07/02/19

Il difficile sentiero dei diritti umani (6): Le tenebre della caccia alle streghe

Parallelamente agli eventi descritti nell'articolo precedente, relativi all'evolversi della vicenda dei diritti umani, che avrebbero portato alla dichiarazione del diritto naturale degli uomini alla vita, alla libertà ed alla ricerca della felicità, si sviluppava nel contesto religioso la vicenda della “Inquisizione”, istituzione fondata dalla chiesa cattolica nel 1184 allo scopo di indagare e punire, mediante un apposito tribunale, i sostenitori di teorie considerate contrarie alla ortodossia cattolica (le cosiddette eresie).

diritti umani

A metà del '600 l'Inquisizione spagnola, che aveva conosciuto una fase di stasi lunga un secolo, riprese vigore ed i processi contro gli eretici aumentarono notevolmente di numero.

In Italia l'inquisizione romana (o Sant'Uffizio), un collegio permanente di cardinali ed alti prelati dipendente direttamente dal papa con il compito di mantenere e difendere l'integrità della fede, esaminare e proscrivere gli errori e le false dottrine, aveva creato l'indice dei libri proibiti. Ma non si limitava all'azione censoria delle opere: mentre metteva all'indice i libri, studiava il modo di mettere al rogo i loro autori, considerati eretici, categoria a cui non si applicano, evidentemente, i diritti umani.

Nel 1592 Giordano Bruno, filosofo, matematico e cosmologo, come diremmo oggi, dopo essere fuggito dall'Italia ed aver trascorso quindici anni della sua vita girando per tutta l'Europa, ebbe la pessima idea di rientrare a Venezia.

Per le sue idee eretiche fu immediatamente imprigionato, probabilmente torturato ed infine messo al rogo nel 1600.

In quegli stessi anni un altro famoso intellettuale, Tommaso Campanella, processato e torturato ben cinque volte dal Sant'uffizio si salvò fingendosi pazzo e se la cavò, per così dire a buon mercato, con una trentina d'anni di carcere.

Altra vicenda famosa del periodo è quella del processo a Galileo Galilei conclusosi nel 1633 quando lo scienziato abiurò dinanzi ai giudici le sue concezioni astronomiche, considerate eretiche, ottenendo così gli arresti domiciliari, che scontò fino alla fine dei suoi giorni.

Insomma la libertà di pensiero non era particolarmente apprezzata quando metteva in discussione principi non solo religiosi ma anche semplicemente di banale meccanica celeste.

Tuttavia la persecuzione degli intellettuali dissidenti non era l'unico scopo dell'Inquisizione, anche se ne costituisce l'aspetto più noto e in molti casi strumentalizzato dalle forze anticlericali.

Un capitolo speciale nella storia del tribunale è rappresentato dalla cosiddetta “caccia alle streghe”.

Già alla fine del '400 due inquisitori domenicani avevano preparato un manuale, intitolato “il martello delle malefiche” contenente informazioni utili per riconoscere, interrogare e punire streghe e stregoni. Il libro ebbe un successo incredibile, venne ristampato ben 34 volte fino al 1669 riuscendo appena a soddisfare le richieste e arrivando ad una tiratura, per il tempo assolutamente eccezionale, di 35.000 copie.

Molti studiosi hanno affrontato l'argomento e hanno discusso, nel tentativo di determinare delle stime accettabili e condivise sul numero delle vittime della caccia alle "streghe" durante i tre secoli in cui sia i tribunali dell'Inquisizione sia quelli della Riforma le condussero al rogo. Le cifre che si ipotizzano in ordine alle vittime della persecuzione vanno considerate come ordini di grandezza: le ipotesi minime parlano di circa 110.000 processi e 60.000 esecuzioni, mentre a risultati notevolmente inferiori si collocano pochi autori (per misurare l'incidenza del numero delle vittime bisognerebbe poi raffrontarla con la popolazione europea di quei tempi). Particolare interessante, le vittime furono per l'80% donne.

Va ricordato che processi ed esecuzioni di presunte streghe furono inoltre celebrati dalle autorità civili in numero ancora maggiore, soprattutto in Germania e nel Nord Europa. Ma non solo.

Giusto nel 1692, tre anni dopo che il parlamento britannico aveva pubblicato il “bill of rights”, negli Stati Uniti, precisamente nel New England, il villaggio di Salem fu protagonista di un celebre episodio di caccia alla streghe che si concluse solo grazie all'intervento dei più influenti pastori protestanti della regione che contestarono le decisioni del tribunale in quanto basate su prove non verificabili. Un sussulto di razionalità in un mondo spinto dalla follia.

In anni di importanti conquiste, ancora una volta, i diritti umani restano in precario equilibrio tra il riconoscimento formale e il disconoscimento di fatto.

(continua...)

QUI gli articoli sinora pubblicati su "Il difficile cammino dei diritti umani"

2 commenti

  1. Andrea I.

    Me li ero persi questi articoli!

    Interessantissima lettura Maurizio, grazie!

  2. Maurizio Bernardi

    Grazie a te Andrea, c'è ancora qualcosa da pubblicare, resta all'ascolto

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