole primitive molto povere di polvere. Si sta delineando la “nascita” di un nuovo inaspettato insieme di oggetti primordiali. ALMA deve guardare ancora meglio e, magari, nuova massa spunterà dal nulla…

Articolo originale QUI

Perché si pensava a tante piccole galassie primordiali piene di polvere? La risposta la trovate QUI

NEWS!! All'interno dei getti dei buchi neri sono state scoperte stelle neonate che probabilmente saranno lanciate nel vuoto intergalattico (forse QUESTA potrebbe essere una di loro) e potrebbero contribuire al rumore cosmico infrarosso.

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