23/03/17

Il Sole ama il numero otto: LA STORIA DELLA DISTANZA DEL SOLE. 1 *

Come si è arrivati alla determinazione della distanza Terra-Sole è una vera e propria avventura che abbraccia molti secoli e che si è risolta solo recentemente. Vale la pena ripercorrerla e analizzare i vari metodi che sono stati usati per ottenerla. Un’avventura astronomica e storica che dovrebbe interessare molti lettori. Iniziamo con una semplice introduzione.

Il numero otto piace al Sole. Innanzitutto, poco più di otto minuti è il tempo che la luce impiega ad arrivare fino a noi, il che ci obbliga a vedere sempre il passato prossimo del Sole, quello relativo a poco più di otto minuti prima (magari adesso è già esploso e noi dobbiamo aspettare otto minuti per saperlo…). Vi è, però, un altro otto legato al Sole. In questo caso indica il numero di secondi d’arco dell’angolo sotto cui il Sole vede il raggio della Terra. Questo angolo viene anche chiamato parallasse solare ed è oggi più vicino a nove che a otto, ma la sua storia è stata lunga e travagliata, con il solito lungo periodo di indifferenza che va, più o meno, da Tolomeo fino alla rinascita iniziata con Keplero.

Tuttavia, la scoperta delle leggi di Keplero non risolve un granché, dato che permette di ricavare il rapporto tra i semiassi dei pianeti, ma non il loro valore assoluto, in chilometri o in quello che vogliamo. Ne segue che per trovare il valore della Unità Astronomica, ossia della distanza della Terra dal Sole, è necessario agire per via indiretta. Conoscendo lei si conoscono i valori di tutti gli altri pianeti, ma senza di lei non abbiamo una scala di riferimento.

Gli scienziati, da quelli greci fino a quelli dei giorni nostri, le hanno studiate tutte, utilizzando i transiti di Venere (con spedizioni che meritano libri interi e non sempre allegre), le opposizioni di Marte e di qualche asteroide, l’aberrazione della luce e molte altre tecniche più moderne. Cercheremo di farne la storia senza entrare nei dettagli matematici (o, al limite li metteremo nelle appendici) in modo da dare al nostro “Cesare” (Sole) quello che si merita!

Tanto per stuzzicare l’appetito inserisco una figura con le determinazioni della distanza del Sole in funzione del tempo. Notate quella molto alta (ma non spregevole) ottenuta nella seconda metà del ‘600. Un risultato quasi giusto... ottenuto per puro azzardo o per una speciale premonizione?

Ci divertiremo…

soleterra
Figura 1

 

QUI la serie completa degli articoli dedicata alla storia del calcolo della distanza del Sole

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