11/05/16

Ci fanno odiare anche gli esopianeti…

C’era da aspettarselo. Poche parole per le onde gravitazionali, e molte altre vere conquiste della Scienza e, invece, parole a raffica (e a casaccio) per gli esopianeti. Facciamo un minimo di chiarezza.

Ultimamente ho praticamente smesso di parlare di esopianeti, se non per casi veramente importanti relativi alla loro evoluzione.

Parliamoci chiaro: se se ne sono trovati mille non c’è assolutamente da meravigliarci se sono invece 2000 o 3000 o anche di più. Il povero Kepler ha fatto e fa i salti mortali, ma la maggior parte delle perdite di luce che rileva possono essere disturbi o variabilità intrinseche delle stelle osservate.

Si cerca di verificare ogni transito e, se possibile, eseguire osservazioni mirate, ma il problema di fondo rimane: una certa parte di ciò che è stato osservato è sicuramente riconducibile a veri pianeti, un’altra parte non lo è, una terza parte può anche esserlo. Il modo migliore per risolvere la questione è cercare di sveltire e migliorare le tecniche di verifica.

Tra computer dedicati e definizione di caratteristiche più significative, si è recentemente fatto un salto di qualità e i pianeti si sono quasi raddoppiati. Beh? Non è certo un risultato straordinario…

D’altra parte, spesso e volentieri, le stelle osservate hanno mostrato solo un “transito”, ossia la presenza di un solo pianeta. Questo fatto è sicuramente dovuto a una limitazione della tecnica in sé e a una ricerca piuttosto approssimativa. Migliorando l’ultima, è facile che spuntino fuori anche i segnali dei fratelli meno “facili” da scovare.

Si sta solo tentando di portare la situazione verso una diminuzione degli enormi effetti selettivi. Ma siamo ancora ben lontani dal vero numero di pianeti di ogni stella: più essi sono lontani e più è difficile avere la fortuna di “beccare” un transito. Per non parlare di orbite il cui piano è inclinato rispetto alla direzione di vista. In poche parole, si sta solo scoprendo la punta di un iceberg. Il lavoro per avere una stima statisticamente valida è ben lontano dall’essere terminato. Ogni pianeta in più non fa che avvicinarci a questo minimo scopo…

Quando sento dire alla TV: “Se questi “nuovi” pianeti saranno confermati, saremo di fronte a una scoperta sbalorditiva!” mi si rizzano i capelli (e  ne ho ancora tanti). I toni sono ancora più enfatici di quelli usati per le onde gravitazionali…

Poveri noi, sempre peggio. Il lavoro martellante per rendere gli ascoltatori sempre più ignoranti e impreparati continua implacabile (Orwell riderà con una smorfia di disgusto).

Ragione per cui, vi annuncio (ma lo sapete già) che noi non parleremo di nuovi esopianeti, se non nei casi in cui vi sia un contributo essenziale per comprendere i meccanismi di formazione dei sistemi planetari o quando la statistica sarà diventata sufficientemente completa per delle analisi veramente generali.

Non parliamo poi delle quasi-Terre. Qualcuno dice tre, altri sei, altri nove, del tutto nuove. La TV si scatena: “Siamo ormai vicini a conoscere altre forme di vita!”, con grande piacere degli ufologi e degli amanti della archeoufologia (si dice così?).

Di queste scoperte parleremo ancora meno, ricordando molto bene che i pianeti di dimensioni terrestri sono probabilmente estremamente numerosi, forse i più numerosi, e quindi domineranno la scena a mano a mano che la tecnologia migliorerà. Le nove quasi-Terre diventeranno presto cinquanta, cento e magari migliaia…

A quel punto i media saranno delusi (il troppo stroppia) o grideranno al miracolo? Non è facile prevedere i giochi mediatici più adatti ad ammorbidire le menti sempre più deboli e passive.

Bene, ho solo ribadito che in questo Circolo non troverete scoop su nuove Terre, su possibili civiltà aliene e sulla crescita esponenziale degli esopianeti. Sappiamo ormai che questi sono la norma nell’Universo e non è necessario usare paroloni eclatanti ogni volta che si conferma una normalità ormai accertata.

 

NEWS! Come volevasi dimostrare... QUI parliamo del teatrino mediatico inscenato per sette esopianeti che ben difficilmente, nonostante i proclami, potrebbero ospitare forme di vita.

9 commenti

  1. Lorenzo

    Caro Enzo, concordo pienamente con te. Il caso degli esopianeti è proprio quello tipico che scatena l'ignoranza universale dei media: chi sa un minimo di astronomia, ma basterebbe anche un bimbo di 6 anni, non può stupirsi di fronte a 1000, 2000, 3000 -quanti sono oggi? quanti saranno domani? ma chi se ne frega. Ci sono miliardi di galassie, ognuna con miliardi di stelle, molte di esse con molti pianeti...ma dov'è la notizia? eppure la cosa crea una incredibile attrazione mediatica, la gente si aspetta chissà cosa. Capisco anche il tuo stato d'animo di astronomo di professione di fronte a queste manifestazioni...però ti prego, non permettere a questi ignoranti di influenzarti, quando tu ci parli degli esopianeti in modo scientifico è comunque molto molto interessante!! :O) quindi non smettere....

  2. caro Lorenzo,

    non preoccuparti... Se escono informazioni veramente interessanti non chiuderò né occhi né bocca :lol:

  3. Mario Fiori

    Enzo va benissimo così, prosegui giustamente in questa direzione, tanto di esopianeti se ne scoprirà eccome e ci sarà tempo. Poi se ne dovrà parlare solo ed esclusivamente se serve ma , tranquillo, i medi (INAF e non ) ci terranno...informati...a sproposito.

  4. Gianni Bolzonella

    Per chi ci crede, il grande veggente Gustavo Rol di Torino,quello che predisse tra le altre cose,decenni fa,che nel 2020 l'Italia sarà piena di gente di colore lasciando perplessi (allora)anche i suoi ammiratori più affezionati...disse anche che non ci sono pianeti abitati nell'universo.Penso che ci sarebbe abbastanza materiale per parecchie riflessioni e trasmissioni,escludendo gli astronomi ovviamente!

  5. Aldebaran

    Sinceramente a me gli esopianeti non mi interessano proprio se non quando ci manderemo delle sonde x fotografarli da vicino...Figuriamoci quanto dovremo aspettare!!!

    Forse queste cose fanno notizia in TV solo perchè catturano la nostra immaginazione, quella di altri mondi, ci pace immaginarli (chi non ha atteso con ansia fanciullesca l'arrivo della New Horizons su Plutone?) come altre terre, in fondo noi viviamo su un pianeta e sappiamo che i pianeti sono l'unica cosa nell'Universo in grado di stupirci alla nostra portata (ad es. sognare di passeggiarci sopra).

    Sul fatto poi del numero di esopianeti...beh pure Giordano Bruno sapeva che sono "infiniti"!

     

    P.S. Per capire quanto in basso la stessa divulgazione (e preparazione!) di Media INAF sia caduta, fatevi qualche risata guardando questo loro video sul loro canale Inaf TV su Youtube (la presentatrice e un certo Lorenzo Colombo dell'INAF fanno davvero pena! Ascoltatelo tutto! Buona caccia alle figuracce che fanno con i poveri ascoltatori!):

    https://www.youtube.com/watch?v=Ld24bV8l14Q

  6. caro Aldebaran, mi fido sulla tua parola... non ce la faccio ad ascoltare più di un'ora di media inaf... 8-O

     

  7. Gianni Bolzonella

    A proposito di divulgazione scientifica(Più o meno!).                                                                            FISICA QUANTISTICA (secondo M. Corbucci) - MEDNAT.org
    http://www.mednat.org › new_scienza › fisica_...

    Incontrato casualmente navigando,un genio,sembra che metta in discussione Newton e Einstein,Pare sia un medico che lavora e che abbia avuto a che fare con il GSI di Darmstadt,e altre cose ancora.Credo che questo sito dovrà chiudere presto per obsolescenza scientifica.Da leggerlo a stomaco pieno. 8-O

  8. Mamma mia... lungi da noi!!!!

  9. Aldebaran

    La cosa che più mi ha fatto ridere di "mednat" è che nella home page specifica il "diritto all'informazione...Quello che gli occhi di certi soggetti non vedono"!

    Non c'è peggior cieco di un cervello spento (come l'autore di quel sito!).

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