In un racconto di fine anno 2015, Cristalli di tempo, il mio alter ego Mauritius, aveva affrontato il problema della minima unità di misura del tempo, immaginabile nel mondo fisico in cui ci troviamo: il cosiddetto tempo di Planck, corrispondente ad una inezia di miliardesimi di miliardesimi di secondo.
A distanza di un paio di anni è giunto il momento di raccontare qualcosa su un'altra grandezza, meglio sarebbe dire piccolezza, chiamata distanza di Planck.
Cari amici,
il nostro Enzone mi ha chiesto di informarvi che nei prossimi tempi, suo malgrado, non sarà presente sulle pagine di questo nostro Circolo con la consueta assiduità in quanto impegnato in una serie di controlli medici che limiteranno molto il suo tempo a disposizione.